la bradipessa

alla ricerca dei propri limiti, delle proprie potenzialità e di (un po') di autostima

 

CONTATTA L'AUTORE

Nickname: sillylamb
Se copi, violi le regole della Community Sesso: F
Età: 45
Prov: MI
 

DEDICATO A S.

 

"Se saprai starmi vicino,
e potremo essere diversi,
se il sole illuminerà entrambi
senza che le nostre ombre si sovrappongano,
se riusciremo ad essere "noi" in mezzo al mondo
e insieme al mondo, piangere, ridere, vivere.

Se ogni giorno sarà scoprire quello che siamo
e non il ricordo di come eravamo,
se sapremo darci l'un l'altro
senza sapere chi sarà il primo e chi l'ultimo
se il tuo corpo canterà con il mio perché insieme è gioia...                                          


Allora sarà amore
e non sarà stato vano aspettarsi tanto."


Neruda

 

 

 

DEDICATO AL LEO, AL KIMBA E A DIVERIA

immagine

Dio creò il Persiano perchè l'uomo potesse accarezzare il leone.

Dovremmo essere saggi la metà dei gatti. E anche belli la metà.

I gatti sono stati messi al mondo per contraddire il dogma secondo il quale tutte le cose sarebbero state create per servire l'uomo.

 

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Febbraio 2015 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
            1
2 3 4 5 6 7 8
9 10 11 12 13 14 15
16 17 18 19 20 21 22
23 24 25 26 27 28  
 
 

CERCA IN QUESTO BLOG

  Trova
 

AREA PERSONALE

 

TAG

 
Citazioni nei Blog Amici: 92
 

ULTIME VISITE AL BLOG

orlandopelusoMountainguide33Bru7777lou_beyondmaociseidesmon1960fritz63francesca_mancoserghey1955ctrboariovvirginia.cerettacostel93fm_righini.56BORGdgl0vittorio.poi
 

QUANTI SIAMO?

tracker
 
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 

Messaggi di Febbraio 2015

SPAGHETTI DI FARRO AL PESTO DI CAVOLO NERO

Post n°1606 pubblicato il 28 Febbraio 2015 da sillylamb
 

L'altra sera ho finito tardissimo al lavoro, così ho chiamato S e gli ho detto: "Sul tavolo c'è una ricetta che si chiama 'spaghetti di farro con pesto di cavolo nero'. Inizia a prepararla così appena rrivo mangiamo". Il cardiologo (veterinario!) che era presente (ed era il colpevole del mio ritardo) ha commentato: "Certo che tuo marito è proprio bravo. Quando mia moglie mi dice di provvedere alla cena, io passo in rosticceria." Mi ha fatto davvero sorridere e... La pasta era buonissima.

Ingredienti (per 2 persone): 170g di spaghetti di farro, 170g di cavolo nero, 1 cucchiaio di noci tritate, 1 cucchiaio di parmigiano grattugiato, 2 cucchiai d'olio, sale, 1 cucchiaino di scorza di limone grattugiata, ricotta dura a scaglie, aglio
preparazione: Lessate il cavolo nero per 10 minuti; scolatelo tenendo da parte l'acqua di cottura e fatelo saltare in pdella di modo da asciugarlo con 1 cucchiaio d'olio e aglio. Frullatelo con l'olio rimasto, le noci, la scorza di limone e il parmigiano e qualche cucchiaio dell'acqua di cottura fino ad ottenere un composto cremoso; regolate di sale. Nella stessa acqua del cavolo, lassate gli spaghetti. Scolateli nn troppo asciutti e conditeli col pesto preparato. Completate con la ricotta a scaglie e servite subito.

E con questo post vi comunico che sono ufficialmente tornata. Ho avuto il solito periodo di stanchezza per questo blog che ormai ha più di 9 anni, ma la verità è che quando nn scrivo mi manca e così...

 
 
 

FEIJOLADA

Post n°1605 pubblicato il 25 Febbraio 2015 da sillylamb
 

Ci sono tanti tipi di viaggi. Ci sono quelli fatti e quelli sognati. Ci sono i viaggi splendidi e quelli più deludenti. E poi ci sono quelli che si caricano di aspettative o di altri significati. Il viaggio in Nepal per me era così. Dicevo: "Dopo il Nepal farò un figlio". Leggevo, immaginavo, ma nn passavo all'azione. NN compravo i biglietti e tutte le combinazioni studiate alla fine nn mi convincevano. Poi ad S. ha ricominciato a far male la caviglia e l'idea di camminare 2 settimane con uno zaino pesante nn mi sebrava una grande idea. Perchè noi nn vogliamo i portatori, noi andiamo in stile alpino. Lo so, è una scelta discutibile, ma nn c'entra con quello che volevo raccontare. Dicevo, ad S. ha ricominciato a far male la caviglia. Nepal archiviato, dunque. NN sono stata poi così dispiaciuta. La verità, credo, è che di fare un figlio nn ne ho nessuna voglia, ma quando dico una cosa poi sono una di parola. E allora? Allora se S. nn può camminare, di sicuro può remare: per quello le caviglie nn servono. E così ora sono felicemente in possesso di 2 biglietti per New York e di un libro arrivato direttamente dagli USA sulla Northern Forest in canoa. La maternità può attendere. Per il resto, work in progress.

Visto che siamo in tema di viaggi, vi lascio una ricetta esotica. E' di origine brasiliana, prfumata e un po' impegnativa.

Ingredienti (per 2 persone): 150g fagioli neri secchi, 300g costine maiale, 100g salsiccia, 1/2 peperone, 1 cipolla, 2 cucchiai di erbe miste tritate (basilico, prezzemolo, erba cipollina, menta), cumino, brodo, olio
Preparazione: Cuocete i fagioli in acqua bollente salando solo alla fine. Tritate la cipolla e fatela appassire nell'olio nella pentola a pressione. Unite il peperone a dadini piccoli, la salsiccia sbriciolata e le costine. Quando la carne sarà colorita, aggiungete i fagioli scolati e il cumino. Bagnate con un mestolo di brodo e calcolate 20 minuti dal fischio. Servite accompagnando con riso bollito.

 
 
 

MALEDETTA TOUR DE PONTON!

Post n°1604 pubblicato il 23 Febbraio 2015 da sillylamb
 

Questa volta il meteo era molto chiaro. Dopo una settimana di tempo bellissimo avremmo avuto un sabato pessimo (ma tanto io lavoravo...) e una domenica con miglioramenti a partire da Nord Ovest. Pertanto si va in VdA rispolverando un mio vecchio pallino: la Tour di Ponton. Gita poco frequentata anche perchè sciisticamente nn è un granchè e per lo sviluppo immenso, ma sempre sicura (la valanga caduta sabato sul versante svizzero del Passo del Gran S. Bernardo docet...). Partiamo cha a Milano è buio e diluvia, ma siamo ottimisti. Arriviamo alla stazione a monte della cabinovia di Laris in mezzo alle nuvole e inizio ad essere un po' meno ottimista. Sento un tizio che dice: "In cima c'è già il sole!" Sinceramente nn ci credo, ma ormai siamo lì. Prendiamo la seggiova e... sorpresa! Poco prima di arrivare a Cimetta Rossa usciamo davvero dalle nuvole: il cielo è azzurro, la neve scintillante e tutto lascia pensare che sarà una grande giornata. Superiamo le transenne che delimitano la pista sotto lo sguardo accusatore degli altri sciatori e iniziamo a scendere lungo il pendio immacolato. Nella notte sono caduti 30cm di neve farinosa che in realtà sembrano molti di più: la neve arriva fin'oltre le ginocchia e anche lungo la linea di massima pendenza nn si riesce a prendere velocità. Poco prima di Dondena mettiamo le pelli e lasciamo la traccia delle tutine che sale da dove siamo appena scesi. Ci inoltriamo nel vallone e ben presto capiamo che alla Tour de Ponton nn arriveremo mai. La neve è tutta da battere, noi siamo in 5 di cui forti 2 (tra cui S che però ha il solito problema alla caviglia). Ci proviamo. Io, O e D in 3 facciamo quello che S e l'altro fanno in uno. Io davvero nn riesco a fare più di 80 passi e il vallone appare lunghissimo. Avanziamo lentamente, fino a quel paletto, poi fino a quel traliccio. I metri di dislivello aumentano troppo lentamente. Arrivati al ponte sul torrente Miserin gettiamo la spugna. Ormai sono le 13.30. Saliamo a sinistra con la speranza che il pendio sottostante il rifugio ci regali almeno qualche curva. Al rifugio togliamo le pelli e mangiamo qualcosa prima di iniziare a scendere. Ormai la neve si è appesantita, fuori dalla traccia proprio nn si riesce a sciare. Torniamo sui nostri passi nella solitudine più assoluta. Io mi sento stremata nonostante abbiamo fatto solo 600m di dislivello, mi sembra quest'anno proprio di nn riuscire ad entrare in forma. Inoltre inizia anche a farmi male uno scarpone. Un pezzo di stradina, poi un po' di crosta e prendiamo a sbafo uno skilift che ci riporta a Laris. Gli altri scendono in pista, io prendo la cabinovia, ma stranamente nn mi sento sconfitta. Siamo andati dove nessunaltro ha osato, la compagnia era ottima, ho fatto del mio meglio e ho tanti progetti per il futuro.

 
 
 

IMAGINE THERE'S NO HEAVEN...

Post n°1603 pubblicato il 19 Febbraio 2015 da sillylamb
 

NN ho l'abitudine di guardare la TV alla sera. E' raro che ci siano programmi che mi interessino, nn ho una gran passione per i film e preferisco impegnare il mio tempo in altro modo, con un libro oppure ai fornelli. A volte poi sono così stanca che vado a letto prestissimo e dormo una quantità spropositata di ore. Cmq a volte capita. Un paio di settimane fa per esempio mi è capitato di vedere un film sull'olocausto. Mi pare si chiamasse "Defiance - i giorni del coraggio". In realtà nn è proprio il mio genere di film, a scuola mi hanno fatto una testa tanta che ora ne ho il rigetto. Cmq quello che mi ha colpito è come gli uomini possano arrivare a certe bassezze, da una parte e dall'altra. Voglio dire, la vita è una, è breve e sarebbe meravigliosa. Perchè sprecarla a farsi la guerra, ad ammazzarsi, a infliggere sofferenze ai nostri simili? (In realtà anche al nostro pianeta in generale, ma credo che questo sia un concetto troppo avanzato...) NN sarebbe più utile impiegarla per fare qualcosa di bello se nn proprio di utile? E la cosa più assurda è che nn impariamo niente. Siamo nel 2015 ed è possibile che ci siano ancora individui che bruciano i libri e le persone come nel medioevo? Che ammazzano in nome di un Dio piuttosto che un altro? E a volte lo fanno così vicino da scuotere anche le nostre coscienze addormentate, così come è successo a Parigi poco tempo fa. A Parigi, nel cuore della Francia illuminista, nn in qualche paese che a mala pena sappiamo indicare su un mappamondo. Io nn mi intendo di politica, le uniche parole che mi vengono in mente sono quelle di John Lennon: "Imagine there’s no heaven. It’s easy if you try. No hell below us, Above us only sky" e nonostante siano passati oltre 30 anni da questo testo, mi stupisce la sua attualità e il fatto che sia ancora un'utopia. Vorrei nn lo restasse per sempre, ma credo che la strada sarà ancora lunga.

(Visto che oggi sono così seria, niente ricetta: mi sembrerebbe davvero fuori luogo...)

 
 
 

RISOTTO CON ANATRA E MELOGRANO

Post n°1602 pubblicato il 17 Febbraio 2015 da sillylamb
 

Murakami nn tradisce. L'ultimo letto è stato "After Dark" e mi è davvero piaciuto molto. Come sempre, sono molti i punti che restano oscuri, ma è una cosa che mi è parsa naturale dato l'unicuum temporale in cui si svolge la vicenda. Inoltre l'autore sembra disseminare molti piccoli segnali positivi lungo tutto il libro che fanno immaginare che tutte le vicende si concluderanno bene. Infine mi sono piaciute molto le descrizione del rapporto tra Mari ed Eri che mi ha ricordato quello che ho io con mia sorella.

"NN fa nulla. E' un nome così comune... qualche volta avrei voglia di dimenticarlo anch'io. Purtroppo però nn è che uno se lo possa dimenticare facilmente, il proprio nome. Quello degli altri invece lo si scorda subito, anche quando nn si dovrebbe"

Ingredienti (per 2 persone): 100g di riso, 1/2 petto d'anatra, 1/2 melograno, 1 pezzetto di cipolla, brodo, burro, olio, rum
Preparazione: fate appassire la cipolla tritata nell'olio, unite il riso e fate tostare qualche istante. Sfumate con il rum e portate a cottura aggiungendo brodo bollente un mestolo alla volta. Nel frattempo scottate il petto d'anatra cuocendolo senza grassi in una padella antiaderente, 5 minuti dal lato della pelle e 2 dall'altro. Regolate di sale e pepe, tagliatelo a fette e tenetelo al caldo. Mantecate il risotto con il burro e il succo ottenuto spremendo il melograno. Lasciate riposare un paio di mnuti e servite il petto d'anatra su un letto di riso. 

 
 
 

UN SAN VALENTINO DIVERSO DAL SOLITO

Post n°1601 pubblicato il 16 Febbraio 2015 da sillylamb
 

So che tutti detestano S. Valentino, ma come ho già detto più volte a me piace come tutte le altre occasioni per festeggiare qualcosa. Perciò mi ero impegnata a tenermi libera l'intero we per organizzare una notte romantica in una delle capanne svizzere autogestite. Poi ci si è messo di mezzo il tempo: maltempo diffuso per tutto il we. E allora i piani sono da rivedere. Così ne ho approfittato per andare con Lolay e Mirko (disponibilissimi a venire sebbene allertati un po' all'ultimo) a vedere una mostra a Vicenza. Era la seconda volta che andavo a Vicenza, anche l'altra pioveva e l'impressione che ne avevo ricavato era che nn ci fosse molto da vedere, tanto più che le ville palladiane in inverno sono chiuse (come sempre noi italiani nn sappiamo valorizzare il nostro meraviglioso patrimonio artistico). Poco male, sulla strada c'è Verona che invece è una città molto carina e ci mancava di vedere il giardino Giusti, piccolo gioiello cinquecentesco nascosto dietro un anonimo portone. Il giardino, anche se un po' trascurato, mi è piaciuto, con la rupe, il belvedere che mi ricorda i mostri di Bomarzo, il labirinto. Pranzo sulle colline che circondano il lago del Fimon in un ristorante suggeritomi dalla preziosa guida dello Slow Food e indicatomi da Nuovinizi come una certezza. In effetti ottima la crema di zucca al tartufo e il luccio alle erbe. Un po' salato il conto, ma ci sta.Al pomeriggio abbiamo visitato il teatro Olimpico, primo teatro coperto d'Europa e poi siamo andati alla mostra. Linea d'Ombra per me è una garanzia. Un po' deludente forse la parte sugli egizi che nn c'entrava molto con la notte se nn concettualmente, anche se vedere una testa di alabastro di Tutankhamon che ha attraversato indenne 4000 anni di storia mi ha davvero lasciata stupefatta. Molto bella la parte dei dipinti, con alcuni accostamenti davvero originali. Ho apprezzato spt Wyeth che con pochi colori e molti bianchi e neri per me ha saputo ricreare alla perfezione le luci e le ombre che trovo quando vado in giro in montagna nelle notti di plenilunio. Insomma un S. Valentino diverso dal solito come sempre in ottima compagnia.

Domenica ho sperato fino all'ultimo che ad ovest il meteo concedesse qualcosa, poi ho deciso che le previsioni erano troppo incerte e ho deciso di rimanere a Milano. Mattinata in cucina e al pomeriggio avrei potuto approfittarne per fare uno di quei giri per la città che mi riprometto sempre e che nn faccio mai per mancanza di tempo. La verità è che sono come i gatti, nn mi piace bagnarmi e così ho optato per il Vert Climb dove siamo stati raggiunti da un amico conosciuto al corso di arrampicata indoor. A parte il fatto che sono assolutamente fuori forma (c'era un 5c sul quale nn sono nemmeno riuscita a partire!), sono stata contenta di rivederlo (un po' mi manca il corso...) e di terminare la serata a casa sua. Ultimamente mi sto accorgendo di avere molti più amici di quanti immaginassi, di essere meno orso di quanto pensassi e che coltivare le amicizie nn è poi così difficile.

 
 
 

CIASPOLALUNA 2015 AL RIFUGIO CROCE DI CAMPO

Post n°1600 pubblicato il 09 Febbraio 2015 da sillylamb
 

In realtà quest'anno la voglia di organizzare era poca, ma in tanti me l'hanno chiesto, così l'ho fatto in maniera semplificata. Niente caparre, niente inseguimenti di chi disdice all'ultimo: che ognuno prenotasse per sè e fosse responsabile di sè stesso. Così l'ho vissuta molto meglio, anche se il metodo è ancora perfettibile. Ad un certo punto il rifugista mi ha contattato chiedendo in quanti fossimo perchè la gente chiamava dicendo di far parte di un gruppo che a lui nn risultava. In realtà neanche a me, ma ho sistemato cmq le cose. MI sono beccata la sgridata che così nn si fa, prima si forma il gruppo e poi si prenota e che nn era giusto scaricare le cose su di lui, ma sinceramente la cosa mi è abbastanza scivolata addosso: lui viene pagato e io no.
E così sabato siamo partiti in 14. Molti meno degli anni scorsi, ma anche in questo caso meglio così: pochi ma buoni. Unico problema: nn avevo controllato l'ora in cui sorgeva la luna e ho scoperto che il we buono è quello prima del plenilunio. Così siamo saliti senza luna ma sotto una stellata meravigliosa e le nuvole che riempivano le valli sotto di noi. Molto suggestivo cmq. La salita è stata più lunga del previsto, ma sono arrivati tutti senza sforzo. 
Il giorno dopo un forte vento scuoteva il rifugio. In 11 siamo partiti verso la Cima delle Pianchette accompagnati dal cane del rifugista che ci trattava alla stregua di un gregge. Ben presto però i meno attrezzati hanno mollato e hanno fatto marcia indietro, sempre accompagnati dal cane che avrà pensato che quella era la parte di gregge intelligente da seguire. Siamo rimasti in 5 (ovviamente ero l'unica donna!) che al grido di "La vetta a tutti i costi" hanno proseguita l'impari lotta con l'alpe guadagnando la cima. Lassù si stava meglio e si godeva un bellissimo panorama su tutto l'arco alpino con il lago ai nostri piedi. Ritorno senza storia.
Come sempre ne valeva la pena. Mi dispiace solo di nn essere riuscita a portare tutti in vetta visto che la gita era davvero alla portata di tutti. Ci rifaremo il prossimo anno...

I giorno: salita al rifugio
Regione: Lombardia, provincia di Como
Località di partenza: A9 uscita Como. Proseguire lungo il lago fino a Menaggio dove si prende a sinistra seguendo le indicazioni per Cavargna. Risalire la valle fino a S. Nazzaro (995m)
Meta: Rifugio Croce di Campo (1740m): di proprietà privata, in inverno viene aperto su prenotazione. Dispone di 35 posti letti in camerette e camerate. Letti comodi, standard di pulizia buoni, rifugista burbero, cena discreta, decismanete cara la mezza pensione (50€!)
Dislivello: 700m
Punti di appoggio: nessuno 
periodo: l'itinerario è in genere percorribile da dicembre a metà marzo; io l'ho fatta sabato 07-2-15: poca neve, ciaspole nn necessarie
tempo di percorrenza: 2h
Tipo di percorso: traversata su strada innevata battuta
cartografia Kompass
difficoltà: T/E  
Pericoli oggettivi: nessuno
Itinerario: lasciata l'auto all'uscita del paese, ci si incammina su asfalto. Dopo poche decine di metri imboccare una strada (ancora asfaltata) sulla destra. La neve comincia poco oltre (sabato volendo si sarebbe potuti salire in auto fino al secondo tornate, ma le possibilità di parcheggio sono molto scarse). La si segue fino ad una specie di colletto. Qui la strada compie un lungo giro: è più veloce salire per i prati, intersecandola ancora un paio di volte, puntando al rifugio già ben visibile.

II giorno: Cima delle Pianchette
Località di partenza: rifugio Croce di Campo (1740m)
Meta: Cima delle Pianchette (2158m)
Dislivello: 400m 
Punti di appoggio: nessuno
periodo: l'itinerario è in genere percorribile da dicembre a aprile; io l'ho fatta domenica 8-2-15: vento fortissimo che ha spazzato la poca neve; ciaspole nn indispensabili
tempo di percorrenza: 1h solo salita
Tipo di itinerario: A/R per la stessa via
difficoltà: T/E 
Pericoli oggettivi: nessuno
Itinerario: dal rifugio rimontare sulla dorsale che si trova alle sue spalle e seguirla fedelmente fino in vetta.
Discesa per la via di salita 
 
 
 

ALLA SCOPERTA DELLE PREALPI CON GLI SCI: IL FRERONE

Post n°1599 pubblicato il 02 Febbraio 2015 da sillylamb
 

Decidere dove andare questo we nn è stato facile. Nessuno sembrava disposto a condividere con me la scelta e le variabili di cui tener conto mi sembravano davvero tante: il meteo, la neve, il vento... Alla fine la scelta è caduta sul Frerone: era da tanto che nn andavo nel bresciano e con gli sci nn ci sono tante gite fattibili, ma quest'anno il Frerone sembrava molto gettonato. La scelta nn è stata malaccio: il meteo è stato buono, il vento nn così tanto e la neve avrebbe potuto essere peggiore. Inoltre vincere il pendio terminale senza paura mi ha dato una bella soddisfazione.

Regione: Lombardia, provincia di Brescia

Località di partenza: A4 uscita Seriate. Per SS risalire la Valcamonica fino a Breno dove si prende a destra la strada per il passo di Crocedomini che in inverno viene chiusa all'altezza del rifugio Bazena (1804m)

Meta: Frerone (2673m)

Dislivello: 900m circa

Punti di appoggio: nessuno

Difficoltà: BS

pericoli oggettivi: itinerario che necessita di neve assestata da quota 2200m (pericolo valanghe al momento dell'escursione: 2).

Periodo consigliato: dicembre-aprile. Io l'ho fatta domenica 1-2-15: sci dall'auto, neve dura nella metà superiore, più crosotosa in quella inferiore

Tempo di percorrenza: 2h20 solo salita

tipo di percorso: A/R per la stessa via su ampi pendii; ci sono alcuni saliscendi 

Cartografia: ICN

Itinerario: dal parcheggio antistante il rifugio Bazena, ci si inoltra nella valle per strada spesso battuta dalle motoslitte. Rimontando un dosso a sinistra, un breve traverso conduce al passo Val Fredda e alla malga sottostante (2040m). Persi alcuni metri di quota, si attraversa il vallone per dossi mantenendosi sulla sinistra idrografica. Giunti sotto il monte Cadino, si taglia verso sinistra affrontando un canale sotto la parete Ovest del Frerone. Si accede così a una valletta da cui piegando a destra si rimonta il pendio terminale (necessari i rampanti; spesso utili i ramponi) fino ad un colletto dove si lasciano gli sci. Verso sinistra, in pochi metri in vetta.
Discesa per la via di salita. In condizioni di neve sicura è possibile raggiungere la malga Valfredda con un lungo traverso sulla destra idrografica che permette di ridurre al minimo i saliscendi. 

 
 
 
 
 

INFO


Un blog di: sillylamb
Data di creazione: 26/01/2006
 

immagine

Le montagne sono le preghiere di Dio

 

LE MIE MONTAGNE IN LOMBARDIA (2008-2013)

Provincia di Lecco:
- Grignone per la cresta di Piancaformia (alpinismo invernale)
Giro delle Grigne
- Zucco Sileggio

Provincia di Sondrio:
Pizzo Olano (scialp)
Salmurano (scialp)
- lago del Truzzo
- Surettahorn (scialp)
Bernina (alpinismo)
- bivacco Colombo, Palon de la Mare, monte Vioz (alpinismo)
Disgrazia (alpinismo)
- Gran Zebrù (alpinismo)
- Forcellino (scialp)
- Passo Porcile (scialp)
- il bivacco Ca' Bianca (scialp)
- Da Isola a Frondaglio (ciaspole)
- il lago di Colina (MTB)
-  il Cevedale (alpinismo)

Provincia di Bergamo:
- Bronzone
- Sasna (scialp)
- Mte Misma
Traversata delle creste della Presolana (alpinismo)
- Araralta e baciamorti (ciaspole)
- Pizzo Arera

Provincia di Brescia:
- Adamello (scialp)
- Monte Carone
- Guglielmo (ciaspole)

Provincia di Varese:
- Mte Settetermini (MTB)

 

LE MIE MONTAGNE IN LOMBARDIA, 3

Provincia di Sondrio:
- Punta dgli spiriti (scialp)
Gole Cardinello e lago d'Emet
- Tambò (scialp)
- Cima pesciola (scialp)
- Meriggio (scialp)
- Alpe Bondeno (ciaspole)
- Tresero (scialp)
- Cassandra (scialp)
- Ferrè (alpinismo)
- Scalino (scialp)
- Dosdè (scialp) 

Provincia di Como:
- Bregagno (scialp)
- Cima Pianchette (ciaspole)
- Berlinghera 

Provincia di Bergamo:
- Pizzo delle Segade (ciaspole)
- anello dei Campelli
- Vodala by night (scialp)
- Pizzo del Becco 

Provincia di Lecco:
- San Primo (scialp)
- Legnone da Colico
- Resegone (ciaspole)
- Moregallo (per il canalone Belasa)
- Grignone in invernale 

Provincia di Brescia:
- Frerone (scialp)
- Monte Creino 

Provincia di Varese:
-
 Pizzoni Laveno & Mte Nudo
Piambello (MTB) 

 

LE MIE MONTAGNE IN VALLE D'AOSTA(2008-2009-2010)

LE MIE MONTAGNE IN VALLE D'AOSTA (2011 E SEGG)

- Saron (scialp)
- Oilletta (scialp)
- Col Chavacourt (scialp)
Cima di Creya
- Gran Tournalin
- Roccia nera e Gemello del Breithorn (alpinismo)
- Dome de Gouter (alpinismo)
- Mont Avic
- 2 itinerari con le ciaspole in valdigne: alpeggi Tirecorne e lago d'Arpy
- Spalla W Becca Trecare (scialp)
- Tour Ronde (alpinismo)
- Breithorn Centrale (scialp)
Roisetta (scialp)
- Bieteron (scialp)
- Zumstein (scialp)
- Cleve de Moula
- Gran Cima (scialp)
- Tsaplana
(ciaspole)
- Gran Pays (scialp)
- Croce di fana (ciaspole)
- intorno all becca di Viou
-  da Bard a Machaby
- 2 itinerari in MTB: lago Miserin e Pointe de Chaligne
-  colle Champillon (scialp)
- S. Ambrogio 2011: a piedi sulle mulattiere di Quart, scialp al colle della Croce, ciaspolata notturna all'alpe Arp Vieille
- lago di Zuckie
(ante)cima d'Entrelor (scialp)
- lago Cignana (MTB)
- Bivacco Gervasutti
- Nei valloni di Leviona e Pesson 

 

LE MIE MONTAGNE ALTROVE (2006-07)

PIEMONTE:
Verbano-Cusio-Ossola:
- il rifugio Maria Luisa e il Grieshorn (ciaspole)
- Massa del Turlo
- l'anello di Pogallo
- Pizzo Diei e Monte Cistella
- Corona dei Troggi (ciaspole)
- Monte Massone
- Monte Cazzola (ciaspole)
Provincia di Biella:
- Monte Bo
Provincia di Torino:
-
Colma di Mombarone
Provincia di Alessandria:
- Monti Ebro e Chiappo (ciaspole)
- Monte Tobbio

LIGURIA:
Provincia di Savona:
- L'anello del Beigua
- L'anello del Monte Sordo
- L'anello di Finale
- Da Varigotti a Noli
Provincia di Genova:
punta Martin
il sentiero del Brugneto
- sui sentieri dell'ardesia: Monte Zatta e il Monte S. Giacomo
- Monti Reixa e Argentea

TOSCANA
- nelle foreste casentinesi: le cascate dell'acqua Cheta e il Monte Falterona

ESTERO
Francia:
- il mio Verdon: l'Imbut, il Breis e il Martel
- Cret de la Neige
- Le lac Blanc
Svizzera:
- Val di Campo: il rifugio Val Viola e la forcola di Cardan (ciaspole)
- Poncione d'Alnasca
- Traversata S. Carlo - Foroglio per la bocchetta della Crosa
- Il lago di Cama
- Monte Bar (ciaspole)
- La capanna Cremorasco e il Pizzo Corgella

 

LE MIE MONTAGNE ALTROVE (2008-09)

Piemonte
Provincia di Torino:
-
3 itinerari con le ciaspole dal rifugio Selleries: il lago Laus, il colle del Sabbione, il monte Orsiera
- il Rocciamelone
- il sentiero delle anime
- Punta Mariasco
Verbano-Cusio-Ossola:
- Alpe Veglia e dintorni
- Monte Togano

Emilia Romagna
Provincia di Piacenza:
- Monti Bue, Maggiorasca e Nero (ciaspole)
- Monte Alfeo
Provincia di Parma:
- traversata del parco dei 100 laghi
- Monte Orsaro

Liguria:
-
Manico del Lume (GE) e giro della Palmaria (SP)

Trentino Alto Adige:
Provincia di Bolzano:
- l'Ortles (alpinismo)

Toscana:
Provincia di Massa-Carrara:
- 2 ferrate nelle Apuane: il Monte Forato e il Pizzo Uccello

Estero:
Svizzera:
- capanna Gesero e Monte Marmontana
- Chuebodenhorn
- val Vergeletto, quota 2108
- Magehorn (scialpinismo)
- Piz Grevasalvas (scialpinismo)
- Capanna Poncione di Braga (ciaspole)
- Piz cadreigh (scialpinismo)
- Monte Fumadiga
- Pizzo Claro
- l'Adula (alpinismo)
Francia:
-
Fort de la Croix de Bretagne
- Mont Buet

 

LE MIE MONTAGNE ALTROVE, 3 (2009-2010-2011)

Estero:
Svizzera:
- Poncione di Valpiana (scialp)
- Cima dell'Uomo
- Nella valle dei Cani
Piz lagrev (scialp)
- Breithorn (scialp)
Piz Scalotta (scialp)
- Piz Uccello (scialp)
- Foisc (scialp)
- Piz Rondadura (scialp)
Marocco:
-
scialp sull'Atlante: Toubkal, Ras, Timesguida, colle quota 3850m nei pressi dell'Akioud
USA (California):
- Alta Peak
- Sierra Nevada Summit Lake
- Yosemite North Rim
- Sta Cruz Island

Trentino Alto Adige:
- Rifugio Trivena e Passo delle marmotte (ciaspole)
- Alpe di Villandro (ciaspole)
- valle del Ciamin
(ciaspole)
- ciaspole e torggelen: Cornetto e da Soprabolzano a Collalbo

Piemonte:
Provincia di Torino:
- Dormillouse (scialp)
- Testa di Money (alpinismo)
- Rifugio Mautino e Monte Corbiun (ciaspole)
- scialp e ciaspole in Valle Stretta: Colle di valle Stretta, col des Muandes, lago Verde, vallone di Rochemolles
Verbano-Cusio-Ossola
- Arbola
(scialp)
- Cima Valrossa (scialp)
- Mte Capio
Provincia di Vercelli:
- Monte Bo valsesiano (scialp)

 

LE MIE MONTAGNE ALTROVE, 4

Piemonte:
Provincia di Cuneo:
- Monviso (alpinismo)
- sentiero Frassati in Val Maira
- cima delle Rossette (scialp)
- Cima genova per la cresta Sigismondi (alpinismo)
Provincia di Torino:
- rifugio Jervis e Punta barant (ciaspole)
- Cima del bosco (scialp)
- Cima delle Liste (scialp)
Punta delle vallette (scialp)
Provincia di Novara:
- Mte Fenera (MTB)
VCO:
-
Corno orientale nefelgiù (scialp)
- Monte Faiè
- cima Jazzi (alpinismo)
Provincia di Biella:
- cresta dei carisey (alpinismo)

Emilia Romagna:
Provincia di Reggio Emilia:
- Monte Cusna

Trentino Alto Adige:
- rifugio Lancia e Col santo (ciaspole)
- Tra i masi della val Sarentino

Estero:
Svizzera:
-
Mte Gambarogno
- lago di Canee
- Palù (scialp)
- Bishorn (scialp)
- Punta di Stou (scialp)
- Piz Surgonda (scialp)
- Capanna campo tencia e lago Morghirolo (ciaspole)
Austria:
- Feldalphorn (ciaspole)
Francia:
- Dom de la Neige des Ecrins (alpinismmo)

 

LE MIE MONTAGNE ALTROVE, 5

Piemonte:
Provincia di Torino:
- Punta d'Almiane (scialp)
- Cavalcurt
- Forte di Foens (MTB)
- Roc Peirous (scialp)
- colle della battaglia (scialp)
- prato in fiera (scialp)
- Monte Lion (scialp)
Provincia di Cuneo:
-
Colle Ciaslaràs (scialp)
- Piovosa (scialp)
Provincia di Vercelli:
-
colle della piana (scialp)
- colle Piccolo Altare (scialp)
VCO:
- Corbernas (scialp)
giro dei 5 passi

Trentino Alto Adige:
Provincia di Bolzano:
- anello Brugger Schupfer (ciaspole)
- Laite Va Spiz (scialp)

Estero:
Norvegia:
- scialp alle Lofoten: Fagerfjellet e Stormheimfjellet
Svizzera:
- Septimerpass (MTB)
- Nadelhorn (alpinismo)
- Stotzigen fisten (scialp)
- Tallihorn (scialp)
- Chilchalphorn (scialp)
- Pigna d'Arolla (scialp)
- Strahlorn e Allainhorn (scialp)
- Generoso
Francia:
-
refuge de Gouter
Argentina:
- Cerro des los Cristales

 

LE MIE MONTAGNE ALTROVE, 6

Estero:
Svizzera:
- Chili Bielenhorn (scialp)
- Lucendro (scialp)
- Alphubel (scialp)
Piz d'Emmat Dadaint (scialp)
- Straffelgrat (scialp)
- Einshorn (scialp)
- Weissmies (alpinismo)
- Allainhorn, cresta Est (alpinismo)
- Piz Arpiglia (scialp)
- Piz Mezdì (scialp)
- Boshorn (scialp) 

Piemonte:
Provincia di Torino:
- colle delle Lance (scialp)
- Blegier (scialp)
- Giornalet (scialp)
VCO:
- Basodino (scialp) 
- traversata Veglia-Devero
- Mater & Margineta
alpeggi sopra Cannobio
Provincia di Cuneo:
- Chersogno (scialp)
- Oronaye (alpinismo)
- Colle della Lausa & anello Collalunga (scialp)
Colle Sagneres (scialp) 

Trentino Alto Adige:
- Presanella (alpinismo)
 

Veneto:
Provincia di Belluno:
- Pavione
Mont'Alt de Framont
Provincia di Verona:
- giro delle 5 cime
Monte Sparavero

 

PICCOLE SODDISFAZIONI

Anche se quello a cui tengo di più è la parte "alpinistica", qualcuno ha notato e apprezzato le mie ricette. Questo blog pertanto è segnalato su Petitchef.com

Ricette di cucina

 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963