la bradipessa

L'INTERMINABILE SALITA (E LA DRAMMATICA DISCESA) ALLA TESTA BERNARDA


Un we che nn è andato proprio secondo i piani.Sab volevamo andare a sciare a Gressoney. Avevamo già gli skipass in mano anche se il meteo nn era molto incoraggiante. Arrivati a Pont St Martin alle 8, nevicava per cui abbiamo tirato dritto fino a Courmayeur dove abbiamo dormito (ogni tanto ci vuole anche quello!) e siamo andati a fare 2 passi in Val Ferret.Dom sveglia alle 7.30. Il tempo è nuvoloso e nebbioso. Torniamo a letto. Un'ora più tardi qualche schiarita, un po' di azzurro. Ci vestiamo e decidiamo di andare a fare un giro con gli sci sulle montagne dietro casa. Sembra assurdo, ma nn ci ero mai stata d'inverno. E così scopro ancora una volta come le condizioni mutino la montagna. La salita al rif Bertone è stata una delle prime escursioni che ho avuto il permesso di fare da sola e ieri, sulla traccia ghiacciata, mi ha dato davvero filo da torcere, tanto che ad un certo punto ho gettato la spugna e tolto gli sci. Sono montagne severe, ripide, con salti di roccia e trovarci soli in mezzo alle nuvole che andavano e venivano faceva anche un po' paura. Una grande avvantura.Regione: Valle d'Aosta, Valdigne Località di partenza: A5 uscita Courmayeur. Raggiungere l'abitato di Villair e parcheggiare ove si trova posto lungo la strada che conduce il Val Sapin (1350m)Meta: Testa Bernarda (2534m)Dislivello: 1300mPunti di appoggio: Il rifugio Bertone (2000m) d'inverno è chiusoDifficoltà: BSpericoli e difficoltà: Itinerario che necessita di neve assestata durante tutto il percorsoPeriodo consigliato: gennaio-marzo; io l'ho fatta domenica 30-1-11: manto nevoso dalla partenza, salita al rifugio su tracciata ghiacciata bruttissima, discesa su crostaccia nn sciabile dall'inizio alla fineTempo di percorrenza: 4h20 solo salitatipo di percorso: itinerario ad anelloCartografia: Kompass 85Itinerario: ci si incammina lungo l'interpoderale che sale in val sapin. Si supera il torrente, ci si alza con un paio di tornanti e si prende il bivio a sinsitra che indica il rifugio Bertone (palina segnaletica). Si sale per mulattiera abbastanza ripida, facendo attenzione a seguire il tracciato estivo per nn trovarsi su salti di roccia. In 2h si arriva all'alpeggio di pre ove sorge il rifugio. Si passa tra le case e, con un tratto ripido, si guadagna l'ampia dorsale che separa la val Sapin dalla val ferret. Si continua lungamente su questa toccando il mont de la Saxe (2348m, paravalanghe) e giungendo ai piedi del pendio terminale della Testa Bernarda che si vince per giungere in vetta.Per la discesa ci sono 3 possibilità:1) tornare per il percorso di salita2) scendere al colletto che separa la Testa bernarda dalla Tete de la Tronche (2584m); risalire quest'ultima e scendere per il pendio sud; questo era quello che volevamo fare noi, ma nn c'erano tracce ed eravamo stanchi per cui abbiamo seguito delle tracce esistenti che ci hanno portato sul percorso 33) scendere sempre al colletto, poi compiere un traverso sotto la tete de La Tronche e scendere in un canale; questo percorso è a mio avviso sconsigliabile perchè il canale è molto ripido, stretto e valangoso. In ogni caso in qualche modo ci si trova poco a monte degli alpeggi Glarey e Trappe dove si ritrova la stradina che ci riporta al punto di partenza.In FOTO (MIA): eccomi scendere sconsolata nel famigerato canalone, sui resti di una valanga