la bradipessa

MAROCCO 2011, II PARTE: IL DESERTO E LE GOLE


Questa seconda parte del viaggio, per quanto paradossale possa sembrare, per me è stata molto più faticosa della prima. Sarà che sono una viaggiatrice slow. Sarà che sono un'iperattiva e 8h al giorno in pullmino proprio nn le reggo. Ma alla fine mi sentivo come in un frullatore. I paesaggi mi passavano vicino come frammenti di un sogno senza riuscire a entrare veramente in me. Mi sarebbe piaciuto raggiungere le gole di Todra camminando nel palmeto. Oppure andare a vedere le cascate di quelle di Dades. O ancora percorrere in MTB i 14km che separano le 2. Ovviamente nn c'è stato tempo per nessuna di queste cose. Gli spostamenti erano notevoli e i tempi di percorrenza lenti. Ci sarebbe voluto almeno un giorno di più. Cmq cavalcare sul cammello sotto le stelle e svegliarsi la mattina tra le dune nn ha prezzo; era come essere stati messi nel bel mezzo di un film. E poi questo viaggio mi ha lasciato molto anche sul profilo personale. I marocchini nn esistono. Esistono 4 tribù dalla storia millenaria e dal passato da fieri guerrieri. Per loro deve essere davvero difficile venire da noi e leggere il disprezzo nei nostri occhi.VI giorno: da Imlil a Zagorakm percorsi: 400Tempo di percorrenza: 8 ore (escluse le soste)Da Imlil si ripercorre a ritroso la valle verso Marrakech per poi iniziare la salita verso il passo Tizi n'Tichka che con i suoi 2260m è il più alto del Marocco. Il paesaggio cambia rapidamente: dalle colline verdeggianti si passa ad aspre montagne e scendendo sull'altro versante, Ourzazate con i suoi studi cinematografici sembra già una città nel deserto. la strada poi segue un aspro canyon che ricorda i paesaggi americani per raggiungere infine la valle della Dra con il suo immenso palmeto. Zagora è una città di frontiera, da qui partivano le carovane che in 52 giorni arrivavano a Timbuctu. Qui è possibile cavalcare i cammelli e raggiungere un piccolo accampamento nel deserto.VII giorno: da Zagora a MerzougaKm percorsi: 330Tempo di percorrenza: 6 ore (escluse le soste)Si ripercorre a ritroso la valle della dra per poi svoltare a destra e attraversare lungamente il deserto fino a Merzouga. Gli ultimi km sono sterrati. Anche qui, dopo una cavalcata a dorso di cammello, è possibile passare la notte in un accampamento con tende. Bellissima l'alba sulle dune e il silenzio.VIII giorno: da Merzouga a Dades, passando per le gole di TodraKm percorsi: 360Tempo di percorrenza: 6h30 (escluse le soste)Di nuovo attraverso il deserto fino a Tinghir con il suo pameto. Da qui si imbocca la strada delle gole di Todra. Nel punto più stretto le pareti di roccia rossastra lasciano intravvedere solo una striscia di azzurro. Ci sono 2 hotel sulle rive del fiume e alcune bancarelle. Si torna quindi a valle e si prosegue fino a Boumane dades dove ha inizio la strada tortuosa che si addentra nelle gole. Quando siamo arrivati qui noi era già buio, per cui le gole le abbiamo viste il giorno dopo.IX giorno: le gole di Dades e rientro a marrakechKm percorsi: 360Tempo di percorrenza: 6h30 (escluse le soste)Le gole di Dades sono bellissime: c'è un tratto molto stretto in cui la strada sembra srotolarsi come un serpente. Segue poi un tratto più dolce, con prati verdi e campi e alberi da frutto vestiti di fiori bianchi da cui si ergono fantastiche montagne di roccia rossa dalle forme bizzarre. Si ripassa quindi da ourzazate nei cui pressi merita una visita la kasbah Ait Benhaddou, interamente costruita in mattoni crudi, set di film famosi come Il Gladiatore, oggi patrimonio dell'UNESCO. Ritorno quindi a Marrakech.In FOTO (MIA): carovana pronta a partire nel deserto nei pressi di Zagora