la bradipessa

alla ricerca dei propri limiti, delle proprie potenzialità e di (un po') di autostima

 

CONTATTA L'AUTORE

Nickname: sillylamb
Se copi, violi le regole della Community Sesso: F
Età: 45
Prov: MI
 

DEDICATO A S.

 

"Se saprai starmi vicino,
e potremo essere diversi,
se il sole illuminerà entrambi
senza che le nostre ombre si sovrappongano,
se riusciremo ad essere "noi" in mezzo al mondo
e insieme al mondo, piangere, ridere, vivere.

Se ogni giorno sarà scoprire quello che siamo
e non il ricordo di come eravamo,
se sapremo darci l'un l'altro
senza sapere chi sarà il primo e chi l'ultimo
se il tuo corpo canterà con il mio perché insieme è gioia...                                          


Allora sarà amore
e non sarà stato vano aspettarsi tanto."


Neruda

 

 

 

DEDICATO AL LEO, AL KIMBA E A DIVERIA

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Dio creò il Persiano perchè l'uomo potesse accarezzare il leone.

Dovremmo essere saggi la metà dei gatti. E anche belli la metà.

I gatti sono stati messi al mondo per contraddire il dogma secondo il quale tutte le cose sarebbero state create per servire l'uomo.

 

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Messaggi di Marzo 2015

MINESTRA DI SEGALE

Post n°1615 pubblicato il 31 Marzo 2015 da sillylamb
 

Nella mia continua ricerca verso alimenti nuovi, mi sono imbattuta nella segale in chicchi. La segale è un cereale di origini antichissme, che viene coltivato prevalemntemente nell'Europa continentale perchè tollera meglio del grano i climi asciutti e ventilati, cresce in terreni difficili e matura in fretta. Oggi si utilizza prevalentemente come farina per fare il pane nero nelle zone montane, ma io l'ho trovata in chicchi alle Cascine Orsine. Mi piacciono i cereali in chicchi, ormai buona parte della mia alimentazione è costituita da farro, riso, orzo, miglio, quinoa, amaranto, grano saraceno... Così mi sono detta: "Perchè no?" Sembra anche che abbia proprietà anti-arteriosclerotiche... In effetti mi piace molto perchè la trovo molto aromatica. Il problema è che è un po' complessa da cucinare in quanto richiede l'ammollo di una notte e una cottura abbastanza prolungata. Inoltre in internet si trova poco e allora... si improvvisa! Anche se io nn sono brava a inventare, ieri sera l'ho preparata così ed è venuta proprio buona.

Ingredienti (per 2 persone): 2 cucchiai di segale in chicchi, 2 cucchiai di miglio, 2 cucchiai di lenticchie, 1 patata, 1 carota, 1/2 cipolla, olio, 1 cucchiaio di concentrato di pomodoro, sale
Preparazione: Nella pentola a pressione fate appassire la cipolla affettata nell'olio, unite la segale precedentemente ammollata e scolata, tostate, poi bagnate con 2 bicchieri d'acqua, chiudete la pentola e calcolate 15 minuti dal fischio. Nel frattempo pulite la patate e la carota e tagliatele a cubetti. Aprite la pentola, unite tutti gli altri ingredienti bagnando con ancora un po' d'acqua se dovesse sembrarvi troppo asciutto. Regolate di sale, chiudete nuovamente e calcolate altri 15-20 minuti dal fischio. Servite la zuppa calda con un filo d'olio al peperoncino.

 
 
 

VERSO LA PUNTA LUNELLA

Post n°1614 pubblicato il 30 Marzo 2015 da sillylamb
 

Decidere dove andare nel we è sempre più difficle. NN solo nessuno fa proposte alternative, ma nessuno mi aiuta nemmeno a scegliere e così succede come ieri. Partenza alle 6 nuove (che sarebbero le 5 vecchie), quasi 3h di auto e poi... solo 700m di dislivello perchè era troppo pericoloso. Certo, un po' è anche colpa mia che nn voglio mai ripetere e che volevo andare da quelli parti. E poi, diciamocelo, guardando i report di gulliver poteva andare anche molto peggio: nessuno ha fatto nulla di memorabile e se nn altro noi abbiamo avuto bello e assenza di vento; neve discreta e pochissima gente in giro, giusto qualche tutina in allenamento. E nessuno si è lamentato. Però ogni tanto vorrei un po' di supporto in più.

Regione: Piemonte, provincia di Torino

Località di partenza: A4 uscita Volpiano Sud; seguire per Caselle, Ciriè, valli di Lanzo. Imboccare la valle di Viù che si segue fin quasi aòl suo termine; prendere poi a sinistra per Pian Benot (1624m)

Meta: Cimetta a destra del colle delle Lance (2300m)

Dislivello: 700m circa

Punti di appoggio: nessuno

Difficoltà: MS

pericoli oggettivi: nessuno

Periodo consigliato: dicembre-aprile. Io l'ho fatta domenica 29-3-15: sci ai piedi dall'auto; neve sfondosa/crostosa in alto, primaverile più sotto

Tempo di percorrenza: 1h30 solo salita

tipo di percorso: A/R per la stessa via (ski area)

Cartografia: IGC

Itinerario: dal limite orientale del paese, nei pressi di uno skilift, si rimontano inizialmente le piste per poi inoltrarsi in una conca con un impianto dismesso. Risalire gli ampi pendii che conducono al colle delle Lance (2170m) e poi piegare a destra. Passare nei pressi della stazione a monte e proseguire fin dove è possibile.
Discesa per la via di salita. 

 
 
 

UNA CENA MILANESE PER I COLLEGHI DI S

Post n°1613 pubblicato il 25 Marzo 2015 da sillylamb
 

Il we scorso, complice il mal tempo ma spt un forte raffreddore e il lavoro che mi ha occupato il sabato, si è concluso con un niente di fatto, cosa che forse nn è stata una gran furbata visto che di cose da fare ce ne sarebbero state a bizzeffe, a partire dal riordino della libreria fino all'organizzazione del viaggio in MTB attraverso l'Italia che farò a fine meggio. Forse però avevo davvero bisogno di fermarmi e l'unico modo era ammalarmi. Meglio con il brutto che dover rinunciare a un we di tempo stratosferico.
Per il resto il lavoro nn mi lascia tregua e facendo 10.000 cose tutte insieme a volte ci scappano gli errori. NN cose gravi, ma cmq sviste che poi mi porto a casa e continuo a rimuginarci sopra. Così ieri ero stremata e avevo a cena 4 colleghi di Simone. Se nn altro avevo il pomeriggio libero che mi ha permesso di cucinare con tranquillità e cucinare è una cosa che mi rilassa e quindi alla fine è andata bene così. Il menù praparato era per avvicinare alla cucina lombarda questi colleghi che lombardi nn sono (a parte uno, avevamo intorno al tavolo 2 pugliesi e una rumena) e sono molto orgogliosa dei miei rostitt negaa.

CREMA DI ASPARAGI ALLA MILANESE
ingredienti (per 6 persone): 750g di asparagi, 2l di brodo vegetale, 6 cucchiai di panna, 1 tuorlo, sale,2 cucchiai di farina, 40g di burro, crostini
Preparazione: sbollentate gli asparagi a tocchetti per 5 minuti; scolateli. In una casseruola fate sciogliere il burro, fatevi tostare la farina, poi unite il brodo avendo cura che nn si formino grumi. Portate a bollore, poi tuffatevi gli asparagi tenendo a parte le punte e fate cuocere a fuoco dolce per 40 minuti. Rudycete la preparazione in crema con un frullatore a immersione. Sbattete il tuorlo con la panna, salate e versate nella crema lavorando con una frusta di modo che si incorpori perfettamente. Servite la crema calda o tiepida con crostini e guarnendo con le punte di asparagi.

ROSTITT NEGAA'
Ingredienti (per 6 persone): 6 nodini di vitello, 100g di pancetta dolce a cubetti, burro, sale, pepe, farina, 1 bicchiere e mezzo di vino bianco, rosmarino
Preparazione: salate, pepate e infarinate leggermente i nodini. Fate dorare la pancetta nel burro, poi unite la carne e fate rosolare. Bagnate con il vino bianco, incoperchiate e cuocete per poco più di un'ora. Profumate con il rosmarino e servite accompagnando con polenta.

PAN MEJNO
Ingredienti (per 6 panini): 100g di farina bianca, 100g di farina gialla tipo fioretto, 100g di farina gialla a grana grossa, 1 cucchiaio di fiori di sambuco, 2 uova, 100g di burro, 100g di zucchero, 1 bustina di lievito
Preparazione: setacciate le farine con lo zucchero, i fiori di sambuco e il lievito. Formate la fontana e al centro rompetevi le uova e versate il burro fuso. Impastate aggiungendo un po' di latte se necessario. Formate dei panini che metterete su una teglia rivestita con carta da forno e infornerete a 190° per 30 minuti. Serviteli freddi, tradizionalmente con una tazza di panna.

 
 
 

FRITTELLI DI CECI E PUNTARELLE

Post n°1612 pubblicato il 21 Marzo 2015 da sillylamb
 

Quando alcuni anni fa in val Varaita mi sono trovata davanti a Gustin (al secolo Agostino Gazzera) nn sapevo neanche chi fosse. Fino a un paio di settimane fa, quando ho letto un articolo su di lui su Montagne360. Quello che mi ha stupito nn e' tanto il fatto che ad 87 anni faccia ancora alpinismo e cascate di ghiaccio (e io allora nn ero riuscita ad alzarmi x più di 2m da terra, pur avendo meno della metà dei suoi anni!), quanto il racconto della sua scalata al Cervino: partito da Torino di notte in bicicletta, l'ascesa da solo sbagliando anche via, il ritorno a Torino sempre in bicicletta e all'alba in officina a lavorare. Oggi andare in montagna cosi e' impossibile, si verrebbe considerati dei pazzi nell'ottica attuale della sicurezza a tutti i costi. A volte mi chiedo se nn ci stiamo perdendo qualcosa e di cosa abbiamo così paura da aver bisogno di tutto questo controllo...

Ingredienti (per 2 persone): 250g di puntarelle, 120g di farina di ceci, 25g di zenzero fresco, 1 cucchiaio di olio, il succo di mezzo limone, sale, olio per friggere, radicchio variegato
Preparazione: mescolate la farina di ceci con 150ml d'acqua con una frusta fino ad ottenere una pastella liscia che farete iposare in frigor per almeno un'ora. Nel frattempo tagliate le puntarelle a striscioline sottili. Mescolatene metà alla pastella e friggete il composto ottenuto a cucchiaiate nell'olio caldo. Nel frattempo tagliate il radicchio anch'esso a striscioline e mescolatelo con le puntarelle rimaste. Condite con una citronnette ottenuta emulsionando olio, sale, succo di limone e il succo dello zenzero (io per ottenerlo l'ho grattugiato sulla grattugia che usava mia mamma per prepararmi la mela grattugiata quando ero piccola). Servite l'insalata con le frittelle.

 
 
 

BISCOTTI SALVIA E LAVANDA

Post n°1611 pubblicato il 17 Marzo 2015 da sillylamb
 

Nn ho mai pensato di essere una persona particolarmente introspettiva. Anzi, spesso fatico a gestire le emozioni e cerco di nn pensare a cio' che mi fa paura. Eppure leggendo un articolo sulla meditazione trovato su Fb, ho scoperto che molte delle cose che faccio in montagna (contare i passi, ascoltare il silenzio, concentrarmi sul respiro) vengono considerate esercizi semplici di meditazione. Ricordo in particolare un momento, al Roc Peyrous, di solitudine totale, seduta su un sasso sotto il cielo azzurro, mi sono sentita incredibilmente in pace col mondo, parte serena del tutto. Forse, dopo tutto, medito anch'io ed è proprio x questo che la montagna x me e' cosi importante.

Ingredienti: 1 cucchiaino di fiori di lavanda, 4 foglie di salvia, 150ml di latte, 100g di zucchero, 40g di burro, 275g di farina, 1 cucchiaino di lievito
Preparazione: Portate a bollore il latte con la salvia e la lavanda; se nn siete abituati al sapore della lavanda, filtrateli; lasciatelo raffreddare. Miscelate nel mixer la farina, lo zucchero, il lievito e il burro. Incororate il latte aromatizzato e lavorate l'impasto velocemente fino a formare una palla che riorrete a riposare in frigor x 30minuti. Quindi stendetela e ritagliate i biscotti che porrete a cuocere su una teglia rivestita di carta da forno a 180° x 20 minuti.

 
 
 

INASPETTATO RESEGONE

Post n°1610 pubblicato il 16 Marzo 2015 da sillylamb
 

Le previsioni per questo we nn promettevano niente di buono. Pazienza, mi ero detta, tanto io ho il corso di aggiornamento. In realtà domenica il tempo era molto più bello del previsto. NN solo nn pioveva, ma a Milano c'era anche un timido sole. Il corso finiva presto, così dopo un'abbonadante porzione di spaghetti aglio olio e peperoncino, ho convinto S a fare lo zaino. Si va a fare il Resegone, un altro dei desiderata di quest'anno che rischiava di rimanere nel cassetto per lo sviluppo contenuto, ideale per un pomeriggio. A Lecco il tempo era più bruttino, ma cmq accettabile. Tutta la salita nel bosco è stata fatta con una discreta visibilità. Solo gli ultimi metri sotto la vetta li abbiamo fatti nella nebbia e ha iniziato a nevischiare quando abbiamo iniziato la discesa, ma abbiamo cmq potuto ammirare le luci della pianura. Dato che era previsto di scendere col buio, abbiamo optato per le ciaspole e la scelta si è rivelata azzeccata: l'itinerario da Moreterone è molto poco sciabile a mio avviso, mentre è perfetto per le racchette. Golosa fine di giornata a Carate Brianza al Bardo.

Regione: Lombardia, provincia di Lecco

Località di partenza: SS36 fino a Lecco. Prendere quindi la nuova SS della Val Sassina. All'uscita della galleria seguire per Morterone. Poco prima della chiesa, prendere a destra fino a uno spiazzo con cartelli (1058m).

Meta: Resegone (1875m)

Dislivello: 800m circa

Punti di appoggio: rifugio Azzoni (1860m): di proprietà del SEL dispone di 24 posti letto ed è aperto con servizio di alberghetto tutti i we dell'anno e continuativamente in luglio e agosto; locale invernale di emergenza http://www.rifugioazzoni.it/

Difficoltà: E

pericoli e difficoltà: L'ultimo pendio necessita di neve assestata

Periodo consigliato: l'escursione dovrebbe essere fattibile da dicembre a aprile; io l'ho fatta domenica 15-3-15: neve dall'auto, ciaspole nn indispensabili ma utili nella parte bassa

Tempo di percorrenza: 1h45 solo salita

tipo di percorso: A/R per la stessa via

Cartografia: Kompass

Itinerario: si risalgono i prati alle spalle del parcheggio. Nei pressi di una baita isolata, si entra nel bosco e si prosegue lungo il sentiero estivo (segnavia bianchi-rossi-gialli visibili sugli alberi). Si incontra il sentiero che sale dalla Forcella di Olino e poco oltre si arriva a uno spiazzo con palina segnaletica. Il tracciato piega a sinistra, si oltrepassa la sorgente delle Forbesette (1905m) e si compie un lungo traverso. Un breve tratto più ripido confluisce sul percorso che sale da Brumano. Si prosegue a sinistra uscendo dopo poco dal bosco. Si prosegue per dossi obliquando infine a sinistra per raggiungere un colletto. Da qui a destra in breve al rifugio e alla vetta soprastante.
Discesa: sebbene sia possibile compiere un percorso ad anello che scende lungo i prati della Costa del Palio, considerata l'ora e le condizioni, abbiamo preferito scendere lungo il percorso di salita. 

 
 
 

CHI DORME NN VA SUL BEVERIN (MA SULL'EINSHORN)

Post n°1609 pubblicato il 10 Marzo 2015 da sillylamb
 

Il we appena trascorso avevo 2gg e l'idea era di fare il famoso Basodino. In realtà nonostante il bollettino valanghe desse pericolo 2, pare che l'itinerario nn fosse in condizioni sicure. Venerdì è stata una giornata piena al lavoro e nessunaltro sembrava avesse voglia di studiare un piano B che ci consentisse di star via 2gg. In realtà O aveva fatto un tentativo ma troppo poco convinto. Così abbiamo deciso di far campo base a Milano.

Sabato, complice le ore piccole fatte giovedì notte, abbiamo deciso per una giornata in falesia. Siamo andati a galbiate: roccia un po' unta, ma vicino a Milano e tante vie alla nostra portata. L'importante è avere i gradi chiari. Sono partita con Zenzero e Cannella che a seconda degli schemi era classificata come 4b-5a. Sono salita senza nessun problema e allora ho provato con Corde Colorate che in teoria era 5b: nn sono neanche riuscita a partire. Per nn parlare di Tsunami, classificata da 5b a 6a. Forse come dicevano dei torinesi incontrati tempo fa, ci sono solo 3 gradi: passuma, tribulum, passuma minga. Di certo ero assolutamente fuori allenamento, visto che ho faticato a chiudere tutti i tiri: a parte Cultura Occidentale (5a), sono arrivata al penultimo rinvio di Attenti a Quei 2 (5b), idem su Balera (5a). Insomma, nn un gran risultato. Dovrò lavorarci se quest'estate voglio fare qualcosa di sensato.

Domenica volevo andare a fare il Beverin. Avevo un conto in sospeso con quella valle. Quando D ha detto che bisognava partire presto, ho tremato e ho chiesto: "Presto quanto?". Alle risposta "6.20" mi sono tranquillizzata: nn è un orario terribile per degli scialpinisti e il viaggio era lungo. In realtà, fatta colazione e benzina, siamo arrivati al parcheggio da buoni ultimi e decisamente tardi. Ci siamo guardati, abbiamo lasciato giù gli imbraghi che io avevo voluto per la scala del Beverin e ci siamo incamminati verso il più corto e tranquillo Einshorn. Credo che la scelta si sia rivelata azzeccata. Innanzi tutto ce la siamo goduta molto di più, fermandoci un po' in vetta a mangiare qualcosa. E poi nn credo che sarei riuscita a fare 400m di dislivello in più. NN tanto per la salita, quanto per la discesa. La neve forse nn era così terribile, ma io la trovavo sfondosa e faticosa, nn mi fidavo e nn riuscivo a fare una curva come volevo. S diceva: "Mi fa male la caviglia, nn riesco a sciare come voglio" e a me sembrava tanto di avere a che fare con quelle persone che ti dicono: "nn guardare il casino che ho in casa. Sai, con il bambino..." Io guardo la loro casa e penso che la mia è molto più in disordine e nn ho nemmeno la scusa del bambino. Cmq in qualche modo sono arrivata giù e la giornata si è chiusa con un rilassante soggiorno alle terme di Andeer. Piccole, ma poco affollate e curate. Il Beverin e il mio SA2-2015 possono attendere.

Regione: Svizzera, Grigioni

Località di partenza: A9 fino a Como, proseguire sull'autostrada svizzera per il S. Bernardino e uscire a Zillis. Nel paese prendere a sinistra per Mathon (1527m)

Meta: Einshorn (2603m)

Dislivello: 1050m circa

Punti di appoggio: nessuno

Difficoltà: MS

pericoli oggettivi: nessuno

Periodo consigliato: dicembre-fine marzo. Io l'ho fatta domenica 8-3-15: sci ai piedi dall'auto con un paio di togli e metti; neve mediocre in via di trasformazione

Tempo di percorrenza: 2h30 solo salita

tipo di percorso: A/R per la stessa via su pendii ampi

Cartografia: ICN

Itinerario: dal parcheggio all'ingresso del paese, risalire i prati incrociando un paio di volte una stradina. Si supera così la fascia boscosa e si raggiungono le baite di Tgoms (1859m). Lasciata a sinistra la traccia che sale al Beverin, si prosegue dritto per ampi e dolci pendii fino alla vetta già visibile.
Discesa per l'itinerio di salita. 

 
 
 

METTI UNA SERA AL VODALA

Post n°1608 pubblicato il 09 Marzo 2015 da sillylamb
 

Io sarei anche tornata, se le giornate al lavoro fossero meno convulse e mi lasciassero un po' di tempo per scrivere. Cmq...

Ci sono posti che pare abbiano trovato la ricetta contro la crisi. O almeno così mi è parso ieri sera agli Spiazzi di Gromo, una piccola stazione sciistica in val Brembana dove i gestori di un rifugio hanno deciso di tenere aperto dopo il tramonto per ciaspolatori e scialpinisti, richiamando una discreta folla tra gli appassionati.
E poi ci sono persone che ritengono più romantica una sciata alla luce della luna piuttosto che una cena in un ristorante stellato. Io ovviamente sono una di quelle. Così ieri hodeciso di uscire prima dal lavoro e con S e altri 3 amici abbiamo deciso di salire al rifugio Vodala sfruttando la luna piena. In realtà le previsioni davano vento forte e qualcuno voleva disertare, ma come sempre la fortuna aiuta gli audaci. Siamo saliti dal bosco e quindi per lunghi tratti la luna era nascosta, ma qunado uscivamo nelle radure lo spettacolo era fantastico, fiabesco. Buona la cena, nonostante la folla. Un po' paurosa la discesa sulla pista ghiacciata, ma poteva andare peggio. A conti fatti, una bellisima esperienza.

Regione: Lombardia, provincia di Bergamo

Località di partenza: Risalire la Val Brembana fino a Gromo dove si prende a destra e con alcuni tornanti si sale a Spiazzi (1150m)

Meta: Rifugio Vodala (1650m)

Dislivello: 500m circa

Punti di appoggio: rifugio Vodala: posto sulle piste, è aperto con servizio di ristorazione self service durante gli orari di partura delle piste e il martedì, il giovedì e il venerdì sera dalle 19 alle 24; buon rapporto qualità/prezzo (molto buoni i casoncelli fatti a mano; peccato fossero finiti i pizzoccheri)

Difficoltà: MS

pericoli oggettivi: nessuno

Periodo consigliato: quello di partura delle piste. Io l'ho fatta la sera di giovedì 5-3-15: piste ben innevate ma ghicciatissime

Tempo di percorrenza: 1h20 solo salita

tipo di percorso: itinerario ad anello in comprensorio sciistico 

Cartografia: Kompass

Itinerario: dal parcheggio dell'hotel Vittoria, si iniziano a risalire le piste fino all'arrivo della prima seggiovia. Qui abbiamo preso a destra seguendo il percorso nel bosco appositamente creato per gli scialpinisti. Si arriva a una radura dove sorge una malga. Un breve tratto in piano, poi si entra nuovamente nel bosco per uscirne poco sopra sulle piste da sci. Le si attraversa verso sinistra arrivando in breve al rifugio.
Discesa lungo le piste. 

 
 
 

RITORNO IN NORVEGIA: IL BREGAGNO

Post n°1607 pubblicato il 02 Marzo 2015 da sillylamb
 

In una giornata dal meteo abbastanza norvegese (variabile), ho portato a casa la prima delle cime desiderate per questa stagione. Il Bregagno è una montagna che nn ha certo forme eleganti, ma regala dei bellissimi panorami sul lago che ricorda appunto un fiordo norvegese. Anche le foreste di betulle ricordano la vegetazione che si incontra a quelle latitudini e così ci siamo immaginati quello che nn abbiamo visto l'anno scorso a Tromso causa il meteo pessimo che abbiamo trovato. Tra l'altro, visto come era andata la settimana scorsa, io sono partita convintissima di nn arrivare in cima e invece nn solo sono arrivata ma ho anche fatto un tempone. Forse sono meno fuori-forma di quanto pensassi.

Regione: Lombardia, provincia di Como

Località di partenza: Raggiungere Pianello sul Lario dove si seguono le indicazioni per Saliana. La strada sale a tornanti e, lasciato il paese sulla destra, si prosegue seguendo per Giuan dove termina (780m)

Meta: Bregagno (2107m)

Dislivello: 1300m circa

Punti di appoggio: nessuno

Difficoltà: MS+

pericoli oggettivi: itinerario che necessita di neve assestata da quota 1800m (pericolo valanghe al momento dell'escursione: 2).

Periodo consigliato: gennaio-febbraio. Io l'ho fatta domenica 1-3-15: si portano gli sci fino a Nassina (905m), poi un paio di metti e togli e bosco un po' laborioso; neve un po' di tutti i tipi, ma sempre sciabile senza grosse difficoltà

Tempo di percorrenza: 3h solo salita

tipo di percorso: A/R per la stessa via dapprima nel bosco fitto poi su ampia dorsale

Cartografia: Kompass

Itinerario: dal parcheggio alla fine della strada, si imbocca la mulattiera che conduce alle case di Nassina. Si sale tra le case sparse verso sinistra, per poi piegare verso destra una volta raggiunto il fitto bosco di betulle. Lasciatasi alle spalle la fascia boscosa, si sale l'evidente dosso di Naro, alternando tratti più ripidi ad altri più pianeggianti, seguendo sempre il filo della dorsale. A 1880m si confluisce sul percorso che proviene da S. Bernardo e, piegando in direzione ovest, si raggiunge l'antecima. Una breve discesa e una successsiva risalita conduce in vetta.
Discesa per la via di salita oppure, in condizioni di neve sicura, è possibile scendere direttamente sui ripidi pendii (>35°) sottostanti il colletto posto tra la cime e l'antecima puntando all'alpe Palu (1722m) da dove ci si ricongiunge col percorso fatto all'andata. 

 
 
 
 
 

INFO


Un blog di: sillylamb
Data di creazione: 26/01/2006
 

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Le montagne sono le preghiere di Dio

 

LE MIE MONTAGNE IN LOMBARDIA (2008-2013)

Provincia di Lecco:
- Grignone per la cresta di Piancaformia (alpinismo invernale)
Giro delle Grigne
- Zucco Sileggio

Provincia di Sondrio:
Pizzo Olano (scialp)
Salmurano (scialp)
- lago del Truzzo
- Surettahorn (scialp)
Bernina (alpinismo)
- bivacco Colombo, Palon de la Mare, monte Vioz (alpinismo)
Disgrazia (alpinismo)
- Gran Zebrù (alpinismo)
- Forcellino (scialp)
- Passo Porcile (scialp)
- il bivacco Ca' Bianca (scialp)
- Da Isola a Frondaglio (ciaspole)
- il lago di Colina (MTB)
-  il Cevedale (alpinismo)

Provincia di Bergamo:
- Bronzone
- Sasna (scialp)
- Mte Misma
Traversata delle creste della Presolana (alpinismo)
- Araralta e baciamorti (ciaspole)
- Pizzo Arera

Provincia di Brescia:
- Adamello (scialp)
- Monte Carone
- Guglielmo (ciaspole)

Provincia di Varese:
- Mte Settetermini (MTB)

 

LE MIE MONTAGNE IN LOMBARDIA, 3

Provincia di Sondrio:
- Punta dgli spiriti (scialp)
Gole Cardinello e lago d'Emet
- Tambò (scialp)
- Cima pesciola (scialp)
- Meriggio (scialp)
- Alpe Bondeno (ciaspole)
- Tresero (scialp)
- Cassandra (scialp)
- Ferrè (alpinismo)
- Scalino (scialp)
- Dosdè (scialp) 

Provincia di Como:
- Bregagno (scialp)
- Cima Pianchette (ciaspole)
- Berlinghera 

Provincia di Bergamo:
- Pizzo delle Segade (ciaspole)
- anello dei Campelli
- Vodala by night (scialp)
- Pizzo del Becco 

Provincia di Lecco:
- San Primo (scialp)
- Legnone da Colico
- Resegone (ciaspole)
- Moregallo (per il canalone Belasa)
- Grignone in invernale 

Provincia di Brescia:
- Frerone (scialp)
- Monte Creino 

Provincia di Varese:
-
 Pizzoni Laveno & Mte Nudo
Piambello (MTB) 

 

LE MIE MONTAGNE IN VALLE D'AOSTA(2008-2009-2010)

LE MIE MONTAGNE IN VALLE D'AOSTA (2011 E SEGG)

- Saron (scialp)
- Oilletta (scialp)
- Col Chavacourt (scialp)
Cima di Creya
- Gran Tournalin
- Roccia nera e Gemello del Breithorn (alpinismo)
- Dome de Gouter (alpinismo)
- Mont Avic
- 2 itinerari con le ciaspole in valdigne: alpeggi Tirecorne e lago d'Arpy
- Spalla W Becca Trecare (scialp)
- Tour Ronde (alpinismo)
- Breithorn Centrale (scialp)
Roisetta (scialp)
- Bieteron (scialp)
- Zumstein (scialp)
- Cleve de Moula
- Gran Cima (scialp)
- Tsaplana
(ciaspole)
- Gran Pays (scialp)
- Croce di fana (ciaspole)
- intorno all becca di Viou
-  da Bard a Machaby
- 2 itinerari in MTB: lago Miserin e Pointe de Chaligne
-  colle Champillon (scialp)
- S. Ambrogio 2011: a piedi sulle mulattiere di Quart, scialp al colle della Croce, ciaspolata notturna all'alpe Arp Vieille
- lago di Zuckie
(ante)cima d'Entrelor (scialp)
- lago Cignana (MTB)
- Bivacco Gervasutti
- Nei valloni di Leviona e Pesson 

 

LE MIE MONTAGNE ALTROVE (2006-07)

PIEMONTE:
Verbano-Cusio-Ossola:
- il rifugio Maria Luisa e il Grieshorn (ciaspole)
- Massa del Turlo
- l'anello di Pogallo
- Pizzo Diei e Monte Cistella
- Corona dei Troggi (ciaspole)
- Monte Massone
- Monte Cazzola (ciaspole)
Provincia di Biella:
- Monte Bo
Provincia di Torino:
-
Colma di Mombarone
Provincia di Alessandria:
- Monti Ebro e Chiappo (ciaspole)
- Monte Tobbio

LIGURIA:
Provincia di Savona:
- L'anello del Beigua
- L'anello del Monte Sordo
- L'anello di Finale
- Da Varigotti a Noli
Provincia di Genova:
punta Martin
il sentiero del Brugneto
- sui sentieri dell'ardesia: Monte Zatta e il Monte S. Giacomo
- Monti Reixa e Argentea

TOSCANA
- nelle foreste casentinesi: le cascate dell'acqua Cheta e il Monte Falterona

ESTERO
Francia:
- il mio Verdon: l'Imbut, il Breis e il Martel
- Cret de la Neige
- Le lac Blanc
Svizzera:
- Val di Campo: il rifugio Val Viola e la forcola di Cardan (ciaspole)
- Poncione d'Alnasca
- Traversata S. Carlo - Foroglio per la bocchetta della Crosa
- Il lago di Cama
- Monte Bar (ciaspole)
- La capanna Cremorasco e il Pizzo Corgella

 

LE MIE MONTAGNE ALTROVE (2008-09)

Piemonte
Provincia di Torino:
-
3 itinerari con le ciaspole dal rifugio Selleries: il lago Laus, il colle del Sabbione, il monte Orsiera
- il Rocciamelone
- il sentiero delle anime
- Punta Mariasco
Verbano-Cusio-Ossola:
- Alpe Veglia e dintorni
- Monte Togano

Emilia Romagna
Provincia di Piacenza:
- Monti Bue, Maggiorasca e Nero (ciaspole)
- Monte Alfeo
Provincia di Parma:
- traversata del parco dei 100 laghi
- Monte Orsaro

Liguria:
-
Manico del Lume (GE) e giro della Palmaria (SP)

Trentino Alto Adige:
Provincia di Bolzano:
- l'Ortles (alpinismo)

Toscana:
Provincia di Massa-Carrara:
- 2 ferrate nelle Apuane: il Monte Forato e il Pizzo Uccello

Estero:
Svizzera:
- capanna Gesero e Monte Marmontana
- Chuebodenhorn
- val Vergeletto, quota 2108
- Magehorn (scialpinismo)
- Piz Grevasalvas (scialpinismo)
- Capanna Poncione di Braga (ciaspole)
- Piz cadreigh (scialpinismo)
- Monte Fumadiga
- Pizzo Claro
- l'Adula (alpinismo)
Francia:
-
Fort de la Croix de Bretagne
- Mont Buet

 

LE MIE MONTAGNE ALTROVE, 3 (2009-2010-2011)

Estero:
Svizzera:
- Poncione di Valpiana (scialp)
- Cima dell'Uomo
- Nella valle dei Cani
Piz lagrev (scialp)
- Breithorn (scialp)
Piz Scalotta (scialp)
- Piz Uccello (scialp)
- Foisc (scialp)
- Piz Rondadura (scialp)
Marocco:
-
scialp sull'Atlante: Toubkal, Ras, Timesguida, colle quota 3850m nei pressi dell'Akioud
USA (California):
- Alta Peak
- Sierra Nevada Summit Lake
- Yosemite North Rim
- Sta Cruz Island

Trentino Alto Adige:
- Rifugio Trivena e Passo delle marmotte (ciaspole)
- Alpe di Villandro (ciaspole)
- valle del Ciamin
(ciaspole)
- ciaspole e torggelen: Cornetto e da Soprabolzano a Collalbo

Piemonte:
Provincia di Torino:
- Dormillouse (scialp)
- Testa di Money (alpinismo)
- Rifugio Mautino e Monte Corbiun (ciaspole)
- scialp e ciaspole in Valle Stretta: Colle di valle Stretta, col des Muandes, lago Verde, vallone di Rochemolles
Verbano-Cusio-Ossola
- Arbola
(scialp)
- Cima Valrossa (scialp)
- Mte Capio
Provincia di Vercelli:
- Monte Bo valsesiano (scialp)

 

LE MIE MONTAGNE ALTROVE, 4

Piemonte:
Provincia di Cuneo:
- Monviso (alpinismo)
- sentiero Frassati in Val Maira
- cima delle Rossette (scialp)
- Cima genova per la cresta Sigismondi (alpinismo)
Provincia di Torino:
- rifugio Jervis e Punta barant (ciaspole)
- Cima del bosco (scialp)
- Cima delle Liste (scialp)
Punta delle vallette (scialp)
Provincia di Novara:
- Mte Fenera (MTB)
VCO:
-
Corno orientale nefelgiù (scialp)
- Monte Faiè
- cima Jazzi (alpinismo)
Provincia di Biella:
- cresta dei carisey (alpinismo)

Emilia Romagna:
Provincia di Reggio Emilia:
- Monte Cusna

Trentino Alto Adige:
- rifugio Lancia e Col santo (ciaspole)
- Tra i masi della val Sarentino

Estero:
Svizzera:
-
Mte Gambarogno
- lago di Canee
- Palù (scialp)
- Bishorn (scialp)
- Punta di Stou (scialp)
- Piz Surgonda (scialp)
- Capanna campo tencia e lago Morghirolo (ciaspole)
Austria:
- Feldalphorn (ciaspole)
Francia:
- Dom de la Neige des Ecrins (alpinismmo)

 

LE MIE MONTAGNE ALTROVE, 5

Piemonte:
Provincia di Torino:
- Punta d'Almiane (scialp)
- Cavalcurt
- Forte di Foens (MTB)
- Roc Peirous (scialp)
- colle della battaglia (scialp)
- prato in fiera (scialp)
- Monte Lion (scialp)
Provincia di Cuneo:
-
Colle Ciaslaràs (scialp)
- Piovosa (scialp)
Provincia di Vercelli:
-
colle della piana (scialp)
- colle Piccolo Altare (scialp)
VCO:
- Corbernas (scialp)
giro dei 5 passi

Trentino Alto Adige:
Provincia di Bolzano:
- anello Brugger Schupfer (ciaspole)
- Laite Va Spiz (scialp)

Estero:
Norvegia:
- scialp alle Lofoten: Fagerfjellet e Stormheimfjellet
Svizzera:
- Septimerpass (MTB)
- Nadelhorn (alpinismo)
- Stotzigen fisten (scialp)
- Tallihorn (scialp)
- Chilchalphorn (scialp)
- Pigna d'Arolla (scialp)
- Strahlorn e Allainhorn (scialp)
- Generoso
Francia:
-
refuge de Gouter
Argentina:
- Cerro des los Cristales

 

LE MIE MONTAGNE ALTROVE, 6

Estero:
Svizzera:
- Chili Bielenhorn (scialp)
- Lucendro (scialp)
- Alphubel (scialp)
Piz d'Emmat Dadaint (scialp)
- Straffelgrat (scialp)
- Einshorn (scialp)
- Weissmies (alpinismo)
- Allainhorn, cresta Est (alpinismo)
- Piz Arpiglia (scialp)
- Piz Mezdì (scialp)
- Boshorn (scialp) 

Piemonte:
Provincia di Torino:
- colle delle Lance (scialp)
- Blegier (scialp)
- Giornalet (scialp)
VCO:
- Basodino (scialp) 
- traversata Veglia-Devero
- Mater & Margineta
alpeggi sopra Cannobio
Provincia di Cuneo:
- Chersogno (scialp)
- Oronaye (alpinismo)
- Colle della Lausa & anello Collalunga (scialp)
Colle Sagneres (scialp) 

Trentino Alto Adige:
- Presanella (alpinismo)
 

Veneto:
Provincia di Belluno:
- Pavione
Mont'Alt de Framont
Provincia di Verona:
- giro delle 5 cime
Monte Sparavero

 

PICCOLE SODDISFAZIONI

Anche se quello a cui tengo di più è la parte "alpinistica", qualcuno ha notato e apprezzato le mie ricette. Questo blog pertanto è segnalato su Petitchef.com

Ricette di cucina

 
 

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