la bradipessa

alla ricerca dei propri limiti, delle proprie potenzialità e di (un po') di autostima

 

CONTATTA L'AUTORE

Nickname: sillylamb
Se copi, violi le regole della Community Sesso: F
Età: 45
Prov: MI
 

DEDICATO A S.

 

"Se saprai starmi vicino,
e potremo essere diversi,
se il sole illuminerà entrambi
senza che le nostre ombre si sovrappongano,
se riusciremo ad essere "noi" in mezzo al mondo
e insieme al mondo, piangere, ridere, vivere.

Se ogni giorno sarà scoprire quello che siamo
e non il ricordo di come eravamo,
se sapremo darci l'un l'altro
senza sapere chi sarà il primo e chi l'ultimo
se il tuo corpo canterà con il mio perché insieme è gioia...                                          


Allora sarà amore
e non sarà stato vano aspettarsi tanto."


Neruda

 

 

 

DEDICATO AL LEO, AL KIMBA E A DIVERIA

immagine

Dio creò il Persiano perchè l'uomo potesse accarezzare il leone.

Dovremmo essere saggi la metà dei gatti. E anche belli la metà.

I gatti sono stati messi al mondo per contraddire il dogma secondo il quale tutte le cose sarebbero state create per servire l'uomo.

 

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Marzo 2012 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
      1 2 3 4
5 6 7 8 9 10 11
12 13 14 15 16 17 18
19 20 21 22 23 24 25
26 27 28 29 30 31  
 
 

CERCA IN QUESTO BLOG

  Trova
 

AREA PERSONALE

 

TAG

 
Citazioni nei Blog Amici: 92
 

ULTIME VISITE AL BLOG

orlandopelusoMountainguide33Bru7777lou_beyondmaociseidesmon1960fritz63francesca_mancoserghey1955ctrboariovvirginia.cerettacostel93fm_righini.56BORGdgl0vittorio.poi
 

QUANTI SIAMO?

tracker
 
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 

Messaggi di Marzo 2012

FOCACCIA DI SEGALE RIPIENA

Post n°1226 pubblicato il 30 Marzo 2012 da sillylamb
 

Sam era il mio gatto. L'ho preso in università tutto rotto. Quando me ne sono andata di casa, mia mamma nn me l'ha voluto dare e forse per lui è stato meglio così. Ora ha 13 anni, ma per me rimane sempre il mio piccolino. Perciò quando al ritorno dei miei dal we al lago ha iniziato a nn star bene, nn ero pronta. NN ero pronta a vederlo dimagrire, vomitare, nn mangiare. Lui che è sempre stato un goloso. Nella mia testa poi era l'altro gatto (17 anni) a dover avere problemi per primo. Per cui ho mosso mari e monti per cercare di venire a capo della situazione il prima possibile. Martedì ecografia e ieri endoscopia. Macroscopicamente nn c'è nulla, ora aspettiamo l'istologico. Era stranissimo per me sentirmi così in ansia. Più che per il Leo. Forse perchè in fondo ora è il gatto di mia mamma e io, nonostante tutto, temo ancora il suo giudizio. Ancora ho bisogno della sua approvazione, ancora nn ho superato questo aspetto. Come sempre, oltre al veterinario, ci vorrebbe lo psicologo per il proprietario.

Ingredienti: per la pasta: 180g farina bianca, 70g farina di segale, lievito di birra, latte, 1 cucchiaio d'olio
Per il ripieno: 2 patate medie, 1 cipolla, 50g di spek a cubetti, 50g di panna, 2 uova, 50g di parmigiano grattuggiato, sale, pepe, olio
Preparazione: fate la pasta con gli ingredienti sopraripostati fino ad ottenere un impasto liscio ed omogeneo che nn si attacca alle mani. Ponetelo a lievitare in un luogo tiepido per 1h. Nel frattempo fate appassire la cipolla nell'olio con lo spek, incorporate le patate affettate sottili e cuocete per 10 minuti; regolate di sale e pepe. Sbattete le uova con la panna e il parmigiano. Stendete metà della pasta e usatela per rivestire una teglia da crostata, verstavei sopra le verdure e il composto di uova; chiudete con la pasta rimastae fate riposare per un'altra ora. Spennellate la superficie con un po' d'olio e infornate a 220° per 20-30minuti.

 
 
 

INFARINATA ALLE ERBETTE

Post n°1225 pubblicato il 29 Marzo 2012 da sillylamb
 
Foto di sillylamb

NN ho un grande curriculum perchè da quando mi sono laureata ho sempre lavorato negli stessi posti. Ora giro un po' di più e mi scontro con realtà che nn pensavo esistessero. NN a Milano. NN nel 2012. Invece mi accorgo che il posto dove lavoro è un'isola felice: pagato in maniera pessima, ma dove davvero di seguono le Buone Pratiche veterinarie. Fin'ora, visto che si trattava di sostituzioni brevi, mi sono turata il naso e ho seguito le indicazioni dei colleghi che sostituivo, pensando al compenso. Però sempre più spesso mi viene da chiedermi quanto sia giusto svendere la mia professionalità in questo modo. E spt se è proprio vero che tutti hanno un prezzo. Io pensavo di no, nn amo scendere a compromessi, ma mi sto rendendo conto che nn è sempre facile. Anche perchè in qualche modo lo stipendio a casa bisogna pur portarlo...

Ingredienti (per 2 persone): 100g di borlotti secchi, 1 carota, 1 costa di sedano, 1/2 cipolla, 100g di erbette surgelate, 80g di farina gialla fine (fioretto), 40g di lardo, olio, sale, pepe, rosmarino
Preparazione: nella pentola a pressione cuocete i borlotti, precedentemente ammollati, in 750ml d'acqua per 30 minuti. A parte fate rosolare le verdure affettate fini con il lardo e un filo d'olio, poi unitele ai fagioli e cuocete per 10 minuti; regolate di sale e pepe. Versate la farina a pioggia, mescolate perchè nn si formino grumi, aggiungete ancora un po' d'acqua se la preparazione dovesse risultare troppo asciutta e cuocete ancora per 15 minuti. Suddividete la minestra nei piatti, condite con un filo d'olio e completate con il rosmarino e una macinata di pepe.
Note: è un'antica ricetta toscana. Io per motivi di tempo ho usato la pentola a pressione, anche se per l'ultima cottura nn è proprio indicata perchè nn potendo mescolare, la farina tende ad attaccarsi sul fondo e a bruciare. Ovviamente si può usare una pentola normale, raddoppiando la quantità d'acqua e i tempi di cottura soprariportati.

 
 
 

UNA GITA DA SA2: IL SURETTA

Post n°1224 pubblicato il 27 Marzo 2012 da sillylamb
 
Foto di sillylamb

Dopo lo schifo incontrato l'ultima volta e con queste temperature, nn avevo tanta voglia di usare gli sci, domenica. Però in vista del 4000 in programma per il prox we (ammesso di trovare posto in rifugio: la Britanniahutte è al completo, sono al vaglio alternative), ho pensato che allenarmi un po' nn sarebbe stata una cattiva idea, anche perchè ero ferma da 2 settimane.
Provenendo dalla scuola dell'Uomo Sector, mi è sembrato di passare da un eccesso all'altro: l'anno scorso, il we che hanno cambiato l'ora, alle 7.30 calzavo gli sci; questa volta alle 7.15 ero a Lissone, quasi pronti a partire alla volta del passo dello Spluga. Quasi, perchè Fra ha fatto casino con la sveglia e quindi abbiamo calzato gli sci a un orario per me inimmaginabile. Devo dire che però alla fine hanno avuto ragione loro: nn siamo mai stati in pericolo e la neve in discesa nn era proprio fantastica ma era cmq ben sciabile. Inoltre la gita è stata bellissima e di soddisfazione, con l'ultima parte alpinistica e loro si sono rivelati come sempre degli ottimi compagni.
Un saluto all'SA2 Gilardoni (CO) incontrati al passo: mi sono sentita davvero bravissima.

Regione: Lombardia, provincia di Sondrio

Località di partenza: SS36 fino al lago dello Spluga (1931m)

Meta: Surettahorn (3021m) 

Dislivello: 1100m

Punti di appoggio: nessuno

Difficoltà: BSA

pericoli e difficoltà: la cresta richiede neve assestata, picozza, ramponi e una conoscenza alpinistica

Periodo consigliato: fine marzo-inizio maggio; io l'ho fatta domenica 25-3-12: neve alla partenza, polverosa in alto, firn in basso

Tempo di percorrenza: 4h solo salita

tipo di percorso: A/R per la stessa via

Cartografia: CNS

Itinerario: si parcheggia l'auto a bordo strada circa 1km prima di Montespluga, dopo un ponticello in muratura. Ci si incammina nel vallone Sud del Suretta che va risalito stando al centro in direzione nord, piegando poi a sinistra verso un colletto. Ancora verso nord, verso la cresta di confine che si supera nel punto più agevole, prima della ripida impennata del Corno Nero. Si costeggia a mezza costa il versante nord-ovest, aggirando il castello roccioso con un lungo traverso (in FOTO; MIA). Una breve discesa dà accesso all'ampio canale che porta al Suretta Joch (2835m) dove si lasciano gli sci. Voltra a desta e risalire la ripida cresta nord.
Discesa per la via di salita. Il traverso è un po' disagevole ma nn pone particolari problemi.

 
 
 

HO BISOGNO DI UN CONSIGLIO SERIO

Post n°1223 pubblicato il 23 Marzo 2012 da sillylamb
 
Foto di sillylamb

Oggi niente ricetta perchè ho bisogno che vi concentriate su quanto sto per raccontarvi.

Quando ha saputo che ero veterinaria, Kent mi ha raccontato che in Svezia i veterinari sono pochi (a Kiruna, che ha un dipartimento grosso all'incirca come la svizzera per quanto poco popoloso, ce ne sono solo 2) e molto cari, tanto che molti allevatori organizzano pullman per andare in Norvegia dove costano meno. Nella migliore delle ipotesi. Nella peggiore si organizzano col fai-da-te, arrivando alla soppressione dei cuccioli nn desiderati. Quando ha visto che facevo davvero fatica a staccarmi dai cani e dalle emozioni appena vissute, mi ha detto: "Perchè nn apri una clinica qui? Ho quella casetta inutilizzata..." Ora, io so che tra il dire e il fare c'è di mezzo il mare e che nessuno ti dà niente per niente, però giuro che ci sto pensando seriamente. Di mollare tutto, imparare lo svedese e andare là. Perchè mi sono piaciuti nn solo i paesaggi e le emozioni, ma anche le persone, così pacate, nn di corsa, con un'attenzione particolare all'individuo. Il salto nel buio mi fa sempre paura, oggi ho forse anche trovato un nuovo impiego tornando al mio tran tran quotidiano e all'impego full-time, però il pensiero spesso torna là.

Voi che ne pensate?

In FOTO (mia): le leader del mio team, in un momento di riposo

 
 
 

SVEZIA 2, LAPPLAND

Post n°1222 pubblicato il 21 Marzo 2012 da sillylamb
 
Foto di sillylamb

MERCOLE 14-3, trasferimento a Kiruna
Kiruna è collegata a Stoccolma da 3 voli giornalieri della SAS. Di per sè nn è una bella città, si è sviluppata intorno a una miniera di ferro (la più profonda d'Europa, ci sarebbe piaciuto visitarla ma quel giorno siamo arrivati troppo tardi e il seguente nn hanno raggiunto le 15 persone necessarie per organizzare la visita guidata) e quindi nn ha per nulla l'aspetto del paesino nordico ma di una città abbastanza disordinata. La cosa più interessante (miniera a parte) è la chiesa, costruita come un'abitazione sami. C'è anche un piccolo museo sami (la popolazione che viveva lì prima della colonizzazione, per molti versi simile a quella dei nativi d'America).
Mangiare e dormire: abbiamo pernottato all'hotel Bishop Arms: le camere sono un po' anonime, ma spaziose e pulite; il personale è cortese e disponibile.
Per cena invece siamo andati al Langstrom, dove si può gustare un'interessante cucina locale: carne di renne, di alce e un ottimo salmerino artico con una salsa di noci e funghi.

GIOVE 15-3, a spasso con le ciaspole
in realtà volevamo gli sci da fondo ma a Camp Ripan ci è stato detto che c'erano solo 5km di piste battute, così abbiamo ripiegato sulle ciaspole con l'idea di andare a spasso a casaccio tra i boschi e i collinoni della Lapponia. Usando questa tecnica scientificamente proata, ci siamo trovati sulle piste da fondo di ... che dispongono di ben 3 anelli: 5, 12 e 17km. Visto che fuori si sprofondava molto e andare a casaccio senza cartina e senza punti di riferimento nn ci sembrava più una così bella idea, ci siamo messi a seguire l'anello di 12. Abbiamo resistito per 8,5km, poi a destra abbiamo visto il cocuzzolo che domina Loussavaara dove arrivano le piste da discesa, così abbiamo deviato e l'abbiamo raggiunto seguendo le tracce delle motoslitte. Siamo scesi seguendo il sentiero del "sole di mezzanotte", a tratti un po' ripido e impervio ma cmq sempre ben agevole. Così ci siamo trovati sulle piste da fondo di Kiruna, dove oltre all'anello di 5km indicatoci alla mattina ce ne sono altri 2, uno di 8 e uno di 13km, seguendo i quali abbiamo fatto ritorno a Camp Riban.

VENE 16, SAB 17 E DOM 18-3: sleddog
Ci siamo appoggiati a questo kennel. Ci sono venuti a prendere alle 12.30 al nostro hotel, ci hanno portato all'Ice hotel dove abbiamo incontrato 2 tedeschi con cui avremmo diviso questa avventura e ci hanno fatto un briefing su come si guida una slitta trainata da cani. Poi ci hanno portati all'allevamento, ci hanno fornito vestiti caldi (tuta, scarpe, guanti, cappello), ci hanno fatto legare i cani e siamo partiti. NN so dove siamo andati esattamente, abbiamo fatto circa 150km in 3gg. Il primo giorno abbiamo guidato per un bel pezzo al buio, coi frontali, il che ci ha permesso di vedere una bellissima aurora boreale, cangiante, delicata e danzante. Dormivamo in lodge, molto simili ai rifugi nn gestiti svizzeri che comparivano all'improvviso come da un sogno. In uno addirittura c'era una sauna scaldata a legna che ci ha permesso di lavarci e rilassarci. Guidare la slitta nn è difficile e i cani sono proprio delle brave bestie che tirano senza risaprmiarsi, ma sembrano felici di quello che fanno. Kent, la nostra guida, è stato fantastico: gentile, disponibile, ottimo cuoco anche a pranzo quando aveva a disposizione solo un fuoco di legna. Tempi rilassati e il piacere della corsa in quello che amo definire un no-where dominato solo da 3 colori: il verde dei boschi, il bianco della neve e l'azzurro del cielo. Davvero un'esperienza indimenticabile.

In FOTO (MIA): un momento della nostra corsa, nel nulla con le montagne sullo sfondo

 
 
 

SVEZIA 1, STOCCOLMA

Post n°1221 pubblicato il 20 Marzo 2012 da sillylamb
 
Foto di sillylamb

Stoccolma è una bellissima città. E’ una città d’acqua, dove palazzi colorati si specchiano in numerosi corsi d’acqua. E’ una città con tanti musei particolari. E’ una città rilassata e tranquilla. E’ una città luminosa, con un cielo bellissimo dove corrono nuvole che sembrano disegnate.

Come andare: Stoccolma ha 4 aeroporti. All’andata abbiamo usato Ryan Air, al ritorno la SAS. Prenotando con buon anticipo le 2 tariffe nn si differenziano poi tanto.

Quando andare: credo che tutte le stagioni abbiano il loro fascino. Noi abbiamo scelto la primavera per avere giornate nn troppo corte ma avere ancora la neve in Lapponia. Siamo stati fortunati col meteo: sempre bel tempo e temperature gradevoli.

Mangiare e dormire: la gastronomia è stata una piacevolissima sorpresa: nn pensavo si mangiasse così bene. Mangiare fuori è caro (40-50€ a testa alla sera, 30 a pranzo), ma i piatti sono così particolari e curati che secondo me ne vale la pena. Cmq per risparmiare un po’ (anche gli hotel sono parecchio cari e di dormire in ostello nn mi andava)  noi abbiamo preso un appartamento: centralissimo, nel Sodermalm a pochi passi da Katarina Kyrka, silenzioso e ben accessoriato (c’era addirittura il forno e la lavastoviglie!). Per cena dunque cucinavamo noi (i supermercati sono aperti 7 giorni su 7, dalle 10 alle 21, in genere), mentre per pranzo abbiamo provato:
- Black & White: un pub a mariatorget; ha una buona selezione di birre (comprese la Anchor Steam e la Sierra nevada pale Ale, americane, introvabili in Italia), mentre come cibo nn offre granchè
- Fenix: ancora un pub a Sodermalm; offre un buon brunch fino alle 17
- Operakallaren Bakfikan: più informale del vicino Operakallaren (si mangia su lunghi tavoli), offre una cucina curata (io ho preso un’ottima tartar di manzo, Simone del carpaccio di salmone con patate in salsa all’aneto)
- KB: ristorante aperto dal 1931, offre una buona cucina locale (deliziose le aringhe al curry e al cetriolo, divino il merluzzo su crema di zucca)
Ci sono poi tante altre possibilità tra pasticcerie e street food (per es a Skansen abbiamo mangiato nel parco aringhe fritte su purè di patate).

Come muoversi: con la metrò o gli autobus ; tutte le zone sono ben servite. Noi abbiamo fato una tessera con validità 3gg (240SEK) che poi abbiamo integrato con altri 2 biglietti giornalieri

SAB 10-3-12, la city
Preso possesso del nostro appartamento, abbiamo subito optato per una passeggiata nella city. Scesi dalla metrò a Hotorget, abbiamo raggiunto il Kunglinga Humlegarden e poi abbiamo percorso Karlavagen, viale aggiunto alla città nel 1860, fino all’omonima piazza. Lungo Narvagen abbiamo raggiunto Standvagen, uno dei viali più eleganti della città lungo il canale. Si raggiune il Dramatens teatren e la vicina opera. La zona è poi ricca di centri commerciali, in particolare Galerian e KP il cui orologio è uno dei simboli della città. C’è da ricordare che il sabato tutti i negozi (centri commerciali compresi) chiudono presto e hanno un orario molto ridotto. Abbiamo ripreso la metrò a Sergels Torg, ai piedi di un obelisco abbastanza brutto,ma luogo di ritrovo per i nottambuli.

DOM 11-3-12, Djugarden
Vi si arriva col tram 7. Scesi al capolinea abbiamo iniziato con la Waldemarsudde e il mulino per l’olio dei semi di lino. Poi ci siamo addentrati nel parco (che credo sarebbe molto bello da girare in bicicletta) fino al Rosendals Tradgard, dove nelle serre si trova un ristorante e un negozietto con prodotti biologici. Fatta merenda con uno dei dolci tipici della quaresima (un trionfo di panna e cannella), siamo andati a Skansen, il primo museo a cielo aperto dove si trova la ricostruzione di un villaggio con gli antichi mestieri (il vasaio, il fabbro, ecc), diverse fattorie, una chiesa, una scuola e un piccolo zoo (che a me mette sempre tristezza). Infine ci siamo spostati al vicino museo Vasa che contiene un galeone affondato il giorno del varo e completamente recuperato e resaurato; peccato che l’acqua del mare si sia mangiata tutti i colori perché doveva essere uno spettacolo davvero impressionante (già così lo è).

LUNE 12-3-12, il municipio e il Sodermalm
Il municipio si raggiunge con il metrò fermata Fridhemsplan e una breve passeggiata  a Kungsholmen. L’edificio, in mattoni rossi, è imponente e vi si può accedere solo tramite visite guidate in inglese, una ogni ora dalle 10 alle 15. L’interno è molto bello, con la sala blu dove si tiene il banchetto dei nobel, la sala del consiglio con il soffitto in legno che ricorda una casa vichinga e la sala d’oro, completamente rivestita da mosaici. Abbiamo camminato per un po’ lungo il Norr Malastrand, poi abbiamo preso il bus 4 che ci ha portato nel Sodermalm. Abbiamo iniziato la nostra visita con la piazza Maria Torget, animata e con una bella fontana, poi ci siamo diretti verso il Soder malastrand, tra vicoli lastricati, discese e un sentiero che regala un bel panorama sulla città al di là del canale (in FOTO, MIA). Superato il caos di slussen, siamo saliti  con il Katarina Hiss, ascensore dei primi del novecento che regala un bel panorama e poi abbiamo esplorato Fjallgatan, con le casette colorate e le vie silenziose, per poi arrampicarci su Vita bergen dominata dall’imponente chiesa. Scesi dall’altra parte tra le abitazioni cinte da steccati rossi dei lavoratori del porto, abbiamo raggiunto Katarina Kyrka con il piccolo cimitero e il tranquillo parco. Presa la metrò, abbiamo concluso la giornata a Skoskyrkograden, un cimitero dichiarato patrimonio dell’Unesco dove si trova anche la tomba di Greta Garbo. E’ un giardino dove, tra scuri pini e altri alberi, si trovano distese disrcete di tombe e alcune cappelle che si fondono col paesaggio circostante; è sempre aperto, ma per la visita alle cappelle occorre prenotare una visita guidata.

MARTE 13-3-12, Gamla Stan, Skeppsholmen e il central Badet
Gamla Stan è il centro storico della città ed è stato una delusione. Vicoli stretti con case colorate dove troppo spesso si trovano negozi chiusi o che vendono souvenir di dubbio gusto. Bella la cattedrale, luminosa, con l’altare in ebano e argento e una statua originale di S. Giorgio e il Drago fatta con corna di alce. La chiesa tedesca invece era chiusa, è aperta dal giovedì alla domenica. Era chiusa anche l’armeria del palazzo reale perché siamo incappati nei preparativi della finale di sci da fondo; in pratica stavano approntando una pista (portando la neve coi camion) intorno al palazzo reale, la qualc osa mi ha lasciata quanto meno perplessa. NN siamo stati fortunati nemmeno col Moderna Museet perché stavano riallestendo le collezioni, quindi erano visibili solo delle copie digitali. Siccome mi sembrava idiota pagare 100SEK per vedere delle copie, abbiamo ripiegato sul National Museet che è stato una piacevole sorpresa: opere di Cranach, Rembrandt, Rubens e 2 esposizioni temporanee decisamente originali. Abbiamo concluso la giornata al Central Badet, custodito in un bel palazzo art nouveau. Il centro nn ha nulla di diverso dalle terme che troviamo anche qua (offre una piscina di circa 20m, idromassaggio, kneipp, sauna e bagno turco; 220SEK l’ingresso, 30SEK il noleggio dell’asciugamano), ma è stato un ebl modo per immergersi ancora di più nella città e per rilassarsi un po’ dopo tanto camminare.

 
 
 

PASTA AL SUGO DI FAGIOLI

Post n°1220 pubblicato il 06 Marzo 2012 da sillylamb
 
Foto di sillylamb

Sab partirò per Stoccolma. NN ho ancora pensato a nulla, nè a cosa vedere nè a cosa mettere in valigia. Se da un certo punto di vista è un bene perchè alle volte mi sembrava di partire avendo già vissuto la vacanza rimuginandoci sopra, dall'altra secondo me è indice di quanto sia stanca in questo periodo, di quanto nonostante tutto faccia fatica ad adattarmi alla nuova situazione. Sono andati persi incastri e rituali e come i gatti io sono una persona abitudinaria, nonostante tutto. Per cui ho davvero bisogno di questo stacco e anche di viverlo così, senza programmi.

Ingredienti (per 2 persone): 180g di pasta corta, 40g di fagioli borlotti secchi, 40g di fagioli cannellini secchi, 200g di passata di pomodoro, 1 manciata di olive verdi, 1 pezzetto di cipolla, olio, sale, salvia, pepe, parmigiano grattuggiato
Preparazione: cuocete i fagioli precedentemente ammollati. Fate imbiondire la cipolla nell'olio con la salvia, unite i fagioli, la passata di pomodoro e le olive e fate cuocere per 15 minuti; regolate di sale e pepe. lessate la pasta in acqua bollente salata, scolatela e conditela con il sugo preparato e abbondante parmigiano grattuggiato. Servite subito.

 
 
 

NEVE ORRIBILE ALLA PUNTA DI STOU

Post n°1219 pubblicato il 05 Marzo 2012 da sillylamb
 
Foto di sillylamb

Ieri nn siamo stati fortunati. Un po' di ritardo al mattino, tempo più brutto di quello previsto e neve marcia assoluatmente insciabile hanno fatto sì che in vetta nn ci arrivassimo. NN arrivare dispiace sempre ma visto lo schifo trovato in discesa alla fine sono stata contenta di avere 150m in meno da penare nel tentativo di tornare a valle senza lasciare quel poco del crociato che mi resta. Mi chiedo quanto riusciremo ancora ad usare gli sci in questa stagione così strana. Sinceramente nn mi cruccio: ho voglia di bici, di roccia. E quindi, qualunque cosa ci regalerà la montagna sarà cmq un successo.

Regione: Svizzera, canton Ticino

Località di partenza: A9 fino al confine, poi proseguire sull'autostrada svizzera fino a faido, poco distante dal tunnel del Gottardo. Appena entrati in paese, prendere a sx seguendo le indicazioni per l'ospedale e seguire la strada in salita fino a Molare (1486m)

Meta: Punta di Stou (2566m)

Dislivello: 1050m

Punti di appoggio: nessuno

Difficoltà: BS

pericoli e difficoltà: il canalino che dà accesso alla vetta necessita di neve sicura e se dura può richiedere l'uso di picozza e ramponi

Periodo consigliato: dicembre-aprile; io l'ho fatta domenica 4-3-12: sfruttando le lingue di neve si riescono a mettere gli sci da dove è chiusa la strada, anche se nn so ancora per quanto perchè sono davvero molto esigue. Neve marcia da cima a fondo. Peccato perchè l'ambiente è davvero molto bello

Tempo di percorrenza: 3h solo salita

tipo di percorso: A/R per la stessa via

Cartografia: CNS

Itinerario: Appena fuori dall'abitato di Molare, seguire le indicazioni per la capanna Gana Rossa e parcheggiare l'auto a bordo strada. Proseguire quindi sulla stessa con gli sci fino a un ponticello a quota 1580 dove bisognerebbe risalire i pendii a sinistra che portano all'alpe Nedi. Ieri per la scarsità di neve, abbiamo proseguito sulla stradina fino a quota 1619 dove termina e qui abbiamo risalito il bosco lungo il sentiero estivo che porta ad alcune baita a quota 1800m e poco oltre all'alpe di Stou di sotto (1876m). Qui si piega a destra (Est), raggiungendo un altra baita a quota 2015m e si prosegue nella medesima direzione su pendii ora più sostenuti fino ad un colletto. Per breve ma ripido (37°) canale si raggiunge la vetta.
Discesa per la via di salita

In FOTO (MIA): camoscio incontrato a monte dell'alpe di Stou

 
 
 

GNOCCHI DI POLENTA CON FUNGHI

Post n°1218 pubblicato il 03 Marzo 2012 da sillylamb
 
Foto di sillylamb

Mi piace Baricco. Le frasi brevi, le storie che appaiono banali ma che in realtà sono ricche di sottointesi. Così ho amato subito Mr Gwynn. Mi è piaciuta l'idea dello scrittore che vuole smettere di scrivere ma che nn può farlo tanto che la scrittura trova un nuovo modo per obbligarlo a nn abbandonarla. Mi ha ricordato i miei personaggi, spesso dotati di vita propria, che mi entravano nella testa e nn volevano uscirne finchè nn mi sedevo a raccontare le loro storie che sapevo dove iniziavano ma raramente sapevo dove finivano. Tanti sono in cantina a prendere polvere, un paio sono incompiuti e mi chiedo se mai li riprenderò in mano.
Eccovi le frasi che ritengo più significative.

Così finì per capire che si trovava in una situazione nota a molti umani, ma nn per questo meno dolorosa: ciò che, solo, li fa sentire vivi, è qualcosa che però, lentamente, è destinato ad ammazzarli. I figli per i genitori, il successo per gli artisti, le montagne troppo alte per gli alpinisti

Indossava sempre giacca e cravatta, perchè, sosteneva, si deve un certo rispetto ai libri, tutti, anche quelli orrendi.

Jasper Gwinn mi ha insegnato che nn siamo personaggi, siamo storie, disse Rebecca.

Ingredienti (per 2 persone): 200g di polenta avanzata, 1 tuorlo, 5 cucchiai di farina, 2 cucchiai di parmigiano grattugiato, 300g di misto funghi, 100g di formaggio di malga, prezzemolo, olio, sale, pepe, aglio
Preparazione: Fate imbiondire l'aglio nell'olio, poi unitevi i funghi e portate a cottura; completate con sale, pepe e prezzemolo tritato. Nell'impastatrice automatica mettete la polenta, il tuorlo, il parmigiano e la farina e avviatela fino ad ottenere un composto morbido e omogeneo dal quale ricaverete degli gnocchi con l'aiuto di un cucchiano o di una sac a poche. Buttate gli gnocchi in acqua bollente salata scolandoli con un mestolo forato appena vengono a galla. Metteteli in una zuppiera riscaldata alternandoli con i funghi e il formaggio a cubetti piccoli. Mescolate delicatamente e servite.

 
 
 

PASTA GRATINATA CON RICOTTA E SPINACI

Post n°1217 pubblicato il 01 Marzo 2012 da sillylamb
 
Foto di sillylamb

La mia collega C. ha un problema di infertilità e la cosa mi dispiace perchè lei è la persona più buona che conosco, una che nn chiede mai niente, che si fa sempre in 4 per aiutare gli altri e davvero si meriterebbe di veder realizzati i suoi desideri. Questo forse ancora più degli altri. Cmq l'altro giorno parlando mi ha detto: "Quello che mi dispiace nn è tanto il nn poter avere qualcosa [i figli, NdA], quanto nn poter essere qualcosa [una madre, NdA]" Questa frase ha sciolto l'ansia che sentivo nel petto al riguardo della faccenda figli (scusate se vi rompo le scatole su questa cosa, ma con qualcuno devo pur sfogarmi). Perchè io so che una scelta ne impedisce altre e io ho sempre scelto. Scegliendo di fare la veterinaria, ho scelto di nn essere avvocato o poliziotto o medico. Scegliendo di essere alpinista (ok, nel mio piccolo), ho scelto di nn essere subacquea o canottiere o speleologa (però, quasi quasi... un pensierino alla speleologia lo faccio sempre più spesso). E quindi lo scegliere di nn essere madre nn è più un egoismo, ma semplicemente una preferenza di quello che voglio che sia la mia vita.

Ingredienti (per 2 persone): 180g di pasta tipo farfalle, 250g di ricotta, 150g di spinaci surgelati, 20g di pinoli, 20g di uvette, 4 filetti di acciuga sott'olio, sale, olio, 1 fetta di pane a casetta
Preparazione: scongelate gli spinaci al microonde, poi fateli saltare in una padella in cui avrete sciolto le acciughe nell'olio. Fuori dal uoco incorporatvi la ricotta, le uvette precedentemente ammollate, metà dei pinoli precedentemente tostati. Cuocete la pasta in abbondante acqua salata, scolatela al dente e conditela con il sugo preparato. Disponetela in una pirofila da forno e cospargete la superficie con la fetta di pane a cassetta precedentemente tritato e tostato in un po' d'olio. Unite i pinoli rimasti e infornate a 180° per 20 minuti.

 
 
 
 
 

INFO


Un blog di: sillylamb
Data di creazione: 26/01/2006
 

immagine

Le montagne sono le preghiere di Dio

 

LE MIE MONTAGNE IN LOMBARDIA (2008-2013)

Provincia di Lecco:
- Grignone per la cresta di Piancaformia (alpinismo invernale)
Giro delle Grigne
- Zucco Sileggio

Provincia di Sondrio:
Pizzo Olano (scialp)
Salmurano (scialp)
- lago del Truzzo
- Surettahorn (scialp)
Bernina (alpinismo)
- bivacco Colombo, Palon de la Mare, monte Vioz (alpinismo)
Disgrazia (alpinismo)
- Gran Zebrù (alpinismo)
- Forcellino (scialp)
- Passo Porcile (scialp)
- il bivacco Ca' Bianca (scialp)
- Da Isola a Frondaglio (ciaspole)
- il lago di Colina (MTB)
-  il Cevedale (alpinismo)

Provincia di Bergamo:
- Bronzone
- Sasna (scialp)
- Mte Misma
Traversata delle creste della Presolana (alpinismo)
- Araralta e baciamorti (ciaspole)
- Pizzo Arera

Provincia di Brescia:
- Adamello (scialp)
- Monte Carone
- Guglielmo (ciaspole)

Provincia di Varese:
- Mte Settetermini (MTB)

 

LE MIE MONTAGNE IN LOMBARDIA, 3

Provincia di Sondrio:
- Punta dgli spiriti (scialp)
Gole Cardinello e lago d'Emet
- Tambò (scialp)
- Cima pesciola (scialp)
- Meriggio (scialp)
- Alpe Bondeno (ciaspole)
- Tresero (scialp)
- Cassandra (scialp)
- Ferrè (alpinismo)
- Scalino (scialp)
- Dosdè (scialp) 

Provincia di Como:
- Bregagno (scialp)
- Cima Pianchette (ciaspole)
- Berlinghera 

Provincia di Bergamo:
- Pizzo delle Segade (ciaspole)
- anello dei Campelli
- Vodala by night (scialp)
- Pizzo del Becco 

Provincia di Lecco:
- San Primo (scialp)
- Legnone da Colico
- Resegone (ciaspole)
- Moregallo (per il canalone Belasa)
- Grignone in invernale 

Provincia di Brescia:
- Frerone (scialp)
- Monte Creino 

Provincia di Varese:
-
 Pizzoni Laveno & Mte Nudo
Piambello (MTB) 

 

LE MIE MONTAGNE IN VALLE D'AOSTA(2008-2009-2010)

LE MIE MONTAGNE IN VALLE D'AOSTA (2011 E SEGG)

- Saron (scialp)
- Oilletta (scialp)
- Col Chavacourt (scialp)
Cima di Creya
- Gran Tournalin
- Roccia nera e Gemello del Breithorn (alpinismo)
- Dome de Gouter (alpinismo)
- Mont Avic
- 2 itinerari con le ciaspole in valdigne: alpeggi Tirecorne e lago d'Arpy
- Spalla W Becca Trecare (scialp)
- Tour Ronde (alpinismo)
- Breithorn Centrale (scialp)
Roisetta (scialp)
- Bieteron (scialp)
- Zumstein (scialp)
- Cleve de Moula
- Gran Cima (scialp)
- Tsaplana
(ciaspole)
- Gran Pays (scialp)
- Croce di fana (ciaspole)
- intorno all becca di Viou
-  da Bard a Machaby
- 2 itinerari in MTB: lago Miserin e Pointe de Chaligne
-  colle Champillon (scialp)
- S. Ambrogio 2011: a piedi sulle mulattiere di Quart, scialp al colle della Croce, ciaspolata notturna all'alpe Arp Vieille
- lago di Zuckie
(ante)cima d'Entrelor (scialp)
- lago Cignana (MTB)
- Bivacco Gervasutti
- Nei valloni di Leviona e Pesson 

 

LE MIE MONTAGNE ALTROVE (2006-07)

PIEMONTE:
Verbano-Cusio-Ossola:
- il rifugio Maria Luisa e il Grieshorn (ciaspole)
- Massa del Turlo
- l'anello di Pogallo
- Pizzo Diei e Monte Cistella
- Corona dei Troggi (ciaspole)
- Monte Massone
- Monte Cazzola (ciaspole)
Provincia di Biella:
- Monte Bo
Provincia di Torino:
-
Colma di Mombarone
Provincia di Alessandria:
- Monti Ebro e Chiappo (ciaspole)
- Monte Tobbio

LIGURIA:
Provincia di Savona:
- L'anello del Beigua
- L'anello del Monte Sordo
- L'anello di Finale
- Da Varigotti a Noli
Provincia di Genova:
punta Martin
il sentiero del Brugneto
- sui sentieri dell'ardesia: Monte Zatta e il Monte S. Giacomo
- Monti Reixa e Argentea

TOSCANA
- nelle foreste casentinesi: le cascate dell'acqua Cheta e il Monte Falterona

ESTERO
Francia:
- il mio Verdon: l'Imbut, il Breis e il Martel
- Cret de la Neige
- Le lac Blanc
Svizzera:
- Val di Campo: il rifugio Val Viola e la forcola di Cardan (ciaspole)
- Poncione d'Alnasca
- Traversata S. Carlo - Foroglio per la bocchetta della Crosa
- Il lago di Cama
- Monte Bar (ciaspole)
- La capanna Cremorasco e il Pizzo Corgella

 

LE MIE MONTAGNE ALTROVE (2008-09)

Piemonte
Provincia di Torino:
-
3 itinerari con le ciaspole dal rifugio Selleries: il lago Laus, il colle del Sabbione, il monte Orsiera
- il Rocciamelone
- il sentiero delle anime
- Punta Mariasco
Verbano-Cusio-Ossola:
- Alpe Veglia e dintorni
- Monte Togano

Emilia Romagna
Provincia di Piacenza:
- Monti Bue, Maggiorasca e Nero (ciaspole)
- Monte Alfeo
Provincia di Parma:
- traversata del parco dei 100 laghi
- Monte Orsaro

Liguria:
-
Manico del Lume (GE) e giro della Palmaria (SP)

Trentino Alto Adige:
Provincia di Bolzano:
- l'Ortles (alpinismo)

Toscana:
Provincia di Massa-Carrara:
- 2 ferrate nelle Apuane: il Monte Forato e il Pizzo Uccello

Estero:
Svizzera:
- capanna Gesero e Monte Marmontana
- Chuebodenhorn
- val Vergeletto, quota 2108
- Magehorn (scialpinismo)
- Piz Grevasalvas (scialpinismo)
- Capanna Poncione di Braga (ciaspole)
- Piz cadreigh (scialpinismo)
- Monte Fumadiga
- Pizzo Claro
- l'Adula (alpinismo)
Francia:
-
Fort de la Croix de Bretagne
- Mont Buet

 

LE MIE MONTAGNE ALTROVE, 3 (2009-2010-2011)

Estero:
Svizzera:
- Poncione di Valpiana (scialp)
- Cima dell'Uomo
- Nella valle dei Cani
Piz lagrev (scialp)
- Breithorn (scialp)
Piz Scalotta (scialp)
- Piz Uccello (scialp)
- Foisc (scialp)
- Piz Rondadura (scialp)
Marocco:
-
scialp sull'Atlante: Toubkal, Ras, Timesguida, colle quota 3850m nei pressi dell'Akioud
USA (California):
- Alta Peak
- Sierra Nevada Summit Lake
- Yosemite North Rim
- Sta Cruz Island

Trentino Alto Adige:
- Rifugio Trivena e Passo delle marmotte (ciaspole)
- Alpe di Villandro (ciaspole)
- valle del Ciamin
(ciaspole)
- ciaspole e torggelen: Cornetto e da Soprabolzano a Collalbo

Piemonte:
Provincia di Torino:
- Dormillouse (scialp)
- Testa di Money (alpinismo)
- Rifugio Mautino e Monte Corbiun (ciaspole)
- scialp e ciaspole in Valle Stretta: Colle di valle Stretta, col des Muandes, lago Verde, vallone di Rochemolles
Verbano-Cusio-Ossola
- Arbola
(scialp)
- Cima Valrossa (scialp)
- Mte Capio
Provincia di Vercelli:
- Monte Bo valsesiano (scialp)

 

LE MIE MONTAGNE ALTROVE, 4

Piemonte:
Provincia di Cuneo:
- Monviso (alpinismo)
- sentiero Frassati in Val Maira
- cima delle Rossette (scialp)
- Cima genova per la cresta Sigismondi (alpinismo)
Provincia di Torino:
- rifugio Jervis e Punta barant (ciaspole)
- Cima del bosco (scialp)
- Cima delle Liste (scialp)
Punta delle vallette (scialp)
Provincia di Novara:
- Mte Fenera (MTB)
VCO:
-
Corno orientale nefelgiù (scialp)
- Monte Faiè
- cima Jazzi (alpinismo)
Provincia di Biella:
- cresta dei carisey (alpinismo)

Emilia Romagna:
Provincia di Reggio Emilia:
- Monte Cusna

Trentino Alto Adige:
- rifugio Lancia e Col santo (ciaspole)
- Tra i masi della val Sarentino

Estero:
Svizzera:
-
Mte Gambarogno
- lago di Canee
- Palù (scialp)
- Bishorn (scialp)
- Punta di Stou (scialp)
- Piz Surgonda (scialp)
- Capanna campo tencia e lago Morghirolo (ciaspole)
Austria:
- Feldalphorn (ciaspole)
Francia:
- Dom de la Neige des Ecrins (alpinismmo)

 

LE MIE MONTAGNE ALTROVE, 5

Piemonte:
Provincia di Torino:
- Punta d'Almiane (scialp)
- Cavalcurt
- Forte di Foens (MTB)
- Roc Peirous (scialp)
- colle della battaglia (scialp)
- prato in fiera (scialp)
- Monte Lion (scialp)
Provincia di Cuneo:
-
Colle Ciaslaràs (scialp)
- Piovosa (scialp)
Provincia di Vercelli:
-
colle della piana (scialp)
- colle Piccolo Altare (scialp)
VCO:
- Corbernas (scialp)
giro dei 5 passi

Trentino Alto Adige:
Provincia di Bolzano:
- anello Brugger Schupfer (ciaspole)
- Laite Va Spiz (scialp)

Estero:
Norvegia:
- scialp alle Lofoten: Fagerfjellet e Stormheimfjellet
Svizzera:
- Septimerpass (MTB)
- Nadelhorn (alpinismo)
- Stotzigen fisten (scialp)
- Tallihorn (scialp)
- Chilchalphorn (scialp)
- Pigna d'Arolla (scialp)
- Strahlorn e Allainhorn (scialp)
- Generoso
Francia:
-
refuge de Gouter
Argentina:
- Cerro des los Cristales

 

LE MIE MONTAGNE ALTROVE, 6

Estero:
Svizzera:
- Chili Bielenhorn (scialp)
- Lucendro (scialp)
- Alphubel (scialp)
Piz d'Emmat Dadaint (scialp)
- Straffelgrat (scialp)
- Einshorn (scialp)
- Weissmies (alpinismo)
- Allainhorn, cresta Est (alpinismo)
- Piz Arpiglia (scialp)
- Piz Mezdì (scialp)
- Boshorn (scialp) 

Piemonte:
Provincia di Torino:
- colle delle Lance (scialp)
- Blegier (scialp)
- Giornalet (scialp)
VCO:
- Basodino (scialp) 
- traversata Veglia-Devero
- Mater & Margineta
alpeggi sopra Cannobio
Provincia di Cuneo:
- Chersogno (scialp)
- Oronaye (alpinismo)
- Colle della Lausa & anello Collalunga (scialp)
Colle Sagneres (scialp) 

Trentino Alto Adige:
- Presanella (alpinismo)
 

Veneto:
Provincia di Belluno:
- Pavione
Mont'Alt de Framont
Provincia di Verona:
- giro delle 5 cime
Monte Sparavero

 

PICCOLE SODDISFAZIONI

Anche se quello a cui tengo di più è la parte "alpinistica", qualcuno ha notato e apprezzato le mie ricette. Questo blog pertanto è segnalato su Petitchef.com

Ricette di cucina

 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963