la bradipessa

alla ricerca dei propri limiti, delle proprie potenzialità e di (un po') di autostima

 

CONTATTA L'AUTORE

Nickname: sillylamb
Se copi, violi le regole della Community Sesso: F
Età: 45
Prov: MI
 

DEDICATO A S.

 

"Se saprai starmi vicino,
e potremo essere diversi,
se il sole illuminerà entrambi
senza che le nostre ombre si sovrappongano,
se riusciremo ad essere "noi" in mezzo al mondo
e insieme al mondo, piangere, ridere, vivere.

Se ogni giorno sarà scoprire quello che siamo
e non il ricordo di come eravamo,
se sapremo darci l'un l'altro
senza sapere chi sarà il primo e chi l'ultimo
se il tuo corpo canterà con il mio perché insieme è gioia...                                          


Allora sarà amore
e non sarà stato vano aspettarsi tanto."


Neruda

 

 

 

DEDICATO AL LEO, AL KIMBA E A DIVERIA

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Dio creò il Persiano perchè l'uomo potesse accarezzare il leone.

Dovremmo essere saggi la metà dei gatti. E anche belli la metà.

I gatti sono stati messi al mondo per contraddire il dogma secondo il quale tutte le cose sarebbero state create per servire l'uomo.

 

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Messaggi di Maggio 2015

BUDINO DI MIGLIO

Post n°1636 pubblicato il 27 Maggio 2015 da sillylamb
 

Si parla tanto di olio di palma e ultimamente ho visto dei filmati da fonti che ritengo attendibili che mi hanno davvero lasciato l'amaro in bocca. Foreste bruciate per fare pinatgioni di altri alberi che poi verranno abbattuti. Davvero uno scempio. Poi sono andata alla mostra Food e l'ho visto fisicamente: ricco di grassi saturi, ha l'aspetto del burro. Io ho una ipercolesterolemia pura da quando avevo 17 anni e da allora è un continuo "NN mangiare questo. NN mangiare quello". Con risultati abbastanza scarsi, tra l'altro. Tra le cose vietate c'è appunto il burro. Ora, perchè nn posso mangiare il burro che è pure buono e devo mangiare prodotti con l'olio di palma? Il problema è che trovare dei biscotto decenti sullo scaffale del supermercato senza olio di palma è un'impresa. E allora, basta biscotti confezionati! Questo comporta un piccolo sforzo da parte mia, ma il martedì è diventato il giorno dedicato al dolce. Mi sto specilizzando in dolci sani (senza burro, senza zucchero...) e alcuni sono davvero buoni. Per es, riguardo a questo, stamattina S ha commentato che era poco dolce, poi però se ne è mangiato 2 fette.

Ingredienti: 200g di miglio, 1l di latte, 10 albicocche secche, 2 cucchiai di malto di riso, 1 mela, 4 cucchiai di crema di mandorle, 2 cucchiaini di agaragar
Preparazione: Sciacquate il miglio e metettelo in una pentola con il latte, le albicocche e la mela a cubetti. Portate a ebollizione e fate cuocere per 40 minuti mescolando spesso perchè nn si attacchi. Con un frullatore a immersione, riducete il composto in crema, incorporatevi l'agar agar, il malto e la crema di mandorle. Cuocete ancora per 5 minuti. Mettete il composto in uno stampo da budino e ponete in frigor a raffreddare.

 
 
 

SULLA TRACCIA DI NIVES

Post n°1635 pubblicato il 26 Maggio 2015 da sillylamb
 

Tra i regali ricevuti per il mio compleanno c'è stato "Sulla traccia di Nives" di Erri de Luca. NN conoscevo l'autore e nn sapevo nemmeno chi fosse Nives Meroi, però fin dalle prime pagine il libro mi è piaciuto molto. E' poetico e delicato, anche se alcuni brani sulle sacre scritture per me risultano un po' pesanti.

Bisogna avere la diottria infallibile di un visionario autorizzato, per riconoscere un dio sopra le cime.
Ora resta il vento per barriera tra gli dei e gli uomini. 

Nives Meroi è un'alpinista che sta salendo i 14 8000 e, anche se con le debite proporzioni, mi ritrovo molto nelle sue parole. Mi ha fatto sorridere che anche lei dica che prima o poi farà una vacanza al caldo e poi si trova sempre ficcata in un sacco a pelo ai piedi di qualche gigante di roccia e ghiaccio. Mi è piaciuta l'idea che la discesa fa parte della salita, mentre io detesto la discesa e la soffro moltissimo; forse a vederla così mi piacerà un po' di più. Mi sono ritrovata tantissimo nelle pagine in cui parla del rapporto col marito, anche lui alpinista, di come scalare insieme faccia parte del loro rapporto e del loro amore.

Siamo un laboratorio dell'amore ad alta quota.
Da qualche parte hai scritto che il napoletano raddoppia le emme di amore e così gli dà più peso. Mi piace, lo adotto per il nostro caso, il nostro ammore.
Lui se la sa cavare sempre, sa cavrsela per due, per e per lui. 

Così come ho sentito come famigliare i brani in cui parla dei suo essere donna in un mondo che è ancora quasi esclusivo appannaggio maschile. Dice che la pazienza è maschile, mentre lei...

Quando arrivo in cima e quel po' di ossigeno gelido entra nel corpo, si fissa in sangue spesso e gonfia il cuore, io so di provare qualcosa che nessun maschio può. NN sono madre, nn ho partorito, la mia fertilità si perde tutti i giorni, ma ecco che lassù io sono la montagna, sono Nives la pietra, sono Nives la neve, sono madre natura che visita l'ultimo gradino sotto il cielo.  Lassù sono materia, madre terra, madreperla, madrèpora che è una specie di corallo, madreselva che è il caprifoglio, sono tutto il madre e qualcosa che ho trovato sul vocabolario. Sono la vocale a, desinenza femminile che dà vita al mondo, lassù pianto la a in fondo a tutte le parole, i passi, lassù so che il mondo è di genere femminile, è forza, luce, aria. Perciò sono l'apostrofo davanti al nome di alpinista.

Ecco spiegato con parole bellissime come mi sento anch'io lassù, la gioia della vetta, e mi sento un po' meno strana e un po' meno sola.

 
 
 

CHIUSURA STAGIONE SCIALP AL LUCENDRO

Post n°1634 pubblicato il 25 Maggio 2015 da sillylamb
 

E per quest'anno siamo agli sgoccioli. Sabato partirò per le vancanze e nn credo che quando tornerò ci sarà ancora abbastanza neve, tanto più che in teoria dovrei iniziare ad allenarmi a camminare se quest'estate voglio portare a casa qualche cima interessante. NN mi preoccupa la salita, quanto la discesa che con gli sci passa in un soffio e con poca fatica anche quando come ieri la neve fa un po' schifo. Quest'anno nn ho nemmeno tanta voglia di arrampicare, ho proprio voglia di camminare e godermi la solitudine e il lento scorrere del tempo.

Cmq ieri mattina siamo partiti da Milano a un'ora illegale (mi ha fatto sorrideremia sorella che vene ha fatto una gara di corsa alle 5.30 e mi ha detto: "Ma allora esistono davvero le 5.30 del mattino!") e siamo arrivati al passo del S. Gottardo sotto uno sconfortante cielo grigio, con le cime avvolte dalle nuvole. Come sempre, ormai eravamo lì e io confidavo nelle previste schiarite in mattinata. In effetti poi il tempo si è aperto e la gita si è rivelata una degna conclusione di questa stagione. E' una gita complessa, che obbliga a ripellare per ben 3 volte e anche a fare un breve tratto con gli sci in spalla. Peccato solo che la neve fosse proprio brutta: era nevicato troppo di recente e la neve era in via di umidificazione, gessosa in alto e marcia in basso. S mi ha pure cacciato nel solito canale che mi ha letteralmente stremata. Ma ovviamente sono sopravvissuta e l'ottima compagnia ha reso la giornata davvero speciale.

Regione: Svizzera, conton Ticino

Località di partenza: A9 fino in dogana. Proseguire sull'autostrada svizzera fino a Airolo dove si imbocca la strada che porta al passo del S. Gottardo (2090m)

Meta: Pizzo Lucendro (2963m)

Dislivello: itinerario che consta di 3 salite differenti per un totale di 1250m

Punti di appoggio: nessuno

Difficoltà: BSA

pericoli oggettivi: itinerario che necessita di neve assestata in diversi punti 

Periodo consigliato: fine maggio-inizio giugno. Io l'ho fatta domenica 24-4-15: sci ai piedi dall'auto (dopo quello che abbiamo spallato le ultime volte ci voleva!); neve gessosa in alto, marcia in basso; cresta della Fibbia percorribile sci ai piedi tranne un brevissimo tratto; parecchia gente sul percorso

Tempo di percorrenza: 4h per l'intero giro

tipo di percorso: itinerario ad anello per lo più su pendii ampi

Cartografia: ICN

Materiale supplementare: picozza e ramponi utili per la cresta 

Itinerario: dal parcheggio dell'ospizio, si attraversa la strada e ci si dirige verso ovest dapprima per dossi e vallette poco ripidi. Si attraversa un breve pianoro e si affronta un tratto più ripido che conduce a una bocchetta a quota 2643m. Si tolgono le pelli e, facendo attenzione alla cornice, si scende sull'altro versante per circa 150m. Si affronta quindi un traverso verso sinistra che conduce nei pressi di alcune baite. Si rimettono le pelli e si risale l'ampio spallone del Lucendro che si impenna nel tratto terminale. Raggiunta la cresta, si lasciano gli sci e la si percorre brevemente verso destra fino in vetta.
Per la discesa, si torna sui propri passi fino alle baite. Qui occorre rimettere le pelli e risalire la cresta ovest della Fibbia (a seconda delle condizioni alcuni tratti devono essere fatti a piedi) fino a una selletta a quota 
 2758m (madonnina). Si scende sul versante opposto immettendosi sul percorso di salita nei pressi del primo pianoro incontrato.

 
 
 

CENA MILANESE PER LE AMICHE

Post n°1633 pubblicato il 20 Maggio 2015 da sillylamb
 

E con questa credo di aver esaurito le cene primaverili. Approfittando del fatto che S è in Svezia, noi abbiamo organizzato la nostra serata al femminile. Questa volta a casa della Pink e devo dire che cucinare con l'aiuto-chef è davvero divertente (anche se per friggere l'aiuto si è trasformato in chef perchè io ho dei gravi problemi con le fritture). Tutta la serata è stata divertente, tanto che abbiamo fatto le ore piccole come nn mi capitava da tempo. E il cibo era buonissimo, altro che andare a cena da Oldani dove sono praticamente loro a decidere in quanti si deve andare. Da ripetere presto, prestissimo.

FIORI DI ZUCCA RIPIENI
ingredienti (per 5 persone): 15 fiori di zucca, 300g di crescenza, 100g di rucola, sale, pepe, 80g di farina, 1dl di latte, 1 uovo
Preparazione: mescolate la farina col tuorlo, poi unite il latte a filo e fate riposare in frigor per 30 minuti. Nel frattempo tritate la rucola, mescolatela con la crescenza, sale e pepe e con questo composto riempite i fiori privati del pistillo. Montate a neve l'albume e incorporporatelo alla pastella in cui passerete i fiori per poi friggerli in abbondante olio. Scolateli su carta assorbente da cucina e serviteli ben caldi.

RISO E PREZZEMOLO
In teoria in origine avevamo pensato a un risotto agli asparagi, ma poi la Pink ha preso in mano il ricettario e ha esclamato: "Riso e prezzemolo! Quanto mi piace riso e prezzemolo!" Così, con la scusa di farlo assaggiare a CdS e a Siona che nn lo conoscevano, riso e erborin è stato. E' anche più milanese del risotto agli asparagi e per me SC è stato riscoprire uno dei piatti della nostra infanzia. 
Ingredienti (per 5 persone): 1,5l di brodo, 250g riso, 1 manciata di prezzemolo tritato, 1 manciata di parmigiano grattugiato, burro
Preparazione: portate a bollore il brodo, tuffatevi il riso e portate a cottura. Profumate con il prezzemolo, il burro e il parmigiano e servite subito, ben caldo.

MONDEGHILI
Ingredienti (per 5 persone): 400g di lesso avanzato, 2 patate medie, 1 manciata di prezzemolo tritato, 1 manciata di parmigiano, 150g di mortadella di fegato, 200g di salsiccia, sale, pepe, pangrattato, olio per friggere, 2 uova
Preparazione: Lessate le patate con la buccia. Tritate la carne con la mortadella di fegato e la salsiccia. Unite le uova, il prezzemolo, il formaggio, le patate pelate e schiacciate, sale e pepe e impastate. Formate tante polpette e schiacciatele tra le mani, poi rotolatele nel pangrattao. Friggetele in olio bollente e servitele subito.

E ancora, Siona è la nostra panificatrice ufficiale e gelato by Pink; rosa, ovviamente.
 

 
 
 

SU E GIU' X I COLLI BERGAMASCHI

Post n°1632 pubblicato il 18 Maggio 2015 da sillylamb
 

Sabato è stata davvero una giornata un po' noiosa, tra lavoro e una cresima a cui nn avevo voglia di andare. NN tanto per la funzione in sè, quanto perchè nn capisco la necessità di festeggiare con pranzi che scimmiottano quelli di matrimonio e poi perchè la famiglia di S nn si fa mai scappare l'occasione di fare battuttine sul mio nn voler figli. Avevo avuto una settimana pesante e avevo paura mi scappasse la rispostaccia. Poi mi sono fatta forza, mi sono messa in un angolo evitando accuratamente tutte le conversazioni pericolose e sono sopravvissuta senza morti nè feriti. Ovviamente però abbiamo fatto tardi e quindi domenica nn ssarei riuscita a fare una gran levataccia. Così abbiamo optato per un giro in MTB sui colli di Bergamo: vicino e senza necessità di fare presto. Il giro è stato preso da un libro che mi avevano regalato tempo fa ("MTB tra Lecco e Bergamo", ed Versante Sud) e che nn avevo ancora provato. Sapendo quanto sono imbranata con la MTB, ho scelto uno dei più facili che poi tanto facile nn si è rivelato. Intendiamoci, niente di trascendentale, ma alcune mulattiere per me erano assolutamente inciclabili e cmq qualche tratto a spinta l'ho fatto. In ogni caso piano piano imparo anch'io: oso un po' di più e spt sono meno rigida in sella.

Lunghezza: 31km con saliscendi continui per un totale di 1000m di dislivello

Tipo di itinerario: itinerario su asfalto e sterrato (40%, per lo più sentieri S1/S2; qualche mulattiera lastricata e scalinata) 

Tempi di percorrenza: 3h30 per l'intero giro

Periodo consigliato: l'itinerario è in genere percorribile tutto l'anno, ma è consigliato nelle mezze stagioni. Io l'ho fatto domenica 17-5-15: un paio di alberi caduti (uno al km 12 e uno al km 21), un po' di fango e un po' di caldo.

Descrizione: Noi siamo partiti da Ponteranica, dal parcheggio in v. Moroni. Siamo scesi ad attraversare la SS470 e subito oltre ci siamo immessi nel percorso ciclopedonale che imbocchiamo verso sx. Seguendo le indicazioni per Bergamo, si affronta una prima salita. Una prima, breve discesa conduce nei pressi della sede del parco. Noi svoltiamo a destra, ancora in discesa, fino a raggiungere la strada che attraversiamo. Sempre seguendo la ciclabile, ci si porta nei pressi delle mura. Si prende la scalinata di v. Noca (evitabile seguendo la strada) e poi si costeggiano tutte le mura sino in Colle Aperto. Qui si seguono le indicazioni per l'orto botanico. Dove la strada si biforca, prendere a destra. Si passa una trattoria, poi nei pressi di una chiesa si svolta a sinistra a imboccare il "sentiero dei vasi". Il percorso è abbastanza agevole fino all'uscita, dove bisogna prendere a sinistra in ripida salita. Si sbuca così sull'asfalto, dove bisogna andare a sinistra sino alle case di Monte Bastia. Prendere a destra in v. Orsarola e, appena usciti dalle case, prendere una mulattiera scalinata in discesa. Il percorso si fa poi più agevole, a mezzacosta e una seconda scalina ci deposita sull'asfalto a breve distanza dalla chiesetta di S. Sebastiano. Seguendo l'asfalto a sinistra si raggiunge Sudorno dove si prende a destra e poi ancora a destra imboccando v. Moratelli che ben presto diviene mulattiera e si innesta su v. Ripa Pasqualina (scalinate). Al termine si svolta a destra risalendo v. Astino fino all'omonimo manastero. Qui si prende a sinistra in v. dell'Allegrezza che ben presto diventa sentiero. Tornati su asfalto, lo si attraversa e si procede dritto  (v. Bagnada). Si seguono le indicazioni per Mozzo e si costeggia il muro di cinta di una grande villa. Tornati su asfalto nei pressi di una cappelletta, si scende per 2 tornanti per poi imboccare un sentiero sulla destra. Scendere poi a sinistra a raggiungere il Pascolo dei tedeschi che si attraversa su sterrata. Sbucati in v. Sombreno, prendere la salita lastricata che riporta su asfalto a valle della chiesa di S. Sebastiano. Raggiungerla nuovamente e questa volta proseguire a sinistra raggiungendo la trattoria degli Alpini. Proseguire dritto, poi imboccare il sentiero di crinale che termina poco sotto la Madonna della castagna. Proseguendo su ciclabile si arriva a Sombreno dove una ripida salita a destra ci porta alla chiesa. Si prosegue dritto, su sentiero, per poi scendere a sinistra e raggiungere la ciclabile che, seguendo i cartelli, ci riporterà al punto di partenza.

 
 
 

QUICHE DI PRIMAVERA CON PISELLI E CIPOLLOTTI

Post n°1631 pubblicato il 15 Maggio 2015 da sillylamb
 

Tra le varie notizie che mi hanno colpita ultimamente c'è l'infestazione di xylella a carico degli ulivi. NN mi interesso di agricoltura, quello che mi ha colpito sono state le foto dei volti sconsolati dei contadini che guardavano impotenti mentre gli alberi venivano abbattuti. NN so se erano così tristi per il danno economico o se davvero erano dispiaciuti nel vedere a terra quelle piante che io trovo bellissime, tra le foglie argentee e i tronchi contorti alcune sembrano delle vere e proprie sculture. Sono anche alberi che hanno un importante significato simbolico nella nostra cultura, si dice che gli ulivi siano il ponte tra Dio e gli Uomini e allora mi sono chiesta: io sono relativamente atea, ma considerato che nell'Antico Testamento Dio mandava cavallette e quant'altro, nn è che semplicemente abbia deciso di tagliare il ponte con gli uomini, considerata la nostra cattiveria di cui stiamo dando sfoggio ultimamente?

Ingredienti (per 2 persone): 1 rotolo di pasta sfoglia, 200g di piselli sgranati, 3 cipollotti, 2 uova, 40g di yogurt bianco, basilico, sale, 2 cucchiai di parmigiano grattugiati, sale, pepe
Preparazione: fate appassire i cipollotti tritati nell'olio, unite i piselli e fate cuocere con un goccio d'acqua per 10 minuti; regolate di sale e pepe e profumate col basilico. Stendete la sfoglia in una tortiera. Sbattete le uova con parmigiano, yogurt, sale, unite i piselli e versate il tutto nella sfoglia. Infornate a 220° per 20 minuti e servite tiepida.

 
 
 

CENA SPAGNOLA PER EX-FANTASISTI

Post n°1630 pubblicato il 13 Maggio 2015 da sillylamb
 

NN so se sono più orso di quanto pensassi e quindi ho rimandato all'impossibile un sacco di cene finchè nn si sono accumulate tutte o se sono meno asociale di quanto pensassi e quindi mi ritrovo circondata da tante persone con cui mi piace passare il tempo e quale posto migliore se nn intorno a un tavolo? Fatto sta che ieri avevo di nuovo gente a cena. Tre amici conosciuti al corso di arrampicata indoor che nn avevo più visto perchè tra la caviglia di S e la pigrizia, quest'anno abbiamo abbandonato. Erano persone però con cui avevo condiviso dei bei momenti e mi sarebbe dispiaciuto perderli, così ho creato l'occasione per rivederli, con la speranza di riuscire prima o poi a combinare qualcosa in montagna.

TORTILLA DI PATATE
Ingredienti (per 5 persone): 400g di patate, 2 cipolle medie, 3 uova 4 cucchiai di latte, sale, paprika, olio
Preparazione: affettare la cipolla e tagliare le patate a cubetti e fate cuocere in una padella con olio finchè le patate nn saranno tenere. Nel frattempo sbattete le uova con il latte, sale e paprika. Unite le patate e versate il composto in una padella. Fate cuocere con coperchio finchè nn sarà rappresa, poi girate e fate cuocere anche dall'altro lato. Servitela tiepida tagliata a quadrotti.

POLPO ALLA GALLEGA
Ingredienti (per 5 persone): 1 polpo da 1kg, sale, paprika, olio
Preparazione: lessate il polpo in acqua bollente per 40 minuti, poi privatelo della pelle e delle ventose e tagliatelo a pezzi. Salate con moderazione e condite con olio e papprika. Conservate in frigor fino al momento di servirlo.

PAELLA SECONDO MONTRESINO (SEMPLIFICATA)
ingredienti (per 5 persone): 300g di riso, 300g di peperoni, 300g di pomodori, 1 cipolla, prezzemolo, olio, 500g di cosce di pollo, 300g di spezzatino di maiale, 200g di salsiccia, 200g di totani, 300g di code di mazzancolle, 300g di cozze surgelate, zafferano, brodo, 200g di piselli sgusciati, 200g di champignon, 1 scalogno, aglio, peperoncino, 1/2 bicchiere di vino bianco
Preparazione: frullate la cipolla con il prezzemolo fino a ridurla in crema, poi fatela rosolare in olio. Sbollentate i pomodori e tagliateli a cubetti. Tagliate anche i peperoni. Unite peperoni e pomodori alle cipolle, fate insaporire, poi coprite con acqua bollente salata in cui avrete sciolto una bustina di zafferano e fate cuocere per un'ora; tenete da parte. Disossate il pollo e tagliatelo a filetti. Sgranate la salsiccia. Fate appassire lo scalogno a fettine nell'olio, unite le carni e fate rosolare; tenete da parte. Tagliate i totani a striscioline e fateli rosolare nell'olio con un po' di pepe; tenete da parte. Fate rosolare aglio, peperoncino e prezzemolo nell'olio, unite le cozze scongelate, bagnate con il vino bianco e fate restringere; tenete da parte. Fate rosolare i funghi nell'olio; tenete da parte. Iniziate a comporre la paella: in una pentola larga e bassa disponete nell'ordine: la crema ai peperoni, le carni, i funghi, i calamari, il riso, i piselli, le cozze. Bagnate con brodo bollente in cui avrete sciolto un'altra bustina di zafferano e cuocete senza mescolare fino a cottura (il riso dovrà aver assorbito tutta l'acqua). Nel frattempo mettete i gamberi sgusciati in una teglia da forno, conditeli con olio e pepe e fateli cuocere per pochi minuti in forno. Servite la paella decorando con i gamberi.
Note: questa ricetta è tratta dal libro "Accademia Montresino" e, nonostante l'abbia notevolmente semplificata, è molto più complessa di quella che preparo di solito. Il risultato è buono, anche se credo di aver sbagliato il riso. La ricetta prevedeva il parboiled che però io nn amo. Ho usato l'integrale che assorbe meno acqua ed è risultata pertanto un po' brodosa.

E per dolce mi hanno portato una buonissima crema catalana.

 
 
 

18 VOLTE A 4000: ALPHUBEL

Post n°1629 pubblicato il 11 Maggio 2015 da sillylamb
 

Se ricordate, all'inizio della stagione avevo steso una piccola lista con i desiderata e mancava giusto questo (a parte il canalone Porta, ma nn è che mi sia attivata molto in tal senso...). Purtroppo la stagione sta proprio volgendo al termine e anche questa volta siamo partiti con gli sci in spalla. Appena oltre il rifugio però si calzano e sciare a 4000m è davvero una delle soddisfazioni della vita, spt se lo si fa al cospetto di un panorama da urlo, sotto gli occhi di Cervino, Monte Rosa e, in lontananza, anche del Bianco. Quetsa volta eravamo in orario perfetto, così S ha pensato bene di sbagliare la discesa infognandomi in un canalone nn proprio agevole (spt se si hanno gli sci sulle spalle!) e riportandoci nei nostri standard. Io cmq ho scoperto 2 cose: ho bisogno di recupero (nn riesco a fare attività fisica intensa 2 gg di seguito, il secondo nn rendo) e in basso, dove gli altri corrono, vado piano; mentre in alto, dove gli altri rallentano per la quota, continuo ad andare piano uguale, ma in proporzione rendo molto di più. In altre parole, sono felicissima della mia performance. 

I giorno: salita al rifugio 
Regione: Svizzera, Vallese
Località di partenza: da Milano A26 fino a Gravellona, poi proseguire fino al confine di Stato e risalire il Sempione; scendere sul versante opposto, quindi seguire per Visp dove si prende a sinistra e si risale interamente la valle fino a Tasch. Poco prima di arrivare in centro al paese, prendere a sinistra una stretta strada asfaltata che termina a Taschalp (2170m)
Meta: Taschhuette (2701m)
Dislivello: 500m
Punti di appoggio: Taschhuette: di proprietà del CAS, dispone di 80 posti letto ed è aperta con servizio di alberghetto aprile-maggio e da metà giugno a fine settembre. Carissima (11CHF per 1,5l d'acqua, 70CHF la mezza pensione), cena discreta, standard di pulizia buoni. Per la prenotazione si consiglia di telefonare: noi l'abbiamo fatta per mail, ci è arrivata una risposta in cui ci chiedevano conferma e l'abbiamo data sempre per mail; quindi silenzio; arrivati su, la prenotazione nn c'era; per fortuna la capanna nn era piena
Difficoltà: BSA
Pericoli: nessuno (anche perchè data l'esposione, lì la neve va via presto...)
Tempo di percorrenza: 1h20
Cartografia: ICN
Itinerario: dal termine della strada, imboccare la sterrata che porta in rifugio.

II giorno: Alphubel 
Località di partenza: Taschhuette (2701m)
Meta: Alphubel (4206m)
Dislivello: 1500m
Punti di appoggio: nessuno
Difficoltà: BSA
Materiale supplementare: corda,picozza e ramponi talvolta utili (a noi nn sono serviti, ma sempre meglio averli dietro)
Pericoli oggettivi: prestare attenzione al ripido pendio poco sotto la vetta; crepacci
Tempo di percorrenza: 3h30 solo salita
Periodo consigliato: aprile-maggio; io l'ho fatta domenica 10-5-15: quota neve 2750m, buon rigelo, neve ancora invernale fino al colle, poi firn, medio affollamento sul percorso
Itinerario: dal rifugio si imbocca il sentiero estivo che sale in direzione est. Ci si addentra in una valletta che si risale interamente fin dove si allarga. Qui si lascia a destra la traccia per il Rimpfischorn e si rimonta il pendio a sinistra raggiungendo in breve Alphubeljoch (3771m). Piegare a sinistra compiendo un lungo traverso sotto una seraccata (un po' delicato per la neve riportata dal vento; forse sarebbe stato meglio scendere leggermente) e collegandosi con l'itinerario proveniente da Saas Fee sotto un ripido pendio. Rimontarlo (40°) e poi, con pendenze via via minori, arrivare in vetta.
Discesa: lungo la via di salita. In teoria è possibile scendere a sinistra di un'evidente morena in una valletta dove l'esposizione mantiene la neve più a lungo; è fondamentale portarsi a sinistra: a destra ci si infila in una serie di canali poco agevoli e con salti di roccia.

 
 
 

FUSILLI CON ASPARAGI E BURRATA

Post n°1628 pubblicato il 07 Maggio 2015 da sillylamb
 

Dopo quasi 10 anni dal primo, ho fatto il mio secondo tatuaggio.
Il primo, uno scoiattolo sulla spalla, è stato fatto alla fine di un periodo molto brutto. E' stato un riappropriarmi di me ed è stato scelto perchè lo scoiattolo è un animale che mi ha sempre affascinato (da piccola, suggestionata dal cartone di Pollyanna, dicevo che ne volevo uno), è piccolo ma al tempo stesso forte perchè riesce a superare l'inverno senza andare in letargo e dopo l'inverno arriva sempre la primavera.
Il secondo è una S a forma di drago, sopra il gluteo. E' un disegno che mi rappresenta molto. Già ai tempi del liceo, amante dei fantasy, scrivevo il mio nome decorando la S con teste di drago. Poi è arrivato S il cui nome ha la mia stessa iniziale e insieme penso che saremo più forti di tutto il resto del mondo. 
I tatuaggi cmq sono una cosa strana. C'è chi nn li capisce e mi chiede che senso abbiano. Io credo che sia una sorta di memoria ancestrale, uno scriversi addosso un momento importante, una sorta di rito di passaggio. Poi c'è chi li ostenta e mi chiede perchè li faccio piccoli e nascosti. NN è scarsa convinzione, è che per me sono qualcosa di molto intimo. E poi mi è piaciuta molto l'interpretazione della tatuatrice che dice che è come portarsi addosso una piccola opera d'arte.

Ingredienti (per 2 persone): 180g di fusilli, 100g di burrata, 200g di asparagi, aglio, olio, peperoncino, sale
Preparazione: lessate la pasta in acqua bollente salata. Cuocete gli asparagi a vapore per 7 minuti, poi tagliateli a tocchetti e fateli saltare con olio, aglio e peperoncino. Scolate la pasta, unitela alle verdure e completate con la burrata a pezzetti.

 
 
 

AVENOTTO

Post n°1627 pubblicato il 05 Maggio 2015 da sillylamb
 

In principio fu il riso. Carnaroli, poi venere, rosso, basmati, integrale... Seguito da farro e orzo e in tempi più recenti da quinoa, amaranto, miglio, segale e grano saraceno. Poteva dunque mancare l'avena? Forse sì... Ma come dicevo ieri sono una collezionista seriale di cereali e quindi ora in dispensa c'è anche l'avena in chicchi. Quella in fiocchi l'avevo già scoperta. Curiosando qua e là ho scoperto che fa anche benissimo: ha un elevato tenore proteico ed è quindi un aiuto nelle diete e pare contrasti anche la cellulite. Ieri sera l'ho fatta così e nn era affatto male.

Ingredienti (per 2 persone): 140g di avena, brodo, 2 cipollotti, 1 cucchiaio d'olio, 2 cucchiai di ricotta, 1 cucchiaio di nocciole tritate, cannella, pepe
preparazione: fate appassire i cipollotti tritati nell'olio, poi unite l'avena e fatela tostare qualche istante. Portate a cottura unendo il brodo caldo un mestolo alla volta, come fosse un risotto. Nel frattempo lavorate a crema la ricotta con le nocciole e la cannella e a fine cottura incorporatela all'avena. Profumate con una macinata di pepe e servite immediatamente. 

P.S. Ho scoperto che esiste anche il sorgo e... mi manca!!! Potrò vivere senza?

 
 
 
 
 

INFO


Un blog di: sillylamb
Data di creazione: 26/01/2006
 

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Le montagne sono le preghiere di Dio

 

LE MIE MONTAGNE IN LOMBARDIA (2008-2013)

Provincia di Lecco:
- Grignone per la cresta di Piancaformia (alpinismo invernale)
Giro delle Grigne
- Zucco Sileggio

Provincia di Sondrio:
Pizzo Olano (scialp)
Salmurano (scialp)
- lago del Truzzo
- Surettahorn (scialp)
Bernina (alpinismo)
- bivacco Colombo, Palon de la Mare, monte Vioz (alpinismo)
Disgrazia (alpinismo)
- Gran Zebrù (alpinismo)
- Forcellino (scialp)
- Passo Porcile (scialp)
- il bivacco Ca' Bianca (scialp)
- Da Isola a Frondaglio (ciaspole)
- il lago di Colina (MTB)
-  il Cevedale (alpinismo)

Provincia di Bergamo:
- Bronzone
- Sasna (scialp)
- Mte Misma
Traversata delle creste della Presolana (alpinismo)
- Araralta e baciamorti (ciaspole)
- Pizzo Arera

Provincia di Brescia:
- Adamello (scialp)
- Monte Carone
- Guglielmo (ciaspole)

Provincia di Varese:
- Mte Settetermini (MTB)

 

LE MIE MONTAGNE IN LOMBARDIA, 3

Provincia di Sondrio:
- Punta dgli spiriti (scialp)
Gole Cardinello e lago d'Emet
- Tambò (scialp)
- Cima pesciola (scialp)
- Meriggio (scialp)
- Alpe Bondeno (ciaspole)
- Tresero (scialp)
- Cassandra (scialp)
- Ferrè (alpinismo)
- Scalino (scialp)
- Dosdè (scialp) 

Provincia di Como:
- Bregagno (scialp)
- Cima Pianchette (ciaspole)
- Berlinghera 

Provincia di Bergamo:
- Pizzo delle Segade (ciaspole)
- anello dei Campelli
- Vodala by night (scialp)
- Pizzo del Becco 

Provincia di Lecco:
- San Primo (scialp)
- Legnone da Colico
- Resegone (ciaspole)
- Moregallo (per il canalone Belasa)
- Grignone in invernale 

Provincia di Brescia:
- Frerone (scialp)
- Monte Creino 

Provincia di Varese:
-
 Pizzoni Laveno & Mte Nudo
Piambello (MTB) 

 

LE MIE MONTAGNE IN VALLE D'AOSTA(2008-2009-2010)

LE MIE MONTAGNE IN VALLE D'AOSTA (2011 E SEGG)

- Saron (scialp)
- Oilletta (scialp)
- Col Chavacourt (scialp)
Cima di Creya
- Gran Tournalin
- Roccia nera e Gemello del Breithorn (alpinismo)
- Dome de Gouter (alpinismo)
- Mont Avic
- 2 itinerari con le ciaspole in valdigne: alpeggi Tirecorne e lago d'Arpy
- Spalla W Becca Trecare (scialp)
- Tour Ronde (alpinismo)
- Breithorn Centrale (scialp)
Roisetta (scialp)
- Bieteron (scialp)
- Zumstein (scialp)
- Cleve de Moula
- Gran Cima (scialp)
- Tsaplana
(ciaspole)
- Gran Pays (scialp)
- Croce di fana (ciaspole)
- intorno all becca di Viou
-  da Bard a Machaby
- 2 itinerari in MTB: lago Miserin e Pointe de Chaligne
-  colle Champillon (scialp)
- S. Ambrogio 2011: a piedi sulle mulattiere di Quart, scialp al colle della Croce, ciaspolata notturna all'alpe Arp Vieille
- lago di Zuckie
(ante)cima d'Entrelor (scialp)
- lago Cignana (MTB)
- Bivacco Gervasutti
- Nei valloni di Leviona e Pesson 

 

LE MIE MONTAGNE ALTROVE (2006-07)

PIEMONTE:
Verbano-Cusio-Ossola:
- il rifugio Maria Luisa e il Grieshorn (ciaspole)
- Massa del Turlo
- l'anello di Pogallo
- Pizzo Diei e Monte Cistella
- Corona dei Troggi (ciaspole)
- Monte Massone
- Monte Cazzola (ciaspole)
Provincia di Biella:
- Monte Bo
Provincia di Torino:
-
Colma di Mombarone
Provincia di Alessandria:
- Monti Ebro e Chiappo (ciaspole)
- Monte Tobbio

LIGURIA:
Provincia di Savona:
- L'anello del Beigua
- L'anello del Monte Sordo
- L'anello di Finale
- Da Varigotti a Noli
Provincia di Genova:
punta Martin
il sentiero del Brugneto
- sui sentieri dell'ardesia: Monte Zatta e il Monte S. Giacomo
- Monti Reixa e Argentea

TOSCANA
- nelle foreste casentinesi: le cascate dell'acqua Cheta e il Monte Falterona

ESTERO
Francia:
- il mio Verdon: l'Imbut, il Breis e il Martel
- Cret de la Neige
- Le lac Blanc
Svizzera:
- Val di Campo: il rifugio Val Viola e la forcola di Cardan (ciaspole)
- Poncione d'Alnasca
- Traversata S. Carlo - Foroglio per la bocchetta della Crosa
- Il lago di Cama
- Monte Bar (ciaspole)
- La capanna Cremorasco e il Pizzo Corgella

 

LE MIE MONTAGNE ALTROVE (2008-09)

Piemonte
Provincia di Torino:
-
3 itinerari con le ciaspole dal rifugio Selleries: il lago Laus, il colle del Sabbione, il monte Orsiera
- il Rocciamelone
- il sentiero delle anime
- Punta Mariasco
Verbano-Cusio-Ossola:
- Alpe Veglia e dintorni
- Monte Togano

Emilia Romagna
Provincia di Piacenza:
- Monti Bue, Maggiorasca e Nero (ciaspole)
- Monte Alfeo
Provincia di Parma:
- traversata del parco dei 100 laghi
- Monte Orsaro

Liguria:
-
Manico del Lume (GE) e giro della Palmaria (SP)

Trentino Alto Adige:
Provincia di Bolzano:
- l'Ortles (alpinismo)

Toscana:
Provincia di Massa-Carrara:
- 2 ferrate nelle Apuane: il Monte Forato e il Pizzo Uccello

Estero:
Svizzera:
- capanna Gesero e Monte Marmontana
- Chuebodenhorn
- val Vergeletto, quota 2108
- Magehorn (scialpinismo)
- Piz Grevasalvas (scialpinismo)
- Capanna Poncione di Braga (ciaspole)
- Piz cadreigh (scialpinismo)
- Monte Fumadiga
- Pizzo Claro
- l'Adula (alpinismo)
Francia:
-
Fort de la Croix de Bretagne
- Mont Buet

 

LE MIE MONTAGNE ALTROVE, 3 (2009-2010-2011)

Estero:
Svizzera:
- Poncione di Valpiana (scialp)
- Cima dell'Uomo
- Nella valle dei Cani
Piz lagrev (scialp)
- Breithorn (scialp)
Piz Scalotta (scialp)
- Piz Uccello (scialp)
- Foisc (scialp)
- Piz Rondadura (scialp)
Marocco:
-
scialp sull'Atlante: Toubkal, Ras, Timesguida, colle quota 3850m nei pressi dell'Akioud
USA (California):
- Alta Peak
- Sierra Nevada Summit Lake
- Yosemite North Rim
- Sta Cruz Island

Trentino Alto Adige:
- Rifugio Trivena e Passo delle marmotte (ciaspole)
- Alpe di Villandro (ciaspole)
- valle del Ciamin
(ciaspole)
- ciaspole e torggelen: Cornetto e da Soprabolzano a Collalbo

Piemonte:
Provincia di Torino:
- Dormillouse (scialp)
- Testa di Money (alpinismo)
- Rifugio Mautino e Monte Corbiun (ciaspole)
- scialp e ciaspole in Valle Stretta: Colle di valle Stretta, col des Muandes, lago Verde, vallone di Rochemolles
Verbano-Cusio-Ossola
- Arbola
(scialp)
- Cima Valrossa (scialp)
- Mte Capio
Provincia di Vercelli:
- Monte Bo valsesiano (scialp)

 

LE MIE MONTAGNE ALTROVE, 4

Piemonte:
Provincia di Cuneo:
- Monviso (alpinismo)
- sentiero Frassati in Val Maira
- cima delle Rossette (scialp)
- Cima genova per la cresta Sigismondi (alpinismo)
Provincia di Torino:
- rifugio Jervis e Punta barant (ciaspole)
- Cima del bosco (scialp)
- Cima delle Liste (scialp)
Punta delle vallette (scialp)
Provincia di Novara:
- Mte Fenera (MTB)
VCO:
-
Corno orientale nefelgiù (scialp)
- Monte Faiè
- cima Jazzi (alpinismo)
Provincia di Biella:
- cresta dei carisey (alpinismo)

Emilia Romagna:
Provincia di Reggio Emilia:
- Monte Cusna

Trentino Alto Adige:
- rifugio Lancia e Col santo (ciaspole)
- Tra i masi della val Sarentino

Estero:
Svizzera:
-
Mte Gambarogno
- lago di Canee
- Palù (scialp)
- Bishorn (scialp)
- Punta di Stou (scialp)
- Piz Surgonda (scialp)
- Capanna campo tencia e lago Morghirolo (ciaspole)
Austria:
- Feldalphorn (ciaspole)
Francia:
- Dom de la Neige des Ecrins (alpinismmo)

 

LE MIE MONTAGNE ALTROVE, 5

Piemonte:
Provincia di Torino:
- Punta d'Almiane (scialp)
- Cavalcurt
- Forte di Foens (MTB)
- Roc Peirous (scialp)
- colle della battaglia (scialp)
- prato in fiera (scialp)
- Monte Lion (scialp)
Provincia di Cuneo:
-
Colle Ciaslaràs (scialp)
- Piovosa (scialp)
Provincia di Vercelli:
-
colle della piana (scialp)
- colle Piccolo Altare (scialp)
VCO:
- Corbernas (scialp)
giro dei 5 passi

Trentino Alto Adige:
Provincia di Bolzano:
- anello Brugger Schupfer (ciaspole)
- Laite Va Spiz (scialp)

Estero:
Norvegia:
- scialp alle Lofoten: Fagerfjellet e Stormheimfjellet
Svizzera:
- Septimerpass (MTB)
- Nadelhorn (alpinismo)
- Stotzigen fisten (scialp)
- Tallihorn (scialp)
- Chilchalphorn (scialp)
- Pigna d'Arolla (scialp)
- Strahlorn e Allainhorn (scialp)
- Generoso
Francia:
-
refuge de Gouter
Argentina:
- Cerro des los Cristales

 

LE MIE MONTAGNE ALTROVE, 6

Estero:
Svizzera:
- Chili Bielenhorn (scialp)
- Lucendro (scialp)
- Alphubel (scialp)
Piz d'Emmat Dadaint (scialp)
- Straffelgrat (scialp)
- Einshorn (scialp)
- Weissmies (alpinismo)
- Allainhorn, cresta Est (alpinismo)
- Piz Arpiglia (scialp)
- Piz Mezdì (scialp)
- Boshorn (scialp) 

Piemonte:
Provincia di Torino:
- colle delle Lance (scialp)
- Blegier (scialp)
- Giornalet (scialp)
VCO:
- Basodino (scialp) 
- traversata Veglia-Devero
- Mater & Margineta
alpeggi sopra Cannobio
Provincia di Cuneo:
- Chersogno (scialp)
- Oronaye (alpinismo)
- Colle della Lausa & anello Collalunga (scialp)
Colle Sagneres (scialp) 

Trentino Alto Adige:
- Presanella (alpinismo)
 

Veneto:
Provincia di Belluno:
- Pavione
Mont'Alt de Framont
Provincia di Verona:
- giro delle 5 cime
Monte Sparavero

 

PICCOLE SODDISFAZIONI

Anche se quello a cui tengo di più è la parte "alpinistica", qualcuno ha notato e apprezzato le mie ricette. Questo blog pertanto è segnalato su Petitchef.com

Ricette di cucina

 
 

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