la bradipessa

alla ricerca dei propri limiti, delle proprie potenzialità e di (un po') di autostima

 

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Nickname: sillylamb
Se copi, violi le regole della Community Sesso: F
Età: 45
Prov: MI
 

DEDICATO A S.

 

"Se saprai starmi vicino,
e potremo essere diversi,
se il sole illuminerà entrambi
senza che le nostre ombre si sovrappongano,
se riusciremo ad essere "noi" in mezzo al mondo
e insieme al mondo, piangere, ridere, vivere.

Se ogni giorno sarà scoprire quello che siamo
e non il ricordo di come eravamo,
se sapremo darci l'un l'altro
senza sapere chi sarà il primo e chi l'ultimo
se il tuo corpo canterà con il mio perché insieme è gioia...                                          


Allora sarà amore
e non sarà stato vano aspettarsi tanto."


Neruda

 

 

 

DEDICATO AL LEO, AL KIMBA E A DIVERIA

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Dio creò il Persiano perchè l'uomo potesse accarezzare il leone.

Dovremmo essere saggi la metà dei gatti. E anche belli la metà.

I gatti sono stati messi al mondo per contraddire il dogma secondo il quale tutte le cose sarebbero state create per servire l'uomo.

 

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Messaggi di Gennaio 2015

MINESTRA DI CEREALI E TOPINAMBUR

Post n°1598 pubblicato il 28 Gennaio 2015 da sillylamb
 

E' incredibile come fugga il tempo. Siamo già a fine gennaio, al lavoro abbiamo iniziato a pianificare le vacanze estive. L'altro giorno mi guardavo allo specchio e pensavo che questa volta il parrucchiere nn aveva fatto un buon lavoro, che avevo già bisogno di tornarci; poi ho fatto mente locale e l'ultima volta era settembre. C'è un modo per rallentare? NN che lo soffra particolarmente, nella mia testa io ho sempre 16 anni, ma forse anche questo essere sempre uguale a me stessa in una sorta di immobilismo mentre tutto intorno sfreccia e cambia alla velocità della luce nn è poi così sano. Anche se io ora sono felice: nn dovrebbe essere questo il nostro orizzonte?

Ingredienti (per 2 persone): 40g di riso integrale, 40g di farro, 40g di orzo, 100g di topinambur, 2 carciofi, 200g di filetti di sogliola, 1 cucchiaio di pangrattato, 1 cucchiaio di sesamo, 750ml di brodo, olio, sale
preparazione: Portate a ebollizione il brodo nella pentola a pressione, tuffateci i cereali, chiudetela e cuocete per 15 minuti dal fischio. Nel frattempo pulite e affettate finemente i topinambur e i carciofi. Uniteli alla minestra, richiudete la pentola e cuocete per altri 10 minuti. Tagliate i filetti di sogliola a striscioline, disponeteli in una teglia, regolate di sale e pepe e cuocete sotto il grill del forno per 5 minuti. Distribuite il pesce nelle fondine, versatevi sopra la zuppa e servite immediatamente.

 
 
 

WE OCCITANO DI FANGO E NEVE

Post n°1597 pubblicato il 26 Gennaio 2015 da sillylamb
 

Ormai l'abbinata MTB + scialpinismo è un classico per andare alla scoperta delle valli del cuneese. Questa volta ho tradito la val Maira per il vallone di S. Anna di Bellino, una traversa della val Varaita e devo dire che è stata una piacevolissima scoperta, complice una neve fantastica. Sabato, per spezzare il viaggio, ne abbiamo approfittato per fare un giro in MTB nelle Langhe. Ennesimo giro definito "medio" che io ho trovato facile. Vorrà dire che sarò mediamente allenata. Molto bello, sulle colline, tra vigneti e noccioleti.

I giorno, MTB ad Alba
Lunghezza: 33km, 500m di dislivello
Tipo di itinerario: Itinerario prevalentemente su sterrato (80%; carrarecce TC)
Periodo consigliato: L'itinerario è in genere percorribile tutto l'anno, sconsigliato nella stagione più calda e quando il terreno è particolarmente umido. Io l'ho fatto sabato 24-1-15: tantissimo fango che ci ha creato nn pochi problemi col cambio e a tratti rendeva la pedalata impossibile
Tempi di percorrenza: 3h
Descrizione: si parte dalla località S. Cassiano, alla periferia di Alba. Si imbocca la ciclabile per Grinzane Cavour per lasciarla quasi subito per v. strade Basse a destra. Si passa sotto la SS e si imbocca la ciclabile sterrata per Roddi. Giunti nei pressi di Roddi, prendere a destra verso Pollenzo. Si passa vicino al ristorante La Cascata e subito dopo si confluisce su una strada asfaltata da imboccare verso sinistra. Si sale così a Verduno. Prima di entrare in paese, in corrispondenze di una chiesetta, prendere a destra. La strada si fa presto sterrata e sale alla località Castagni. Ritrovato l'asfalto, lo imbocchiamo verso destra in direzione La Morra. Dopo 500m in corrispondenza di una casa gialla attraversiamo la strada e proseguiamo su sterrato raggiungendo una chiesetta nei pressi di un crocevia. Prendere a destra e sbucare su asfalto a breve distanza di La Morra. 
Per il ritorno, ripercorrere la strada fatta all'andata fino a Verduno. Ora attraversare il paese e prendere la sterrata che si mantiene sul crinale. Imboccare quindi un sentiero in ripida discesa segnalato a sinistra che ci condurrà su un'altra sterrata. Andando verso destra, in breve si raggiunge l'asfalto in località Toetto. Imboccarla in discesa, poi salire verso Roddi fino a notare un sentiero in discesa tra i noccioleti che ci condurrà a una sterrata pianeggiante tra gli stessi. Imboccarla a sinistra, poi scendere tra gli aberi fino a raggiungere la SP7. Andare a destra, poi in corrispindenza di una chiesetta a sinistra a riprendere la ciclabile fatta all'andata seguendo la quale si farà ritorno all'auto. 

Mangiare e dormire: abbiamo scelto il rifugio Melezè: sempre aperto, dispone di camere e camerette e offre servizio di alberghetto. Gestori molto gentili, standard di pulizia ottimi, cena nella media.

Domenica, polvere al colle Sagneres
In realtà dovevamo andare al colle di Vers, ma abbiamo sbagliato strada. Poco importa: colle doveva essere e colle è stato, 1000m dovevano essere ed è stato qualcosa di più. Neve davvero bellissima e vallone molto suggestivo. Da tornarci, per fare il colle giusto e magari raggiungere anche la Rocca Marchisa.
Regione: Piemonte, provincia di Cuneo
Località di partenza: A21 uscita Asti; raggiungere Bra, poi seguire per Savigliano e Costigliole Saluzzo da dove si imbocca la val Varaita. A Casteldelfino prendere a sinistra e percorrere la valle fino al rifugio Melezè dove d'inverno termina (1828m)
Meta: Colle Sagneres (2887m)
Dislivello: 1100m
Punti di appoggio: nessuno
Difficoltà: BS
Pericoli: prestare attenzione al pendio posto a destra bdella Rocca Vuorzè e al pendio terminale
Periodo consigliato: dicembre-maggio; io l'ho fatta domenica 25-1-2015: sci dall'auto, bella neve polverosa su tutto il percorso (tranne un breve tratto ventata nella parte centrale), itinerario parecchio affollato (anche se visto quello che ci avevano detto in rifugio, pensavo molto peggio...)
Tempo di percorrenza: 2h45 solo salita
Cartografia: IGC
Itinerario: dal rifugio Melezè si prosegue lungo la strada che in breve conduce alla borgata S. Anna. La si attraversa e, superato un ponte di legno, si pega a sinistra su stradina. La si segue alzandosi con alcuni tornanti e poi dirigendosi verso il fondo del vallone chiuso dalla bastionata rocciosa della Rocca Vuorzè. Poco prima di arrivarci, piegare a sinistra (palina segnaletica) e rimontare il canale alla sinistra delle rocce raggiungendo così il colletto Traversagn (2324m). Si affronta ora un lungo traverso il leggera ascesa in direzione SE. In corrispondenza di un pianoro, tralasciare la traccia che si stacca a destra verso la Rocca Marchisa e proseguire nella medesima direzione fino a confluire nel ripido canale Nord sottostante il passo. Risalirlo fino a raggiungere il colle.
Discesa lungo il percorso di salita. 

 

 
 
 

TAGLIOLINI AL MANDARINO

Post n°1596 pubblicato il 23 Gennaio 2015 da sillylamb
 

Questo deve essere il periodo delle spagnole. Dopo Laura Gallego Garcia, mi è capitato in mano "Le cose che sai di me" di Clara Sanchez. Anche questo un libro leggero, che si lascia leggere di un fiato, anche se la trama è abbastanza prevedibile. Quello che mi è piaciuto è come la protagonista sia spesso concentrata su se stessa, dimentica di chi le sta intorno che finisce per vivere una specie di vita riflessa. Mi sono resa conto che spesso è così anche per me. Poi ho trovato questa frase, che mi calza a pennello, visto come sono spesso impegnata a fare i conti con le mie paure e mi piace l'immagine di afferrare un pezzo di cielo: in fondo nn è quello che cerco sulla cima delle montagne?

"Devi abbassare la paura al minimo perchè la paura è cannibale, si alimenta dell'intelligenza, la divora e nn te ne rimarrà abbastanza per imparare ad esistere in tutta la tua pienezza. Quando hai paura, butta fuori quanta più aria puoi in un sacchetto di plastica, chiudilo forte e gettalo lontano. Poi alza una mano al cielo e prendine un pezzo, nn dimenticarti che è anche tuo."

ingredienti (per 2 persone): 160g di tagliolini, 1 mandarino nn trattato, 1 dl di panna, burro, sale, pepe, basilico
Preparazione: fate fondere il burro in un saltapasta. Grattugiate la scorza del mandarino e unitene metà, aggiungete la panna e fate cuocere qualche istante. Cuocete la pasta in acqua bollente salata, scolatela e  fatela saltare con sugo. Completate con la scorza restante, una spolverata di pepe e il basilico spezzettato. Servite subito.
Note: S è definitivamente tornato dalle "gite scolastiche" come le chiamano le mie amiche e quindi è finita anche la mia dieta, tanto più che nonostante tutti i miei sforzi il mio colesterolo resta alto.

 
 
 

L'ALTRA FACCIA DELLA SERRA: CASTELLO DI MASINO

Post n°1595 pubblicato il 19 Gennaio 2015 da sillylamb
 

Forse la neve è arrivata. Forse perchè finchè nn vedrò dei report decenti nn so quanto crederci, visto che è ancora viva nella mia mente la tortura del misero tentativo al Mont dell'Arp Vieille. E poi il bollettino valanghe svizzero dava pericolo 4, quindi temevo proprio di nn riuscire a fare più che stradina o risalire le piste e nn avevo voglia di nessuno delle 2. Invece, ancora gasata per il buon risultato della settimana scorsa, avevo ancora voglia di MTB. Pazienza se poi dovrò riprendere l'allenamento per lo scialp da 0. Si sceglie un altro percorso definito "medio" che io invece trovo molto facile e che quindi mi dà soddisfazione facendomi sentire molto brava (anche se forse il tizio incontrato nn la pensava proprio allo stesso modo: si è aggregato a noi, ma ci ha abbandonati alla fine della salita). 

Lunghezza: 33km con saliscendi per un totale di 500m di dislivello

Tipo di itinerario: prevalentemente sterrato (85%; carrarecce TC+)

Periodo consigliato: itinerario percorribile tutto l'anno; sconsigliato nella stagione più calda. Io l'ho fatto domenica 18-1-15

Tempi di percorrenza: 3h

Descrizione: qui

 
 
 

PESCE IN UMIDO CON POLENTA

Post n°1594 pubblicato il 16 Gennaio 2015 da sillylamb
 

Sono a dieta più o meno da quando avevo 13 anni perchè mia madre mi ha sempre detto che ero grassa (ecco, Lisa, nn è proprio tutta colpa nostra se ci vogliamo poco bene). Ovviamente col senno di poi ho scoperto che nn era vero. E' solo che probabilmente mi confrontava con mia sorella, più longilinea, mentre io ho sempre avuto le curve. Anche quando pesavo 44kg. Cmq  la cosa ha, come sempre, anche un risvolto positivo perchè ha fatto sì che alla fin fine sviluppassi un'alimentazione sana, anche perchè nn ho mai fatto diete davvero drastiche. Cmq comparando le varie diete in cui sono incappata, mi sento di dire di aver trovato una serie di punti comuni:
1) niente pane e pochissimi dolci, solo al mattino; ovviamente niente fuoripasto
2) pesare tutto, spt l'olio a cucchiaini (un trucco carino per ridurre l'olio senza ridurre il sapore è utilizzare del vino bianco per il soffritto)
3) mangiare la frutta lontano dai pasti (e questo è quello che in genere mi fa soffrire di più perchè nn ho l'abitudine di finire il pasto col dolce, ma nn mangiare la frutta mi sembra di fare un pasto monco)

E questa settimana, approfittando dell'assenza di S in viaggio come al solito per lavoro, ne ho approfittato per fare una cura detox (suona meglio rispetto a dieta, nn trovate?). Gli ingredienti sono cmq per 2 perchè avevo un'amica a cena che ha sentienziato: "La tua dieta è più appetitosa della mia alimentazione normale".

Ingredienti (per 2 persone): 100g di farina per polenta, 250g di filetti di pesce bianco (io ho usato la cernia), 200g di passata di pomodoro, prezzemolo, 1/2 cucchiaio d'olio, sale, pepe, 1 pezzetto di cipolla
Preparazione: preparate la polenta come da istruzioni (se la fate il giorno prima, potete stenderla su un piatto, tagliarla a quadrotti e abbrustolirla sull'apposita piastra). Fate appassire la cipolla nell'olio, unite il pesce e fate dorare. Aggiungete il pomodoro, regolate di sale e pepe e fate cuocere per 20 minuti. Profumate con il prezzemolo tritato e servite accompagnando con la polenta.

 
 
 

WE GARDESANO

Post n°1593 pubblicato il 15 Gennaio 2015 da sillylamb
 

Siccome nel 2014 nn abbiamo avuto l'estate, nel 2015 pare che nn avremo l'inverno. Così il we scorso abbiamo scartato lo scialp per mancanza di neve e lo sci da pista per il vento forte (avevo paura chiudessero gli impianti). Per fortuna la montagna offre un sacco di alternative e ancora una votla abbiamo fatto un we tornando alle origini: camminata sabato e MTB domenica in zona Lago di Garda.

SABATO, SUI SENTIERI DELLA GRANDE GUERRA SUL MONTE CREINO
Bisognava andare ad est perchè domenica S sarebbe partito per la Svezia da Orio e così abbiamo scelto una zona dove nn ero mai stata. Quote nn elevate, ma itinerario di alto valore storico spt per gli appassionati della I guerra mondiale. Per me, splendidi panorami. Peccato solo il rientro su asfalto, un po' noioso.
Regione: Trentino Alto Adige, provincia di Trento
Località di partenza: A22 uscita Rovereto Sud; seguire per Nago (225m)
Meta: monte Creino (1280m)

Dislivello: 1000m
Punti di appoggio: nessuno
Periodo:l'itinerario è percorribile tutto l'anno; sconsigliata nei periodi più caldi e dopo abbondanti nevicate. Io l'ho fatto sabato 10-1-15
tempo di percorrenza: 5h30 per l'intero giro
Tipo di percorso: itinerario ad anello su sentieri per lo più ben evidenti ma spesso in assenza di segnavia
Difficoltà: E+
Presenza di acqua lungo il percorso: no
Itinerario: parcheggiata l'auto nei pressi della falesia Belvedere, si imbocca la mulattiera che sale verso la stessa e il castagneto. Dopo poche centinaia di metri, una traccia si stacca sulla destra. I due percorsi sono equivalenti, si ricongiungono poco più avanti, ma quella di destra è più panoramica. Tornati sul percorso principale, in breve si raggiunge una selletta da dove, con breve deviazione verso sinistra si raggiungono i resti di una fuciliera (il percorso può trarre in inganno, attenzione a nn scendere). Tornati sui propri passi, si prosegue dritto raggiungendo il castagneto. Attraversarlo e sbucare su una sterrata che si segue verso destra raggiungendo la dorsale Tre Croci (450m). Trascurare la prima palina segnaletica e imboccare la mulattiera che sale alle spalle della seconda (sentiero 637 vecchio). I due percorsi si ricongiungono cmq più avanti. Si incontrano dei resti di fortificazioni e si confluisce su una sterrata in corrispondenza di un tornante. Pochi metri più avanti si imbocca il sentiero sulla destra che passa nei pressi delle fortificazioni di Prea Busa e continua a salire nel bosco fino a uno spiazzo. Qui imboccare una traccia sulla destra che sale fino a raggiungere la dorsale in corrispondenza di una palina bianca e rossa. Proseguire su sentiero nn molto evidente sulla sinistra segnalato con bolli giallo limone che va a confluire su una forestale. Imboccarla verso sinistra e dopo poco notiamo 2 setieri. Imboccare quello centrale. Dopo poco la traccia si fa esigua. Si attraversa un tratto tra alte conifere, poi si passa in una faggeta dove la traccia appare più avidente. Quando la vegetazione cambia di nuovo e il terreno si fa più sassoso, tagliare verso destra su terreno un po' esposto e scivoloso puntando alla sella successiva alla vetta del monte Brugnolo. Poco oltre si sbuca su dei prati coltivati nei pressi di un roccolo. Imboccare la traccia che sale alle spalle di questo e che conduce dapprima alla croce di vetta e poi alla cima vera e propria (2h30). 
Discesa: imboccare il sentiero F18 che scende tra i resti delle fortificazioni militari. Poco prima di raggiungere un punto panoramico con tavolino da pic-nic, imboccare un sentiero sulla destra che si seguirà fedelmente fino a sbucare sull'asfalto a quota 840m. Seguendo la stessa lungamente, si torna a Nago nei pressi di un hotel. Attraversare il paese verso destra per tornare al punto di partenza.

Mangiare e dormire: abbiamo scelto il B&B Peter Pan a Costa, sopra Gargnano. La camera era ampia, con un bel terrazzo affacciato sulle montagne circostanti, silenziosa, forse un po' fredda ma il piumino era bello caldo. Il B&B è annesso a una trattoria dove abbiamo consumato una buona cena con cucina tipica casalinga a prezzi più che onesti. Proprietari gentili e disponibili. Davvero un posto da tener in considerazione come punto di appoggio in zona.

DOMENICA: NAVAZZO-COSTA-BOCCA PAOLONE- VAL DROANELLO IN MTB
La prima uscita del 2015, dopo i 1172km fatti l'anno scorso. Davvero un bel giro, fatto senza soffrire minimamente la salita, con una discesa alla mia portata e anche un po' di neve. E così ho scoperto che forse forse vado meglio con la neve che senza.

Lunghezza: 30km, 800m di dislivello
Tipo di itinerario
: Itinerario su asfalto e sterrato (30%; carrarecce MC)
Periodo consigliato: L'itinerario è in genere percorribile da marzo a novembre. Io l'ho fatto domenica 11-1-15: un po' di neve in val Droanello, ma itinerario ciclabile senza difficoltà
Tempi di percorrenza:
3h30
Descrizione:
da Navazzo (268m) salire su asfalto verso Costa (745m). Si affronta una prima salita di 3,7km e poi un tratto con veloci saliscendi. Proseguire in salita verso Bocca Paolone (960m). Qui si notano sulla sinistra 3 strade sterrate. Ignorare le prime 2 (una chiusa da una sbarra e un altra dissestata in ripida discesa), ma imboccare la terza seguendo le indicazioni per Cadria. La strada affronta un primo tratto pianeggiante, per poi scendere con tornanti nel bosco. Ignorare una carrareccia sulla destra e raggiungere il fondovalle. Ora il percorso si fa più pianeggiante e costeggia il Rio Droanello fino a confluire sull'asfalto all'altezza del ponte più a monte del lago di Valvestino. Imboccare la SP verso sinistra e seguirla con qualche saliscendi fino al punto di partenza.

 
 
 

COPENAGHEN: BELLA, PICCOLA, FREDDA

Post n°1592 pubblicato il 13 Gennaio 2015 da sillylamb
 

Dopo una settimana in montagna, per l'Epifania avevamo pensato a una capitale e in lizza c'era Copenhagen, Amsterdam e Istambul. La scelta è caduta sulla prima perchè era quella coi voli più economici (dopo il capodanno per loro inizia la bassa stagione, per le poche ore di luce e i venti freddi), anche se quando S si è reso conto di quanto costessero gli hotel e i ristoranti nn so se abbia rimpianto la scelta. Quattro giorni forse sono un po' troppi: la città per me nn ha un particolare carattere, è piccola, si gira comodamente a piedi, ma è cmq dotata di mezzi pubblici efficienti. Il problema principale è che tutto chiude alle 17 e noi che avevamo l'hotel fuori dal centro, ci siamo trovati a fare i conti col freddo e col buio. Inoltre lunedì è un giorno sbagliatissimo: tutto chiuso, a parte rarissime eccezioni. Cmq è stata una bella vacanza, anche se sono tornata con una bella forma respiratoria: nonostante la temperatura nn fosse particolarmente rigida (tanto che nn erano ghiacciati nè i canali nè il laghetto di Tivoli), io sentivo l'aria davvero gelida. Quello che mi è piaciuto di più sono state le piccole sorprese: un mercatino di vinili usati vicino alla cattedrale, il tramonto a Roskilde, il collettivo di Christiania che la mia guida liquidava in 2 parole e che invece secondo me è un esperimento sociale molto interessante.

I GIORNO: I QUARTIERI A NORD EST
Il nostro primo impatto con la città è stato il cambio della guardia nei pressi di Rosenberg e la visita del castello omonimo. NN amo molto le residenze reali, ma la stanza degli specchi e quella del trono erano davvero sorprendenti. Passeggiando per i parchi, si arriva in breve al Kastellet, fortezza ben conservata di cui sono visitabili gli esterni. Poco distante ecco uno dei simboli della città, la statua della sirenetta. Tornando indietro lungo le banchine, si raggiunge Amalieborg dove si trovano gli altri palazzi reali (alcuni sono chiusi, c'è un mueso, ma nn lo abbiamo visitato) e la Marmorikirken. Proseguendo per le vie che si fanno via via più animate, si raggiunge il Museo dell'Ambra, il quartiere portuale di Nyhavn (oggi ricco di locali) e il centro commerciale du Nord, una specie di Rinascente dove si può tirare comodamente l'ora di cena.

Mangiare e dormire: Il nostro hotel era il Bella Sky: nn distante dall'aeroporto a cui è collegato da una comoda navetta, si trova in un grattacielo dal design accattivante. Camere spaziose, confortevoli, silenziose con una bella vista sulla città e a pochi minuti a piedi dalla metrò (noi abbiamo fatto la Copenhagen card che consente di girare sui mezzi pubblici e entrare gratuitamente nei principali musei per 72h; è un po' cara, ma permette cmq di risparmiare qualcosa). Abbondante la colazione che permette di risparmiare sul pranzo.
Per pranzo, siamo andati a provare gli smorrebrot, in pratica delle tartine tipiche danesi, da Aamans: il locale è piccolo e molto frequentato, conviene prenotare; gli smorrebrot sono buoni, curati e con ingredienti di alta qualità; ha anche alcune birre artigianali; nn particolarmente economico 
Per cena una nostra amica che aveva fatto l'erasmus a Copenhagen ci aveva consigliato Heerring, nel Nyhavn: pesce di buona qualità, anche se cucina con diverse contaminazioni (io ho preso la bouillabasse: molto buona ma di danese ha poco; S ha provato le aringhe, alcune con una salsa al wasabi, molto particolari); 50€ a testa 

II GIORNO, I QUARTIERI A SUD OVEST
La giornata è iniziata con la visita al quartiere latino, vecchia sede dell'università dalle strade acciottolate e silenziose. Siamo saliti sulla torre rotonda, dalla struttura elicoidale e dalla cui sommità si ammira un bel panorama sulla città Abbiamo visitato la vicina chiesa della Trinità, la cattedrale Von Frue Domkirke dagli interni luminosi, e la gotica Hellig Korks Kirke mentre era chiusa la chiesa del Redentore famosa per la guglia e le tombe in essa contenute (prestare cmq attenzione: se si visita questa zona di domenica, durante le messe la chiese nn sono visitabili!). Abbiamo passeggiato per lo Storget, curiosando nei negozi, e abbiamo visitato lo Slotholmen che rappresenta il primo nucleo di Copenhagen, oggi occupato da un altro palazzo reale (mi sarebbe piaciuto dare un'occhiata alle scuderie, ma erano chiuse per una manifestazione; carino il museo del teatro, mentre assolutamente da avitare la visita al vecchio birrificio: riconvertito in deposito, ospita una collezione di statue molto caotica e senza nulla di davvero interessante). Siamo passati nei pressi del municipio  e nelle prime ore del pomeriggio abbiamo visitato la Ny Carlsberg Glyptotek che contiene una discreta collezione di opere francesi, in particolare di Degas e di Gauguin; ha inoltre un bel giardino d'inverno dove riposarsi e prendere qualcosa al bar. Infine abbiamo concluso la giornata a Tivoli, un piccolo parco divertimenti proprio nel cuore della città che vanta numerosi ristoranti, alcune attrazioni storiche (una ruota panoramica e un rollercoster del 1914) e dove l'atmosfera cambia in continuazione: lanterne cinesi convivono con palazzi arabeggiatni e casette in stile alpino; se si pensa di fare più di una corsa sulle attrazioni, conviene comprare il braccialetto multicorse.

Mangiare: avendo fatto un'abbondante colazione in hotel, abbiamo solo fatto merenda con una cioccolata nel giardino d'inverno della Ny Carslberg Glyptotek. Per cena siamo andati, sempre su segnalazione della nostra amica, da Nytorv: ambiente informale (ricorda un pub), cibo abbondante e tipico, prezzi decisamente contenuti per la città.

III GIORNO, GITA FUORI PORTA
La mattina l'abbiamo trascorso visitando il quartiere di Christianshavn con le casette storiche che si affacciano sui canali, la chiesa del Redentore con un'altra delle torri simbolo della città (purtroppo chiusa nella stagione invernale) e il collettivo di Christiania. Abbiamo poi fatto un giro in barca per i canali che permette di vedere tutte le principali attrazioni della città (compresa l'Opera e il Diamante nero che ospita una biblioteca) da un punto di vista diverso.
Al pomeriggio, visto che tutti i muesei erano chiusi essendo lunedì, abbiamo preso il treno e raggiunto Roskilde. Il borgo ben si presta a una breve gita fuori porta. E' composto da 2 ampie strade pedonali su cui si affacciano caffè e negozi e una grande chiesa medievale su una collina. Da questa si scende con una piacevo camminata nel parco, al porto affacciato sul fiordo dove si trova un museo dedicato alle navi vichinghe che organizza anche gite sul fiordo con barche d'epoca.

Mangiare: anche questa volta abbiamo saltato il pranzo, gustando solo un hotdog preso in uno dei tanti baracchini dislocati per le vie della città. Per cena S mi ha portato da Kjopenhavn ed è stata la cena migliore con piatti particolari (delizioso il dessert con mousse di caramello e liquirizia), curati (favoloso il burro al tartufo da spalmare sui crostini) e un occhio anche alla tradizione (S. ha preso delle polpette tipiche danesi).

IV GIORNO, QUARTIERE NORD
La mattina è stata dedicata alla visita del birrificio Carlsberg e alla degustazione delle birre prodotte; molto bella la porta dell'Elefante. NN distante si trova un piccolo giardino botanico con un labirinto, dei laghetti e diverse specie esotiche. Qualche fermata di autobus ci ha poi portato nell'area dell'ex macello, oggi ricca di locali e negozi. Una breve passeggiata ed eccoci al National Museet dove abbiamo concluso la giornata prima di tornare in aeroporto. Il museo ospita una collezione etnografica dalla preistoria ai giorni nostri ed è impossibile visitarlo tutto: meglio scegliere la sezione che più ci interessa.

 
 
 

IL MIO CENONE DI S. SILVESTRO

Post n°1591 pubblicato il 09 Gennaio 2015 da sillylamb
 

Il 2014 si è aperto con la gastroenterite e si è chiuso con la gastroenterite. Dapprima mia, poi di S proprio il 31. Nel mezzo il 2014 nn è stato un anno di cacca. E' stato un anno un po' anonimo ma nel complesso nn così male. Come si dice, nessuna nuova, buona nuova. Spero che il 2015 sia simile, che mi regali tante emozioni e mi faccia crescere ma senza grandi scossoni. Decisamente, sto invecchiando. Inoltre ho praticamente tutto quello che desidero. NN ho nemmeno dei buoni propositi. Mi piacerebbe solo avere un po' più tempo per me, per iscrivermi in palestra a un corso di pilates e/o di stretching perchè mi sento sempre più rigida, ma so che sarà molto difficile, ma cmq farò del mio meglio.

Per quel che riguarda le vacanze, il 31 ci hanno raggiunto i miei. Dico sempre che l'intersezione deve essere uguale a zero, ma ogni tanto faccio qualche eccezione. Ovviamente mi sono occupata io del cenone con un po' di attenzione agli ingredienti considerati portafortuna e devo dire che come sempre è stato tutto apprezzato, anche se la menzione d'onore questa volta va alla pasta al salmone e melograno.
L'1 poi S. era ancora convalescente, ma la giornata era così bella che nn ho resistito e mi sono regalata 3 ore sulle piste sopra casa. In fondo, quando io sono malata voglio solo essere lasciata in pace e poi lui mi ha regalato gli sci nuovi per Natale: dovevo ben provarli, no? Gli sci sono una bomba e trovarmi su quelle piste che conosco benissimo ha operato una piccola magia: sono tornata ad avere 16 anni. Mi sono dimenticata del fetto che spesso mi sento vecchia come Matusalemme, ero di nuovo adolescente. Ed è stato bellissimo.

PATE' DI LENTICCHIE
Ingredienti (per 4 persone): 100g di lenticchie, 1 carota piccola, cumino, miele, olio
Preparazione: lessate le lenticchie in acqua bollente salata, scolatele nn troppo asciutte e riducetele in purea. Tagliate la carota a fiammifero, mettetela in un padellino e coprite a filo con l'acqua; unite 1 cucchiaino di zucchero e 1 cucchiaio d'olio e fate cuocere finchè l'acqua nn sarà evaporata, poi proseguite ancora qualche minuto fino ad ottenere una leggera glassatura. Unite le carote al purè di lenticchie, insaporite con sale, pepe e cumino e ponete il tutto in una teglia rivestita con carta da forno. Passate in forno a 180° per 20 minuti e servite a temperatura ambiente con crostini di pane.

PASTA AL SALMONE CON ARANCIA E MELOGRANO
ingredienti (per 4 persone): 350g di pasta corta, 2dl di panna, 250g di salmone affumicato, 1 arancia, 1 melograno, pepe, sale, burro, cannella, 1 cipollotto
Preparazione: fate appassire il cipollotto tritato nel burro, unite il salmone a striscioline, il succo di mezza arancia e quello di mezzo melograno, la scorza dell'arancia, la panna e la cannella. Fate restringere e usate per condire la pasta decorando con i chicchi di melograno rimasti.

COTECHINO ALLA VALDOSTANA
Ingredienti (per 4 persone): 1 cotechino da 600g, 1 confezione di spinaci surgelati, burro, fontina
Preparazione: Cuocete il cotechino secondo le istruzioni. Fate saltare gli spinaci nel burro e disponeteli in una teglia. Tagliate il cotechino a fette e disponetele sugli spinaci intervallandole con fettine di fontine. Passate in forno a gratinare.

PANETTONE ALLA MERINGA ITALIANA
ingredienti (per 4 persone): 3 albumi, 200ml di succo d'arancia, 1 bicchierino di liquore all'arancia, 200g di zuchero
Preparazione: montate gli albumi a neve fermissima per almeno 7 minuti. Nel frattempo portate a bollore il succo d'arancia con lo zucchero e proseguite la cottura fino ad ottenere uno sciroppo denso che verserete a filo negli albumi continuando a montare. Unite anche il liquore e usate la crema ottenuta per farcire il panettone.
Note: questa ricetta è stata scelta perchè avevo un sacco di albumi da smaltire. NN è cattiva, ma la classica crema al mascarpone è più buona. Inoltre con le dosi indicate ne è venuta tantissima e quindi ne è avanzata: l'abbiamo cotta al forno ottenendo delle meringhe.

 
 
 

RITORNO ALLE ORIGINI: CAPODANNO SULLE CIASPOLE

Post n°1590 pubblicato il 08 Gennaio 2015 da sillylamb
 

Il 25 mi sono svegliata con la gastroenterite. Fortunatamente anche questa volta è stata veloce e il 26 siamo cmq riusciti a partire per la montagna. Il 27 nevicava e così ci siamo regalati una giornata alle terme. Ormai sembra che le mie vacanze seguano un percorso prestabilito senza che ci sia bisogno di fare niente. La neve venuta sembrava molta (abbiamo dovuto letteralmente disseppellire l'auto dal parcheggio alla fine della giornata!), ma in realtà nn è stata sufficiente. Abbiamo tentato una gita con gli sci in Valgrisenche al Mont dell'Arp Vieille, ma ci siamo dovuti fermare a metà perchè abbiamo sentito rumori di assestamento del manto nevoso e il pendio soprastante nn ci sembrava sicuro; la discesa è stata un disastro, tra neve pesantissima e sassi è risultata una delle peggiori sciate che ricordi. Pertanto nn la posterò. E' andata molto meglio con le ciaspole. Ho portato S. in due posti che conosco bene e amo molto e una delle due volte lui ha voluto estendere il giro, raggiungendo un gruppo di baite che nn conoscevo da dove abbiamo osservato un bellissimo tramonto. 

Tirecorne
Regione:
Valle d'Aosta, Valdigne
Località di partenza: A5 uscita Courmayeur; salire verso Plan Gorret e proseguire fino all'Hermitage (1470m)
Meta: alpeggi di Tirecorne (1951m)
Dislivello: 500m
Punti di appoggio: nessuno
Difficoltà: E
Pericoli: nessuno
Periodo consigliato: l'itinerario è percorribile dal dicembre a aprile; io l'ho fatta domenica 28-12-2014: neve appena sufficiente
Tempo di percorrenza: 2h30 per l'intero giro
Cartografia: Kompass
Tipo di itinerario: ad anello
Itinerario: dal parcheggio dell'Hermitage inoltrarsi nel bosco seguendo le indicazioni per La Suche. Al primo bivio tenere la sinistra e proseguire lungo il sentiero estivo nn sempre evidente. Ignorare un bivio sulla destra e raggiungere gli alpeggi La Suche (1816m). Lasciando le baite sulle sinistra si compie un leggero traverso ascendente fino a una palina segnaletica. Seguire le indicazioni per Tirecorne, sempre in lieve salita, seguendo il sentiero estivo abbastanza evidente. Raggiunte le baite, scendere per prati fino a raggiungere dei ruderi e due ricoveri per animali. Piegare a destra e scendere con un lungo diagonale nel bosco, fino a reimmettersi nella traccia di salita in corrispondenza del secondo bivio. Da qui all'auto per il percorso dell'andata.


Lago d'Arpy
Regione:
Valle d'Aosta, Valdigne
Località di partenza: A5 uscita Morgex. Seguire la SS26 fino a Pre St Didier, quindi prendere a sinistra per La Thuile da dove si sale al colle S. Carlo (1970m)
Meta: Lago d'Arpy (2066m)
Dislivello: trascurabile
Punti di appoggio: nessuno
Difficoltà: T
Pericoli: il traverso all'uscita del bosco necessita di neve assestata
Periodo consigliato: l'itinerario è percorribile dalla dicembre a aprile; io l'ho fatta mercoledì 31-12-2014
tipo di itinerario: A/R per la stessa via
Tempo di percorrenza: 1h solo andata
Cartografia: Kompass
Itinerario: parcheggiata l'auto di fronte all'hotel Genzianella, ci si inoltre nel bosco seguendo l'ampio tracciato estivo. Questo avanza nel bosco con alcuni lievi saliscendi per poi uscirne ed affrontare un breve traverso. Un ultima breve rampa conduce alla conca che ospita il lago.
Ritorno per la medesima strada.

 
 
 

LA MIA CENA DELLA VIGILIA

Post n°1589 pubblicato il 02 Gennaio 2015 da sillylamb
 

Mi hanno fatto tornare per lavorare oggi! Ma domani partirò per Copenhagen e così ne approfitto per iniziare a raccontarvi qualcosina.

Il 24 come sempre cena da me con la mia famiglia: sono l'unica che ama e sa cucinare. In realtà si è trattato di una cena semplice: sempre più raramente il Natale per me significa cibo in abbondanza. Mangiamo tutti 3 volte al giorno e siamo sempre in lotta con la bilancia e il sovrappeso (almeno io!); inoltre io detesto gli avanzi e quindi è solo una scusa per ritrovarsi tutti insieme, scartare i regali (quest'anno i miei erano tantissimi!) e raccontarsi un po'. Quest'anno eravamo anche troppo stanchi per andare alla messa di mezzanotte, ma la cena è risultata elegante e graditissima.

PASTA PASTICCIATA ALLA CEMA DI CARCIOFI
ingredienti (per 5 prersone): 6 carciofi, 400g di pasta corta, 200g di ricotta, 2 cucchiai di capperi sotto sale, 2 filetti di acciuga, olio, sale, pepe, 6 cucchiai di parmigiano grattugiato, pangrattato
Preparazione: pulite i carciofi, tagliateli a fettine sottili e fateli cuocere con un po' d'olio finchè nn saranno quasi sfatti. Frullateli con la ricotta, i capperi dissalati, le acciughe e 4 cucchiai di parmigiano. usate la crema per condire la pasta precedentemente cotta in acqua bollente salata tenendola molto al dente. Distribuire il tutto in una pirofila da forno unta d'olio, cospargere la superficie con il pangrattato mescolato al parmigiano grattugiato rimasto, condire con un filo d'olio e infornare a 180° per 20 minuti.

TONNO AL VAPORE CON SALSA AL LIMONE
Ingredienti (per 5 persone): 800g di tonno in trancetti, 2 tuorli, 20g di senape, 2 limoni con le foglie, 70g di burro, 4 cucchiai di pepe in grani
Preparazione: Per la salsa: lavorate i tuorli con la senape e il succo e la scorza grattugiata di un limone, poi cuoceteli a bagnomaria finchè nn inizieranno ad addensarsi. Lavorando con le fruste, incorporate il burro fuso tiepido.
Per il pesce: pestate il pepe in un mortaio e usatelo per "impanare" i trancetti di tonno. Disponeteli nel cestello per la cottura a vapore rivestito con le foglie dei limoni. Aromatizzate l'acqua per la cottura con la scorza dell'altro limone e calcolate un minuto per ogni cm di spessore del pesce che in questo modo cuocerà esternamente rimanendo rosato all'interno.

TIRAMISU' DI PANDORO
Quest'anno ho cambiato: niente panettone, ma il pandoro in una veste rivisitata e golosa
Ingredienti (per 5 persone): pandoro a fette, 200g di mascarpone, 1 bicchiere di caffè forte, 2 uova, 80g di cioccolato fondente, 2 cucchiai di zucchero, 2 cucchiai di rum
Preparazione: lavorate i tuorli con lo zucchero e montate gli albumi a neve ferma. Unite il mascarpone ai tuorli mescolando fino ad ottenere una crema, unite il rum e gli albumi, mescolando delicatamente perchè nn si smontino. Tagliate il pandoro a fette e fate un primo strato, bagnate con metà caffè e coprite con metà crema; fate un secondo strato nello stesso ordine. Spolverizzate con il cioccolato grattugiato e decorate con stelline di pandoro ottenute con un tagliabiscotti.

 
 
 
 
 

INFO


Un blog di: sillylamb
Data di creazione: 26/01/2006
 

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Le montagne sono le preghiere di Dio

 

LE MIE MONTAGNE IN LOMBARDIA (2008-2013)

Provincia di Lecco:
- Grignone per la cresta di Piancaformia (alpinismo invernale)
Giro delle Grigne
- Zucco Sileggio

Provincia di Sondrio:
Pizzo Olano (scialp)
Salmurano (scialp)
- lago del Truzzo
- Surettahorn (scialp)
Bernina (alpinismo)
- bivacco Colombo, Palon de la Mare, monte Vioz (alpinismo)
Disgrazia (alpinismo)
- Gran Zebrù (alpinismo)
- Forcellino (scialp)
- Passo Porcile (scialp)
- il bivacco Ca' Bianca (scialp)
- Da Isola a Frondaglio (ciaspole)
- il lago di Colina (MTB)
-  il Cevedale (alpinismo)

Provincia di Bergamo:
- Bronzone
- Sasna (scialp)
- Mte Misma
Traversata delle creste della Presolana (alpinismo)
- Araralta e baciamorti (ciaspole)
- Pizzo Arera

Provincia di Brescia:
- Adamello (scialp)
- Monte Carone
- Guglielmo (ciaspole)

Provincia di Varese:
- Mte Settetermini (MTB)

 

LE MIE MONTAGNE IN LOMBARDIA, 3

Provincia di Sondrio:
- Punta dgli spiriti (scialp)
Gole Cardinello e lago d'Emet
- Tambò (scialp)
- Cima pesciola (scialp)
- Meriggio (scialp)
- Alpe Bondeno (ciaspole)
- Tresero (scialp)
- Cassandra (scialp)
- Ferrè (alpinismo)
- Scalino (scialp)
- Dosdè (scialp) 

Provincia di Como:
- Bregagno (scialp)
- Cima Pianchette (ciaspole)
- Berlinghera 

Provincia di Bergamo:
- Pizzo delle Segade (ciaspole)
- anello dei Campelli
- Vodala by night (scialp)
- Pizzo del Becco 

Provincia di Lecco:
- San Primo (scialp)
- Legnone da Colico
- Resegone (ciaspole)
- Moregallo (per il canalone Belasa)
- Grignone in invernale 

Provincia di Brescia:
- Frerone (scialp)
- Monte Creino 

Provincia di Varese:
-
 Pizzoni Laveno & Mte Nudo
Piambello (MTB) 

 

LE MIE MONTAGNE IN VALLE D'AOSTA(2008-2009-2010)

LE MIE MONTAGNE IN VALLE D'AOSTA (2011 E SEGG)

- Saron (scialp)
- Oilletta (scialp)
- Col Chavacourt (scialp)
Cima di Creya
- Gran Tournalin
- Roccia nera e Gemello del Breithorn (alpinismo)
- Dome de Gouter (alpinismo)
- Mont Avic
- 2 itinerari con le ciaspole in valdigne: alpeggi Tirecorne e lago d'Arpy
- Spalla W Becca Trecare (scialp)
- Tour Ronde (alpinismo)
- Breithorn Centrale (scialp)
Roisetta (scialp)
- Bieteron (scialp)
- Zumstein (scialp)
- Cleve de Moula
- Gran Cima (scialp)
- Tsaplana
(ciaspole)
- Gran Pays (scialp)
- Croce di fana (ciaspole)
- intorno all becca di Viou
-  da Bard a Machaby
- 2 itinerari in MTB: lago Miserin e Pointe de Chaligne
-  colle Champillon (scialp)
- S. Ambrogio 2011: a piedi sulle mulattiere di Quart, scialp al colle della Croce, ciaspolata notturna all'alpe Arp Vieille
- lago di Zuckie
(ante)cima d'Entrelor (scialp)
- lago Cignana (MTB)
- Bivacco Gervasutti
- Nei valloni di Leviona e Pesson 

 

LE MIE MONTAGNE ALTROVE (2006-07)

PIEMONTE:
Verbano-Cusio-Ossola:
- il rifugio Maria Luisa e il Grieshorn (ciaspole)
- Massa del Turlo
- l'anello di Pogallo
- Pizzo Diei e Monte Cistella
- Corona dei Troggi (ciaspole)
- Monte Massone
- Monte Cazzola (ciaspole)
Provincia di Biella:
- Monte Bo
Provincia di Torino:
-
Colma di Mombarone
Provincia di Alessandria:
- Monti Ebro e Chiappo (ciaspole)
- Monte Tobbio

LIGURIA:
Provincia di Savona:
- L'anello del Beigua
- L'anello del Monte Sordo
- L'anello di Finale
- Da Varigotti a Noli
Provincia di Genova:
punta Martin
il sentiero del Brugneto
- sui sentieri dell'ardesia: Monte Zatta e il Monte S. Giacomo
- Monti Reixa e Argentea

TOSCANA
- nelle foreste casentinesi: le cascate dell'acqua Cheta e il Monte Falterona

ESTERO
Francia:
- il mio Verdon: l'Imbut, il Breis e il Martel
- Cret de la Neige
- Le lac Blanc
Svizzera:
- Val di Campo: il rifugio Val Viola e la forcola di Cardan (ciaspole)
- Poncione d'Alnasca
- Traversata S. Carlo - Foroglio per la bocchetta della Crosa
- Il lago di Cama
- Monte Bar (ciaspole)
- La capanna Cremorasco e il Pizzo Corgella

 

LE MIE MONTAGNE ALTROVE (2008-09)

Piemonte
Provincia di Torino:
-
3 itinerari con le ciaspole dal rifugio Selleries: il lago Laus, il colle del Sabbione, il monte Orsiera
- il Rocciamelone
- il sentiero delle anime
- Punta Mariasco
Verbano-Cusio-Ossola:
- Alpe Veglia e dintorni
- Monte Togano

Emilia Romagna
Provincia di Piacenza:
- Monti Bue, Maggiorasca e Nero (ciaspole)
- Monte Alfeo
Provincia di Parma:
- traversata del parco dei 100 laghi
- Monte Orsaro

Liguria:
-
Manico del Lume (GE) e giro della Palmaria (SP)

Trentino Alto Adige:
Provincia di Bolzano:
- l'Ortles (alpinismo)

Toscana:
Provincia di Massa-Carrara:
- 2 ferrate nelle Apuane: il Monte Forato e il Pizzo Uccello

Estero:
Svizzera:
- capanna Gesero e Monte Marmontana
- Chuebodenhorn
- val Vergeletto, quota 2108
- Magehorn (scialpinismo)
- Piz Grevasalvas (scialpinismo)
- Capanna Poncione di Braga (ciaspole)
- Piz cadreigh (scialpinismo)
- Monte Fumadiga
- Pizzo Claro
- l'Adula (alpinismo)
Francia:
-
Fort de la Croix de Bretagne
- Mont Buet

 

LE MIE MONTAGNE ALTROVE, 3 (2009-2010-2011)

Estero:
Svizzera:
- Poncione di Valpiana (scialp)
- Cima dell'Uomo
- Nella valle dei Cani
Piz lagrev (scialp)
- Breithorn (scialp)
Piz Scalotta (scialp)
- Piz Uccello (scialp)
- Foisc (scialp)
- Piz Rondadura (scialp)
Marocco:
-
scialp sull'Atlante: Toubkal, Ras, Timesguida, colle quota 3850m nei pressi dell'Akioud
USA (California):
- Alta Peak
- Sierra Nevada Summit Lake
- Yosemite North Rim
- Sta Cruz Island

Trentino Alto Adige:
- Rifugio Trivena e Passo delle marmotte (ciaspole)
- Alpe di Villandro (ciaspole)
- valle del Ciamin
(ciaspole)
- ciaspole e torggelen: Cornetto e da Soprabolzano a Collalbo

Piemonte:
Provincia di Torino:
- Dormillouse (scialp)
- Testa di Money (alpinismo)
- Rifugio Mautino e Monte Corbiun (ciaspole)
- scialp e ciaspole in Valle Stretta: Colle di valle Stretta, col des Muandes, lago Verde, vallone di Rochemolles
Verbano-Cusio-Ossola
- Arbola
(scialp)
- Cima Valrossa (scialp)
- Mte Capio
Provincia di Vercelli:
- Monte Bo valsesiano (scialp)

 

LE MIE MONTAGNE ALTROVE, 4

Piemonte:
Provincia di Cuneo:
- Monviso (alpinismo)
- sentiero Frassati in Val Maira
- cima delle Rossette (scialp)
- Cima genova per la cresta Sigismondi (alpinismo)
Provincia di Torino:
- rifugio Jervis e Punta barant (ciaspole)
- Cima del bosco (scialp)
- Cima delle Liste (scialp)
Punta delle vallette (scialp)
Provincia di Novara:
- Mte Fenera (MTB)
VCO:
-
Corno orientale nefelgiù (scialp)
- Monte Faiè
- cima Jazzi (alpinismo)
Provincia di Biella:
- cresta dei carisey (alpinismo)

Emilia Romagna:
Provincia di Reggio Emilia:
- Monte Cusna

Trentino Alto Adige:
- rifugio Lancia e Col santo (ciaspole)
- Tra i masi della val Sarentino

Estero:
Svizzera:
-
Mte Gambarogno
- lago di Canee
- Palù (scialp)
- Bishorn (scialp)
- Punta di Stou (scialp)
- Piz Surgonda (scialp)
- Capanna campo tencia e lago Morghirolo (ciaspole)
Austria:
- Feldalphorn (ciaspole)
Francia:
- Dom de la Neige des Ecrins (alpinismmo)

 

LE MIE MONTAGNE ALTROVE, 5

Piemonte:
Provincia di Torino:
- Punta d'Almiane (scialp)
- Cavalcurt
- Forte di Foens (MTB)
- Roc Peirous (scialp)
- colle della battaglia (scialp)
- prato in fiera (scialp)
- Monte Lion (scialp)
Provincia di Cuneo:
-
Colle Ciaslaràs (scialp)
- Piovosa (scialp)
Provincia di Vercelli:
-
colle della piana (scialp)
- colle Piccolo Altare (scialp)
VCO:
- Corbernas (scialp)
giro dei 5 passi

Trentino Alto Adige:
Provincia di Bolzano:
- anello Brugger Schupfer (ciaspole)
- Laite Va Spiz (scialp)

Estero:
Norvegia:
- scialp alle Lofoten: Fagerfjellet e Stormheimfjellet
Svizzera:
- Septimerpass (MTB)
- Nadelhorn (alpinismo)
- Stotzigen fisten (scialp)
- Tallihorn (scialp)
- Chilchalphorn (scialp)
- Pigna d'Arolla (scialp)
- Strahlorn e Allainhorn (scialp)
- Generoso
Francia:
-
refuge de Gouter
Argentina:
- Cerro des los Cristales

 

LE MIE MONTAGNE ALTROVE, 6

Estero:
Svizzera:
- Chili Bielenhorn (scialp)
- Lucendro (scialp)
- Alphubel (scialp)
Piz d'Emmat Dadaint (scialp)
- Straffelgrat (scialp)
- Einshorn (scialp)
- Weissmies (alpinismo)
- Allainhorn, cresta Est (alpinismo)
- Piz Arpiglia (scialp)
- Piz Mezdì (scialp)
- Boshorn (scialp) 

Piemonte:
Provincia di Torino:
- colle delle Lance (scialp)
- Blegier (scialp)
- Giornalet (scialp)
VCO:
- Basodino (scialp) 
- traversata Veglia-Devero
- Mater & Margineta
alpeggi sopra Cannobio
Provincia di Cuneo:
- Chersogno (scialp)
- Oronaye (alpinismo)
- Colle della Lausa & anello Collalunga (scialp)
Colle Sagneres (scialp) 

Trentino Alto Adige:
- Presanella (alpinismo)
 

Veneto:
Provincia di Belluno:
- Pavione
Mont'Alt de Framont
Provincia di Verona:
- giro delle 5 cime
Monte Sparavero

 

PICCOLE SODDISFAZIONI

Anche se quello a cui tengo di più è la parte "alpinistica", qualcuno ha notato e apprezzato le mie ricette. Questo blog pertanto è segnalato su Petitchef.com

Ricette di cucina

 
 

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