la bradipessa

Negli ultimi mesi ho dovuto far fronte a 2 eventi che ho interpretato come tradimenti. Niente di grave, a riprova del fatto che la vita ci mette di fronte solo a ostacoli che siamo in grado di superare, ma piccole cose che cmq mi hanno fatto male. Questa cosa mi ha fatto riflettere negli ultimi giorni. Ho pensato che forse dovrei rivedere il mio rapporto con gli altri. Forse il mio atteggiamento di totale fiducia verso il prossimo va rivisto. Forse mi sto appoggiando troppo agli altri. Inoltre mi è venuto in mente un passo del libro "Messaggio per un'aquila che si credeva un pollo" di A. De Mello in cui era scritto che nn è corretto dire a una persona "Tu mi hai deluso" perchè le persone in fondo nn ci devono niente, siamo noi che le investiamo di aspettative forse nn giuste e quindi nn dobbiamo stupirci quando queste aspettative nn vengono rispettate. Però è terribilmente difficile. Così come è difficile tornare a fidarsi quando vedi che in fondo anche gli altri ci tengono e che si è trattato solo di leggerezza. Vedremo, in fondo la strada davanti è lunga.

Ingredienti: 4 albumi, 250g di zucchero, 250g di nocciole tritate
Preparazione: montate a neve gli albumi, unite lo zucchero e le nocciole e mettete sul fuoco. Mescolate finchè il composto nn si stacca dalle pareti dello stampo, quindi distribuite il composto a cucchiaiate sulla placca del forno e infornate a 150° per 40 minuti.

Sono una persona dalle grandi passioni. O amo, o odio, è difficile per me trovare una via di mezzo. Ho anche sempre dato enorme importanza all'amicizia, forse per il fatto di essere vissuta in una famiglia dove i rapporti durante l'età evolutiva erano molto formali o quasi inesistenti. Basti pensare che io nn ricordo di aver mai giocato con mia madre e che sono molto pochi i ricordi legati a momenti di condivisione con mia sorella. Ho sempre sostenuto che i famigliari capitano mentre gli amici si scelgono e una delle mie frasi preferite durante l'adolescenza era: "Di rado gli appartenenti di una famiglia vivono sotto lo stesso tetto" (R. Bach). In amicizia do tutta me stessa, ma pretendo altrettanto. Forse per questo i tradimenti fanno male e io nn so perdonare e passarci sopra. Quello che è accaduto domenica per me si è trattato di un tradimento, una assoluta mancanza di chiarezza. Mi hanno detto: "Era ovvio..." Be', per me nn era ovvio per niente. Mi sono sentita di peso ed è una cosa che detesto.  Nessuno ha aspettato nemmeno per dire: "Noi andiamo perchè vogliamo arrivar su a tutti i costi" Sono andati e basta. E tra amici secondo me nn ci si comporta così. Se poi pensate che io stia ingigantendo le cose e che alla fine nn è morto nessuno, forse avete ragione, ma nn posso farci niente. Ora devo elaborare il lutto e poi deciderò come comportarmi in futuro.

Ingredienti (per 2 persone): 2 dentici monoporzione, 1 limone, 1 cucchiaio di rum, 25g di burro, 1 cucchiaio di zenzero grattugiato, sale, pepe, erba cipollina
Preparzione: mpulite e squamate i pesci, fate dei tagli paralleli sul dorso e metteteli a marinare con il succo di mezzo limone, erba cipollina, sale e pepe per alemno 30 minuti. Scaldate dell'olio in una padella antiaderenta, scolate i pesci dalla marinata e cuoceteli su fiamma media. Fate fondere il burro in un pentolino, unite il rum, lo zenzero e 1 cucchiaio di erba cipollina. Servite il pesce irrorandolo con la salsa e accompagnandolo con carote grattugiate.

Domenica, la sveglia suona alle 4.15 che con il cambio d'orario sarebbero le 3.15. Ci vestiamo, saliamo in auto, scacciamo il sonno con cappuccino e brioche all'autogrill di Aosta e alle 7.30 siamo a Rhemes Notre dame con gli sci ai piedi. E qui la prima arrabbiatura: l'altro gruppo, partito la sera prima per pernottare in loco, è in ritardo. Dopo che il giorno prima mi avevano sfracassato le scatole perchè volevano partire ancora prima. Cmq io sono lenta, ci mettiamo in marcia e loro nn tardano a raggiungerci. Ci salutiamo, mi sorpassano e... nn li vedo più per il resto della giornata. Ci sono rimasta malissimo. Perchè io mi ero svegliata a quell'ora e mi ero sobbarcata la fatica e la spesa del viaggio solo per passare una giornata con loro. NN me ne fregava niente nè di fare 1700m di dislivello nè della cima, considerato che conosco quelle montagna come le mie tasche, che il meteo nn avrebbe regalato nessun panorama, che le condizioni della neve in VdA quest'anno sono quelle che sono. E forse se me ne fosse fregato qualcosa ci sarei rimasta ancora peggio, visto che mi sono fermata a 200m dalla cima, stremata e incazzata. Mi ha fatto male scoprire che evidentemente ai corsi CAI insegnano che ciò che conta è arrivare, che i più deboli vengono abbandonati al loro destino, che la montagna nn è amicizia ma prestazione. Forse è meglio vederle certe cose. Per quel che mi riguarda penso proprio che questa sarà l'ultima uscita che farò con loro: nn voglio certo essere un peso alle loro velleità alpinistiche! Un grazie invece a S che è rimasto con me, rinunciando anche lui alla cima e a consolarmi. La cosa positiva è che in realtà io nn sono poi andata così male: salivo a 400m/h e me la sono cavata egregiamente nel bosco che mi faceva tanta paura, sia in salita che in discesa. Le mie capacità sono sufficienti per realizzare i miei sogni.

Regione: Valle d'Aosta, val di Rhemes

 Località di partenza: A5 uscita Aosta ovest. SS 26 fino a Introd dove si svolta a destra e si risale l'intera val di Rhemes fino a Bruil (1724m, frazione di Rhemes Notre Dame)

Meta: (ante)cima d'Entrelor (3397m)

Dislivello: 1700m

Punti di appoggio: nessuno

Difficoltà: BS

pericoli e difficoltà: itinerario che necessita di neve assestata (viste molte valanghe cadute)

Periodo consigliato: metà marzo- inizio maggio; io l'ho fatta domenica 27-3-11: manto nevoso dalla partenza, polvere (un po' pesante) in alto, crosta nella parte intermedia, toboga nel bosco

Tempo di percorrenza: 5h15 solo salita

tipo di percorso: A/R per la stessa via

Cartografia: Kompass85

Itinerario: parcheggiata l'auto nel centro di Bruil, si passa la Dora su un ponte e ci si incammina lungo le piste da fondo che vengono ben presto abbandonate per una mulattiera che sale nel bosco. Giunti al limitare di questo, la pendenza diminuisce e si passa nei pressi dell'alpe Entrelor (2134m). Si risale ora il lungo vallone fino a giungere al colle che mette in comunicazione la Val di Rhemes con la Valsavarenche dove si piega a destra e si raggiunge l'antecima.
Discesa per il medesimo itinerario.

In FOTO (MIA): la parte alta del vallone d'Entrelor

Mi piace pensare a casa mia come a un porto di mare, dove la gente si ritrova e si sta bene insieme. Ieri avevo a cena compagni che mi hanno accompagnata nell'avventura del Marocco. Abbiamo chiacchierato, mangiato mentre le foto scorrevano sullo schermo della tv e con un sottofondo di musica che ci ha riportato a un mese fa, visto "Marrakech Express": è stato strano ed emozionante rivedere in un film i posti che abbiamo vissuto così poco tempo fa. Mi sono divertita, sono stata bene. Spero solo che i condomini nn rompano troppo vista l'ora antelucana a cui ci siamo salutati. Mi sono avanzati anche 3l di bordeaux: bisognerà replicare! E mi sta anche venendo un po' di voglia di organizzare la famosa cena di compleanno.
Cosa ho cucinato? Ovviamente nn tajine i pollo, ne siamo ancora saturi, anche se prima o poi mi piacerebbe sbizzarirrimi in una cena entica.

BUCATINI ALLA CARBONARA DI PRIMAVERA
Ingredienti (per 11 persone): 1kg di bucatini, 8 carciofi, 100g di pancetta affumicata, 5 uova e 5 tuorli, 100g di parmigiano grattigiato, sale, pepe, 4dl di brodo, olio
Preparazione: Fate rosolare la pancetta nell'olio, poi unite i carciofi a fettine. Bagnate con il brodo e fate cuocere per 10 minuti a recipiente coperto e 15 minuti a recipiente scoperto. Nel frattempo lessate la pasta in abbondante acqua bollente salata. Sbattete le uova e tuorli con sale, pepe e il formaggio in una capiente insalatiera. Sclate la pasta e rovesciatela sul composto di uova. Mescolate energicamente, unite i carciofi, mescolate ancora e servite.

POLPETTONE DI VITELLO E RICOTTA
Ingredienti (per 11 persone): 1,2kg di trita di vitello, 300g di ricotta, 2 uova, noce moscata, sale, pepe, prezzemolo tritato, erba cipollina, 100g di parmigiano grattugiato, olio
Preparazione: mescolate tutti gli ingredienti e formate 2 cilindri. Prendete 2 fogli di carta da forno bagnata e strizzata, ungeteli con un velo d'olio e usateli per avvolgere i 2 polpettoni. Infornate a 180° per 30 minuti. Togliete la carta da forno e proseguite la cottura per altri 20 minuti. Servite accompagnando con songino.

E per dessert CROSTATA DI FRAGOLE E CREMA PASTICCERA by Rugge!

In FOTO (MIA): un nostalgico ricordo del Marocco: il secondo pranzo, mentre salivamo verso il refuge de Toubkal.

Oggi è venerdì. Fuori c'è il sole e fa caldo, troppo: sa va avanti così mi scioglierà tutta la neve prima che possa realizzare gli ultimi 2 grandi desideri di quest'inverno che è fuggito via troppo in fretta. Intanto che cerco di pianificare il we cercando una schiarita per domenica, vi lascio questa: veloce, buona e leggera.

Ingredienti (per 2 persone): 1 rotolo di pasta sfoglia, 100g di spinaci surgelati, 200g di champignon, 1 cipolla, sale, pepe, noce moscata, olio, 2 cucchiai di panna, semi di sesamo, 1 uovo
Preparazione: fate appassire la cipolla nell'olio, unite gli spinaci sgelati e i funghi a fettine e fate cuocere per 10 minuti. Regolate di sale e pepe, profumate con la noce moscata e unite la panna. Tagliate la sfoglia in 2 semidischi e distribuite il composto su ciascuno. Chiudeteli come un calzone, sigillando bene i bordi. Spennelateli con l'uovo sbattuto, distribuite sulla superficie i semi di sesamo tostati e infornate a 200° per 20 minuti.

Mi considero una persona abbastanza attiva. Con 22000km/anno penso di essere una persona che nn disdegna prendere l'auto. Eppure le ultime 2 volte mi sono trovata a declinare gli inviti dei miei compagni di avventura perchè mi sembravano folli.
Es 1: meteo in peggioramento, proposta: 3h30 di auto per andare a Bormio e fare il Forcellino che avevo già fatto
Es 2: scialp con la luna piena, una cosa che mi affascina tantissimo; programma: partenza da Milano alle 19, 2h30 di auto per andare in alta Valdossola, 700m di dislivello con pericolo valanghe 3; da tener presente che io quel giorno avevo un corso a Cremona (2h di auto tra A/R) e che ci sarei dovuta tornare anche domenica mattina con inizio lavori alle 9.
Quello che mi chiedo è se sono io che sto invecchiando o se sono loro che corrono all'inseguimento di qualcosa che io in fondo nn capisco bene cos'è perchè tutto quelle che mi serve per essere felice in questo momento è vicino a me.

Ingredienti (per 2 persone): 4 zucchine tonde, 200g di carne trita, 50g di mortadella, 1 cucchiaio di grana grattugiato, 1 uovo, 1 fetta di pancarrè, latte, pangrattato, sale, pepe
Preparazione: mescolate la carne con la mortadella tritata, il grana, il pancarrè sminuzzato imbevuto nel latte e strizzato, sale, pepe, uovo. Tagliate la calotta alle zucchine, svuotatele dalla polpa con un cucchiaino e riempitele con il composto. Spolverizzate di pangrattato e infornate a 180° per 50 minuti.

NN ho ancora portato i gatti a fare l'esame delle urine. So che mi sto comportando da proprietario e nn da medico ma coi nostri è sempre così. Però ho parlato con la comportamentista. La maggior indiziata per la pipì sul pigiama è Diveria che è stata etichettata come iperattiva e mentre la collega mi tratteggiava il suo profilo ("Tutte le volte che scopre una cosa nuova la deve fare, fare, fare in continuazione; nn regge la frustazione, si annoia presto e ha sempre bisogno di stimoli nuovi"), mi sembrava quasi che parlasse di me. E' proprio vero che chi si piglia si somiglia!

Ingredienti (per 2 persone): 300g di salmone, 300g di pescatrice, 250g di yogurt bianco, zafferano, peperoncino, aglio, sale
Preparazione: tagliate i 2 pesci a cubetti e alternateli su lunghi spiedini di legno. Mescolate lo yogurt con lo zafferano, l'aglio a fettine e il peperoncino, versate sugli spiedini e fate marinare almeno 1h. Scaldate dell'olio in padella, disponetevi gli spiedini scolati e fate rosolare per 5 minuti girandoli spesso. Versate metà della marinata e proseguite la cottura per altri 5 minuti. Regolate di sale e servite accompagnando con patate bollite.

Per giugno ho in programma in cammino di Santiago in bicicletta. Bisogna però arrivarci con una preparazione adeguata, se nn voglio che invece di una magnifica avventura si trasformi in un incubo. Perciò ieri è stata l'occasione giusta per tirar fuori la bici e, dopo il corso di aggiornamento, fare all'incirca una tappa tra le campagne della Bassa. La cosa più bella è stato fare lo slalom sugli argini tra le pozzanghere che sembravano frammenti di cielo caduto (in FOTO; MIA).

Lunghezza: 54km pianeggianti

Tipo di itinerario: itinerario per lo più su asfalto (90%), consigliata city-bike con copertoni robusti

Periodo consigliato: L'itinerario è in genere percorribile tutto l'anno. Sonsigliato nel periodo più caldo per l'assenza di ombreggiatura. Io l'ho fatto domenica 20-3-11

Tempi di percorrenza: 3h15 per l'intero giro

Descrizione: con le spalle alla stazione di Cremona, prendere a destra v. garibaldi, quindi svoltare a sinistra in Corso Garibaldi, quindi a destra in v. Milazzo, poi a sinistra in v. Bissolati e infine a destra in v. S. Tecla. Al semaforo proseguire dritto a, all'incrocio a T, prendere a sinistra. Alla rotonda ancora dritto, seguendo le indicazioni per il Po. Passiamo sotto il ponte, fiancheggiamo il fiume per un breve tratto e passiamo nei pressi di una pista da motocross. Proseguiamo quindi cu ciclabile a lato di v. Riglio. Passato un ponta, scendiamo sull'alzaia del canale Cremona-Milano-Po e proseguiamo in direzione ovest fin nei pressi di Spinadesco. Qui lasciamo l'argine e saliamo sul ponte. Ci dirigiamo quindi verso Caselle e poi Crotta d'Adda. Qui su strada più trafficata (SP196) proseguiamo in direzione Maccastorna  e castelnuovo Bocca d'Adda dove risaliamo sull'argine che seguiamo fedelmente fin quasi a Piacenza. Passiamo sotto al ponte della ferrovia e a quello dell'autostrada, poi svoltiamo a sinistra passando nei pressi di un centro commerciale e passando il Po su un ponte con ciclabile in sede propria. Alla rotonda a sinistra in vle S. Ambrogio che ci conduce in stazione.

E' un periodo un po' così, di insoddisfazione strisciante. Per cosa poi nn lo so nemmeno io. Il lavoro va come al solito, anzi le piccole soddisfazioni nn mancano. Anche a casa le cose vanno via lisce. C'è qualche preoccupazione perchè uno dei 2 gatti (nn so chi) mi ha fatto 2 volte la pipì sul pigiama (cistite? Problema comportamentale?). C'è che vorrei che S. nel tempo libero si occupasse più della casa e meno dei fatti suoi come faccio io, ma si sa che è Uomo e nn posso pretendere che ci arrivi da solo; prima o poi gliene parlerò. C'è che nn sono ancora completamente guarita, ho ancora linfoadenopatia e stanchezza cronica (che sia mononucleosi?). C'è che questo we c'è il sole e io sono bloccata tra lavoro e corso di aggiornamento, ma nn è una novità e un po' di tempo per fare qualcosa di piacevole riesco a ritagliarlo lo stesso. Insomma sono tutte piccolezze e di solito riesco a trovare cmq il lato positivo della faccenda. Invece ultimamemente mi sembra che mi manchi sempre qualcosa.
Prendiamo ieri, per es. Partiti con calma arriviamoa Finale Ligure alle 10. Il tempo è dato in miglioramento e poi a Finale si dice che ci sia sempre il sole. Ci troviamo con Maybeyouare, facciamo una seconda colazione nel borgo con cappuccino e focaccia e poi ci spostiamo a Borghetto S. Spirito ad aspettare che il cielo schiarisca e la roccia asciughi. Andiamo ad arrampicare su una falesia appena sopra l'uscita delle grotte di Toirano, in vista del campanile della chiesa rupestre di S. Lucia che sembra fondersi con la roccia. Un posto suggestivo, dalla cima lo sguardo spazia nella valle, da una parte il mare e le verdi colline terrazate, dall'altra un vallone aspro con salti di roccia. Il tempo però nn migliora, anzi pioviggina anche. Riusciamo a fare 3 tiri, gradati tutti sul 5b/5c. NN ho grandi difficoltà. Poi andiamo a pranzo, un panino tra le chiacchiere; la compagnia è ottima. Nel pome ci spostiamo al Monte Cucco, ma è tutto bagnato, nn si può fare niente. Vaghiamo un po' sull'Aurelia, troviamo l'accesso di Nolitudine che è un posto che mi ispira e dove voglio andare con i primi caldi, quando magari si riesce anche a fare il bagno. Come prima uscita dovrei essere contenta, alla fine a Milano si dice che "Il tempo e il cXXX fanno quel che vogliono".  E davvero nn è andata male, dovrei essere orgogliosa di quello che ho fatto, ringraziare Maybeyouare che è un compagno di cordata eccezionale e che si adegua a quello che riesco a fare, essere entusiasta per i progetti futuri (perchè torneremo). Invece la mia mente continua a girare a vuoto su quello che nn va. E così proprio nn va.

In FOTO (MIA): gabbiani sulle scogliere di capo Noli