la bradipessa

MAROCCO 2011, PARTE I: SCIALPINISMO SULL'ATLANTE


Ed eccomi di ritorno da questa avventura davvero fantastica. Posti favolosi, un gruppo affiatato, paesaggi da sogno. Questa prima parte è quella che mi è piaciuta di più, per i ritmi a me più congeniali e sciare oltre i 4000m con le cime bianche che contrastano contro il deserto a valle è davvero un'esperienza fantastica. E naturalmente un grazie infinito ai miei compagni di viaggio che nn solo hanno reso possibile l'avverarsi di questo sogno, ma sono anche stati maestri pazienti permettendomi di migliorare molto la mia tecnica e nn facendomi mai sentire di peso.DETTAGLI DI VIAGGIOCome arrivare: Marrakech è collegata a Milano da voli easyjet giornalieriQuando andare: i mesi in cui le precipatazioni nevose sono maggiori sono febbraio e marzo e pertanto questi sono i mesi più consigliati per la pratica dello scialp nella regione. Da tener presente che le precipatazioni variano molto da anno ad anno.Bibliografia e cartografia: Ho utilizzato molte informazioni reperibili sul web. Esistono cmq delle guide francesi che riportano gli itinerari possibili e la Lonely Planet è utile per visitare Marrakech.Con chi andare: anche se è possibile muoversi in piena autonomia, abbiamo preferito appoggiarci a un'agenzia locale che ci ha permesso di nn preoccuparci più di tanto del programma nè delle prenotazioni dei rifugi ad un prezzo decisamente inferiore rispetto alle agenzie italiane.Salute e sicurezza: il Marocco è considerato un paese abbastanza stabile e tranquillo, tanto che nn è stato toccato dall'ondata di violenza che ha colpito gli altri paesi nordafricani in questo periodo. Per le assicurazioni sanitarie è equiparato all'Europa. NN ci sono vaccinazioni obbligatorie, consigliato il tifo e l'epatite A. NN c'è alcuna difficoltà a reperire acqua in bottiglia. Ci eravamo portati dietro un numero spropositato di farmaci contro la diarrea e nessuno di noi ne ha avuto bisogno.I giorno: il vaggio e MarrakechSiamo atterrati nel nuovissimo aeroporto di Marrakech intorno a mezzogiono. Il recupero bagagli è stato celere e senza intoppi (avevamo messo 2 sci per sacca anche se da regolamento nn sarebbe stato possibile e nn abbiamo avuto problemi di sorta), siamo stati recuperati dal nostro accompagnatore e siamo passati in hotel a lasciare giù i bagagli. Quindi abbiamo avuto mezza giornata a disposizione per girare la città. Si parte dalla piazza di Jemaa el Fna che è il cuore della città con incantatori di serpenti, cantastorie, scimmie ammaestrate, portatori d'acqua. Da sapere che se fate una foto, poi il soggetto si aspetta di venir pagato almeno 10dh (la moneta locale; 10dh = 1€). Si passa quindi nel mercato. Qui i vicoli sono stretti e nn esiste una mappa dell'aerea. Le botteghe sonouna addossata all'altra e molto simili: babbucce, articoli in cuio, spezie, teiere e gioielli in argento... si alternano senza soluzione di continuità. Il fatto è che per me fare acquisti è stato impossibile: appena ci si ferma si viene letteralmente aggrediti dal venditore e poi nn si riesce più a scollarselo di dosso. Inoltre c'è la famosa contrattazione: il prezzo nn è fisso, ma nn sapendo qual è il reale valore dell'oggetto per me era molto difficile portarne avanti una. Quando finalmente si esce dal mercato (e la cosa nn è semplice; io ho adottato la tecnica dell'andare dritto per quanto possibile) ci si ritrova nei pressi del museo di Marrakech (in pratica un palazzo) e della scuola coranica, unico esempio di arte musulmana aperto al pubblico. A breve distanza si trova poi la conceria.  Quindi si riattraversa il mercato (è impensabile girarci attorno) e si visita la kasbah, ossia il quartiere reale con i nidi delle cicogne che spiccano dai tetti.Mangiare e dormire: a pranzo siamo stati al Riad Limouna, mentre per cena e a dormire siamo stati al Riad Dubai: camere pulite, silenziose e spaziose e cibo buono. Riguardo al cibo, nn è che si mangi male, ma la nostra dieta è stata abbastanza monotona in quanto si basava su una zuppa al cumini che a pranzo veniva sostituita da un'insalata, seguita dalla tajina di pollo, in pratica uno stufato di verdure e pollo o, quando andava bene, da spiedini di pollo o agnello; per dessert immancabili le arance, talvolta profumate con la cannella e il tea verde alla menta.II giorno: salita al rifugio Regione: MaroccoLocalità di partenza: Imlil, 1600mMeta: Refuge de Toubkal  (3207m)Dislivello: 1600m circaPunti di appoggio: esistono 2 rifugi, il nostro e quello des Mouflon, uno sopra l'altro e assolutamente sovrapponibili per i servizi: c'è una stanza con caminetto che serve anche per asciugare pelli e scarpette e il cui utilizzo costa 20dh/pax/die, alcune sale per mangiare, la cucina, i bagni (standard di pulizia accettabili) con la doccia (avrebbe dovuto essere calda, ma se nn si era il primo la temperatura dell'acqua sarà stata sì e no di 30°C) e i dormitori con i letti a castello senza le coperte; portatevi i sacco-a-pelo pesanti: noi andavamo a letto con una temperatira sugli 8°C e ci svegliavamo con circa 14°C (effetto stalla); le stanze nn sono riscaldate e sono abbastanza umide, cmq rispetto quello che mi avevano detto nn mi sono trovata così male: in fondo siamo pur sempre a una quota ragguardevole a 3200m di quota!Inoltre lungo tutta la strada si incontrano baracchini che vendono bibite e spremute d'aranciaDifficoltà: EPeriodo consigliato: l'itinerario è percorribile tutto l'anno; io l'ho fatto dom 20-2-11 e ho calzato gli sci 300m sotto al rifugio; già quando siamo scesi molta della neve si era scioltaTempo di percorrenza: 4hTipo di percorso: traversata su mulattiera (per portare i bagagli e gli sci abbiamo usato i muli fino al limite della neve e poi i portatori)Itinerario: da Imlil ci si incammina tra gli alberi da frutto e si sale al villaggio soprastante, nei pressi di una piana detritica. La si attraversa e si continua a salire raggiungendo la moschea di Si Chamharouck, ultimo villaggio a quota 2300m con una suggestiva pietra bianca. Si cambia versante passando sulla sinistra orografica e si continua a salire raggiungendo infine i rifugi.III giorno: salita al Toubkal Regione: MaroccoLocalità di partenza: refuge du Toubkal (3207m)Meta: Toubkal che con i suoi 4165m di è la cima più alta dell'AtlanteDislivello: 960m circaPunti di appoggio: nessunoDifficoltà: BSTempo di percorrenza: 3h30 solo salitaTipo di percorso: A/R per la stessa viaPericoli oggettivi e materiale supplementare: il pendio a monte del rifugio è molto ripido, per cui in caso di neve molto dura è consigliabile affrontarlo con picozza e ramponi, sci in spallaItinerario: dal rifugio, si guada il fiume nel punto più comodo e si affronta il ripido pendio in direzione ovest. Si giunge così ad un pianoro a quota 3500m da dove l'itinerario è assolutmante intuitivo: si tratta di risalire il vallone soprastante, che alterna tratti più e meno ripidi, fino al colle a quota 4000m. Qui di solito si lasciano gli sci (la cresta nn è sciabile e quando siamo andati noi nn c'era nemmeno neve) e si risale l'ampia cresta a sinistra, su pietraia, fino in vetta.discesa per la via di salita.IV giorno: 2 4000 in una volta: Ras e Timesguida Regione: MaroccoLocalità di partenza: Refuge de Toubkal, 3207mMeta: Ras (4083m) e Timesguida (4089m)Dislivello: itinerario con saliscendi per un totale di 1100m circaPunti di appoggio: nessunoDifficoltà: BSATempo di percorrenza: 4h solo salitaTipo di percorso: A/R per la stessa viaPericoli oggettivi e materiale supplementare: dal colle occorre affrontare un pezzo di cresta leggermente esposto con passaggi facili su roccia (I grado): necessari picozza e ramponiItinerario: risalire il vallone alle spalle del rifugio che conduce senza difficoltà al colle Tizi n'Ouagane a quota 3750m (2h; in FOTO, MIA). Qui si tolgono gli sci e si affronta la cresta a destra per trovarsi poi sul plateau sommitale. Rimessi gli sci, lo si percorre ineramente, puntando al colle che separa il Ras dal Timesguida. Si salgono quindi le 2 cime.Discesa per la via di salita. Se nn si volesse ripercorrere la cresta con gli sci in spalla, è possibile fare un ripido canalino sulla destra che riporta al colle.V giorno: al cospetto dell'AkioudRegione: MaroccoLocalità di partenza: Refuge de Toubkal, 3207mMeta: colle a destra dell'Akioud, quota 3850mDislivello: 700m circaPunti di appoggio: nessunoDifficoltà: BSTempo di percorrenza: 2h solo salitaTipo di percorso: A/R per la stessa viaPericoli oggettivi e materiale supplementare: canale ripido ma nn difficolto, sufficienti i rampantiItinerario: risalire la valle principale alle spalle del rifugio per circa 120m, poi prendere uno stretto ed evidente canale sulla destra, racchiuso tra rocce. Lo si risale interamente, trovandosi poi in un'ampia conca dai pendii più dolci. Risalirla puntanto al colle posto a destra della cima rocciosa dell'Akioud.Discesa per la via di salita.Note: la nostra guida voleva portarci in vetta e probabilmente ce l'avremmo anche fatta senza grossi problemi, ma era l'ultimo giorno e ci attendeva la lunga disvesa fino a Imlil e nn volevamo fare troppo tradi, per cui ci siamo accontantati di questo colle che cmq ci ha regalato una divertente discesa su neve primaverile.