NN amo ripetere. NN amo tornare nei posti dove sono già stata. Questa cosa tira un po' scemi i miei compagni di montagna, ma mi dico che il mondo è tanto grande che se torno dove sono già stata nn lo vedrò mai tutto. Eppure... Eppure ci sono dei luoghi che amo e in cui ogni tanto mi piace tornare. Uno di questi è Venezia. Ci sono stata la prima volta in gita scolastica in V elementare. Era la rpima volta senza genitori e tutto era nuovo e meraviglioso. Ricordo ancora lo stupore nel vedere fare un cavallino di vetro soffiato sotto i miei occhi in una fucina di Murano. E poi il giocare nel mucchio di pezzi di vetro multicolore scartati alla ricerca di qualche tesoro. Ci sono tornata in II liceo, sempre in gita scolastica, per una mostra. Era il periodo della conquista dell'indipendenza e della libertà e quindi al pomeriggio siamo stati lasciati liberi. Ricordo il piacere di entrare in chiese semi-buie e trovare le opere d'arte studiate sui libri. E poi la corsa tra le calli per nn perdere il treno, mentre imbruniva e la città si vestiva di luce. E ancora lo stesso anno a giugno, bigiando un sabato a scuola, con 2 amiche. La prima volta davvero da sola. Il bagno al lido in un mare freddissimo ma che sapeva di libertà. E cucinare le vongole raccolta in spiaggia per farci gli spaghetti e ridere e il sapore dell'amicizia che avrei voluto durasse per sempre. Invece le nostre strade si sono divise, ma mi restano cmq tanti ricordi spensierati e preziosi. Mi mancava però andarci per Carnevale e realizzare così un piccolo desiderio di bambina. Cosa che è avvenuta domenica scorsa. E poi ripercorrere le calli con S e la consapevolezza che si acquista con l'età è stato davvero piacevole, unito alla magia del turbinio delle maschere festose ed eleganti.In FOTO (MIA): argento sulla lagunaIngredienti 8per 2 persone): 30g di ceci secchi, 30g di fagioli secchi, 30g di lenticchie secche, 30g di orzo, 30g di farro, 30g di mais in scatola, 30g di lardo, 1 scalogno, 100g di passata di pomodoro, brodo, olio, sale, pepe, maggioranaPreparazione: ammollate ceci e fagioli per una notte. Mettete i ceci nella pentola a pressione, coprite d'acqua e cuocere per 20 minuti dal fischio. Aprite la pentola, unite i fagioli, le lenticchie, l'orzo e il farr, regolate la quantità d'acqua, chiudete e cuocete per altri 20 minuti. Fate imbiondire la cipolla e il lardo tritati nell'olio, unite la passata e cuocete per 15 minuti. Unite il sugo e il mais alla minestra, regolate di sale e cuocete senza coperchio per 10 minuti. Servite la minestra profumandola con pepe macinato al momento e maggiorana e completate con un filo d'olio.Note: la ricetta qui riportata nn c'entra niente con Venezia, in quanto è una zuppa tradizionale umbra che veniva preparata con tutti i tipi di legumi e di cereali presenti in dispensa e che venivano lessati separatamente.
IMBRECCIATA SEMPLIFICATA
NN amo ripetere. NN amo tornare nei posti dove sono già stata. Questa cosa tira un po' scemi i miei compagni di montagna, ma mi dico che il mondo è tanto grande che se torno dove sono già stata nn lo vedrò mai tutto. Eppure... Eppure ci sono dei luoghi che amo e in cui ogni tanto mi piace tornare. Uno di questi è Venezia. Ci sono stata la prima volta in gita scolastica in V elementare. Era la rpima volta senza genitori e tutto era nuovo e meraviglioso. Ricordo ancora lo stupore nel vedere fare un cavallino di vetro soffiato sotto i miei occhi in una fucina di Murano. E poi il giocare nel mucchio di pezzi di vetro multicolore scartati alla ricerca di qualche tesoro. Ci sono tornata in II liceo, sempre in gita scolastica, per una mostra. Era il periodo della conquista dell'indipendenza e della libertà e quindi al pomeriggio siamo stati lasciati liberi. Ricordo il piacere di entrare in chiese semi-buie e trovare le opere d'arte studiate sui libri. E poi la corsa tra le calli per nn perdere il treno, mentre imbruniva e la città si vestiva di luce. E ancora lo stesso anno a giugno, bigiando un sabato a scuola, con 2 amiche. La prima volta davvero da sola. Il bagno al lido in un mare freddissimo ma che sapeva di libertà. E cucinare le vongole raccolta in spiaggia per farci gli spaghetti e ridere e il sapore dell'amicizia che avrei voluto durasse per sempre. Invece le nostre strade si sono divise, ma mi restano cmq tanti ricordi spensierati e preziosi. Mi mancava però andarci per Carnevale e realizzare così un piccolo desiderio di bambina. Cosa che è avvenuta domenica scorsa. E poi ripercorrere le calli con S e la consapevolezza che si acquista con l'età è stato davvero piacevole, unito alla magia del turbinio delle maschere festose ed eleganti.In FOTO (MIA): argento sulla lagunaIngredienti 8per 2 persone): 30g di ceci secchi, 30g di fagioli secchi, 30g di lenticchie secche, 30g di orzo, 30g di farro, 30g di mais in scatola, 30g di lardo, 1 scalogno, 100g di passata di pomodoro, brodo, olio, sale, pepe, maggioranaPreparazione: ammollate ceci e fagioli per una notte. Mettete i ceci nella pentola a pressione, coprite d'acqua e cuocere per 20 minuti dal fischio. Aprite la pentola, unite i fagioli, le lenticchie, l'orzo e il farr, regolate la quantità d'acqua, chiudete e cuocete per altri 20 minuti. Fate imbiondire la cipolla e il lardo tritati nell'olio, unite la passata e cuocete per 15 minuti. Unite il sugo e il mais alla minestra, regolate di sale e cuocete senza coperchio per 10 minuti. Servite la minestra profumandola con pepe macinato al momento e maggiorana e completate con un filo d'olio.Note: la ricetta qui riportata nn c'entra niente con Venezia, in quanto è una zuppa tradizionale umbra che veniva preparata con tutti i tipi di legumi e di cereali presenti in dispensa e che venivano lessati separatamente.