la bradipessa

alla ricerca dei propri limiti, delle proprie potenzialità e di (un po') di autostima

 

CONTATTA L'AUTORE

Nickname: sillylamb
Se copi, violi le regole della Community Sesso: F
Età: 45
Prov: MI
 

DEDICATO A S.

 

"Se saprai starmi vicino,
e potremo essere diversi,
se il sole illuminerà entrambi
senza che le nostre ombre si sovrappongano,
se riusciremo ad essere "noi" in mezzo al mondo
e insieme al mondo, piangere, ridere, vivere.

Se ogni giorno sarà scoprire quello che siamo
e non il ricordo di come eravamo,
se sapremo darci l'un l'altro
senza sapere chi sarà il primo e chi l'ultimo
se il tuo corpo canterà con il mio perché insieme è gioia...                                          


Allora sarà amore
e non sarà stato vano aspettarsi tanto."


Neruda

 

 

 

DEDICATO AL LEO, AL KIMBA E A DIVERIA

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Dio creò il Persiano perchè l'uomo potesse accarezzare il leone.

Dovremmo essere saggi la metà dei gatti. E anche belli la metà.

I gatti sono stati messi al mondo per contraddire il dogma secondo il quale tutte le cose sarebbero state create per servire l'uomo.

 

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Messaggi di Ottobre 2015

TORTA DEL VERMONT ALLA ZUCCA

Post n°1674 pubblicato il 30 Ottobre 2015 da sillylamb
 

Questa settimana sono stata un po' latitante tanto che nn ho nemmeno raccontato il we scorso. Il fatto è che mio padre ha avuto un problema di salute abbastanza serio e io mi sono trovata improvvisamente catapultata in un mondo di ospedali che per me ha un sapore surreale. Un po' nn riesco ancora a capcitarmi perchè fin'ora queste cose capitavano agli altri. Mi sento anche molto idiota perchè c'è gente che si lamenta per molto meno, mentre io continuo a pensare che poteva andare peggio. Certo, se nn succedeva era meglio, ma ora che ci siamo dentro vediamo di nn predere tempo in inutili piagnistei che è già tutto abbastanza complicato così. NN ho tempo per piangermi addosso, visto che devo incastrare nelle mie mille attività anche le visite in ospedale. E' anche molto strano vedere gli infermieri che fanno ai pazienti umani cose che io sono abituata a fare agli animali. Ho scoperto di saper leggere un ECG meglio di quanto pensassi e mi ha fatto sorridere che sulla testata del letto c'è un cartello con scritto "Si prega di nn dare da mangiare e da bere ai ricoverati senza autorizzazione", quasi fossimo in uno zoo. Ho scoperto che la grappa funziona meglio del Lexotan e ho avuto la conferma che meno male ci sono gli amici ed S. E che la vita va avanti, così ieri sera ho anche trovato il tempo di preparare una torta, visto che per me il cibo ha un potere consolatorio fortissimo e visto il periodo, nn poteva che essere di zucca.

Ingredienti: 200g di polpa di zucca già cotta (io l'ho fatta al microonde con pochissima acqua), 2 uova, 150ml di latte, 100ml di sciroppo d'acero, 4 cucchiai di farina, zenzero, cannella e noce moscata
Preparazione: passate la zucca con lo schiacciapatate, poi unire tutti gli altri ingredienti e mescolare fino ad ottenere una pastella liquida che verserete in una teglia rivestita con carta da forno. Informate a 180°C per un'ora o finchè nn sarà ben solidificata.
Note: lo sciroppo d'acero viene ricavato per bollitura dalla linfa estratta da un acero americano. Il mio arrivava dal Vermont e purtroppo è già finito: avendo paura che ballasse in frigor per un'eternità, ne avevo comprato poco e ora sono pentitissima! 

 
 
 

RISOTTO ALLA STOUT

Post n°1673 pubblicato il 20 Ottobre 2015 da sillylamb
 

Sarà che questo we invece di andare a spasso a vedere i colori dell'autunno, sono rimasta in pianura per un corso a Cremona e che nel pomeriggio di shopping con le mie amiche nn sono riuscita a trovare le scarpe che volevo, ma oggi scriverò un post antipatico. Se siete tra gli estimatori di Samanta Cristoforetti passate oltre.

Mi spiego meglio, io nn ho nulla contro Samanta, credo come tutti che sia una persona eccezionale, ma sinceramente mi pare sia stata un po' troppo osannata. Voglio dire, è una persona che semplicemente fa il suo lavoro ed è un lavoro che colpisce la fantasia, siamo d'accordo, però lo può fare perchè, oltre che brava, è stata fortunata. Fortunata a nascere nella parte giusta del mondo, fortunata ad avere una famiglia che ha avuto i mezzi per assecondare i suoi desideri. Il fatto che sia donna secondo me nn aggiunge nulla. Siamo nel terzo millenio, certi campi sono ancora appannaggio quasi totalmente maschile, ma credo che sia stato ampiamente dimostrato che una donna può fare esattamente quello che fanno gli uomini; a volte nn è che questo sia un bene, a volte scimmiottiamo i comportamenti negativi, però è possibile. Inoltre mi chiedo perchè su di lei siano stati spesi fiumi d'inchiostro, mentre nn una parola è stata spesa per quelle persone che hanno progettato la navicella o per chi lavora nelle miniere per estrarre i metalli con cui la navicella è costruita. NN credo sia un vanto nemmeno che sia italiana; anzi, il sottolineare questo fatto, mi ricorda tanto la propaganda del fascio, quando tutto ciò che era italiano era gonfiato come esaltazione del regime. 
Ecco, facciamo così. Facciamo che questo invece di essere un post contro, è un post a favore. A favore di tutti quelli che tutte le mattine si alzano e fanno il loro lavoro con onestà, passione e competenza. 

Ingredienti (per 2 persone): 120g di riso carnaroli, 150ml di birra stout, 50g di pancetta affumicata, 50g di porro, brodo, 1 cucchiaio di burro, 1 cucchiaio di parmigiano grattugiato, peperoncino, olio
Preparazione: affettate sottilmente il porro e fatelo appassire con l'olio, il peperoncino e la pancetta a cubetti. Quando si sarà ammorbidito, unite il riso e quando sarà traslucido, bagnate con la birra. Quando sarà evaporata, iniziare ad aggiungere il brodo bollente, un mestolo alla volta, fino a cottura ultimata (ci vorranno circa 17 minuti). Mantecate con il burro e il formaggio e fate riposare 2 minuti prima di servire.

 
 
 

TROFIE CON BOTTARGA E PESTO DI FAGIOLINI

Post n°1672 pubblicato il 15 Ottobre 2015 da sillylamb
 

NN so quanti di voi ricordino "Pomodori verdi fritti alla fermata del treno". Nel brevissimo periodo in cui sono stata cinefila, l'avevo trovato un film bellissimo, per cui, quando in biblioteca mi è capitato tra le mani "Voli acrobatici e pattini a rotelle a Wink's Phillips Station", nn ho avuto esitazioni e l'ho portato a casa. L'ho letto tutto d'un fiato durante il volo aereo e l'aspettativa nn è andata delusa. E' un libro che parla di cose serie con fare leggero. Parla della guerra, ma con lo stesso tono lieve che usava mia nonna. Parla del rapporto madre/figlia e per l'ennesima volta mi ha fatto riflettere su come, nonostante tutto, mia madre nn sia stata poi così terribile (senza contare il fatto che nn avrei nemmeno voluto una madre "moderna", così invadente ed eccessivamente presente, ma questa è un'altra storia e verrà raccontata un'altra volta; forse...). Fa capire anche come nn sia mai troppo tardi per rimettersi in gioco e scoprire chi si è veramente.

Quando ami col cuore i legami di sangue nn contano.

Ingredienti (per 2 persone): 160g di trofie, 150g di fagiolini, 1 cucchiaio di bottarga grattugiata, 1 cucchiaio di pinoli, 1 mazzetto di basilico, olio, sale, peperoncino
Preparazione: spuntate i fagiolini e lessateli per 10 minuti in acqua bollente salata. Scolateleli, tagliateli a pezzetti e fateli saltare per 10 minuti con olio, aglio e peperoncino, aggiungendo se necessario qualche cucchiaio d'acqua. Frullateli quindi con il basilico e i pinoli, poi mescolate la crema ottenuta con la bottarga e eventualemnte qualche cucchiaio d'acqua fino ad ottenere una consistenza simile a quella del pesto. Cuocete le trofie nella stessa acqua dei fagiolini, solatele e conditele con la crema preparata. Servite subito. 

 
 
 

A PORLEZZA ALLA RICERCA DI CERVI E CASTAGNE

Post n°1671 pubblicato il 12 Ottobre 2015 da sillylamb
 

Sarà che sto invecchiando, ma rientro al lavoro questa volta è stato drammatico. Innanzitutto lune S è partito per la Svezia e io mi sono ritrovata dall'averlo accanto tutto il giorno, all'essere completamente sola. Poi nn so se sarà stato il jet-leg, ma per quasi tutta la settimana ho avuto problemi di insonnia il che si traduceva in nervosismo durante il giorno. Il lavoro infine è ricominciato a ritmo serratissimo. Per fortuna che arriva il we. Deciso all'ultimo come sempre, ma va bene così. La meta era nn troppo distante da casa con partenza sul tardi. Ne è uscito un giro davvero piacevole con begli scorci e un sacco di pause: per raccogliere le castagne, per il pranzo e il sonnellino, per riparare una foratura, per visitare un museo. I cervi invece nn li abbiamo visti, abbiamo solo sentito in lontananza qualche bramito. Per il resto, se sono mediamente soddisfatta della mia prestazione in discesa, in salita ero assolutamente fuori-fprma: appena lo sterrato si impennava, mi mancava il fiato. Riprenderemo anche quello, un po' per volta, anche perchè, guardando il gps, mi sono accorta di aver fatto molto più dislevvo di quello che immaginavo...

Lunghezza: 40km, 900m di dislivello

Tipo di itinerario: itinerario su asfalto e sterrato (30%; per lo più carrarecce e mulattiere lastricate MC) 

Tempi di percorrenza: 4h per l'intero giro 

Periodo consigliato: l'itinerario è in genere percorribile tutto l'anno; da evitare dopo abbondanti precipitazioni. Io l'ho fatto domenica 11-10-15

Descrizione: parcheggiata l'auto all'ingresso del paese, ci si dirige verso Lugano imboccando la strada a sinistra della galleria. Si attraversa quindi la SS e si raggiunge Cima. All'uscita del paese, prendere a destra seguendo le indicazioni per il santuario. Si percorre un breve tratto a mezzacosta tra antiche case, su strade talvolta lastricate e si sbuca su Str Sasso Rosso Dasio che si imbocca a destra in salita. Si passano Loggio, Drano, Puria e si raggiunge Dasio. Appena prima di entrare in paese, prendere a sinistra per S. Rocco seguendo le indicazioni per un campeggio. Quando termina l'asfalto, si continua su sterrato, dapprima una carraeccia agevole, poi dopo un piccolo guado si continua a destra su mulattiera lastricata in forte pendenza. Si arriva così a Camporgna, poche case immerse nel castagneto. Poco oltre occorre fare attenzione a un cartello con freccia rossa che indica un sentiero a sinistra (la freccia è visibile solo per chi scende). Un breve singletrack conduce a Muzzaglio. Si passa tra le case e si continua su mulattiera in discesa sbucando su asfalto in corrispondenza del cimitero di Castello. Lo si imbocca a sinistra e, quando si arriva a Puria in corrispondenza di un tornante, imboccare una mulattiera a destra che inizia con alcuni gradini. Si torna su asfalto a Loggio da dove si percorre la strada fatta all'andata. Una volta nuovamente a Porlezza, si attraversa il paese e si imbocca la ciclabile che parte nei pressi del fiume Cuccio. La si segue oltrepassando l'abitato di S. Pietro Sovera, quindi si prende a destra verso la Rivetta e poi subito a sinistra raggiungendo in forte salita Castel S. Pietro. Si affronta una breve discesa su mulattiera, poi alcuni saliscendi nel bosco conducono alla vetta del promontorio Brione. Segue una breve discesa tecnica, poi si attraversa un tratto dalla folta vegetazione per sbucare nuovamente sulla ciclabile a breve distanza dalla casa del parco. Si segue ora la ciclabile fino a Bene Lario che si raggiunge su asfalto a destra. Appena prima di entrare in paese, imboccare una strada in discesa a destra con indicazioni per il lago di Piano che riporta al punto di partenza.

 
 
 

USA 2015, III PARTE: NEW ENGLAND ON THE ROAD

Post n°1670 pubblicato il 09 Ottobre 2015 da sillylamb

Finita la canoa, è finita anche la nostra fortuna col meteo: dal giorno dopo ha iniziato a piovere così abbiamo dovuto rivedere i nostri piani e del New England ci siamo goduti poco oltre al cibo. Il cibo però era buonissimo, dal lobster roll alla Clam chowder, tanto che da quando sono tornata nn ho ancora avuto il coraggio di pesarmi.

I GIORNO: AUTUNNO NEL VERMONT E NEL NEW HAMPSHIRE
Da Saranac Lake ci siamo trasferiti a Burlinghton, nel Vermont. Lì abbiamo visitato il birrificio Magic Hat e poi ci siamo trasferiti a Montpellier in una fattoria che produce sciroppo d'acero. Quindi abbiamo vagato un po' per i boschi della zona, talvolta su strade sterrate che correvano tra i colori dell'autunno che andavano dal giallo al Bordeaux. Purtroppo vista la pioggia nn abbiamo potuto fare nè il canopy tour nè il viaggio sul treno a vapore a Bretton Woods.
Mangiare e dormire: pensavamo di stare al Lost River Campground, ma visto il diluvio abbiamo chiesto se potevamo avere un cabin; era molto spartano in quanto c'era solo il letto e a tutto il resto (sacchi a pelo, fornellino, stoviglie...) abbiamo dovuto provvedere noi, ma se nn altro eravamo all'asciutto.

II GIORNO: LOBSTER ROLL E CLAM CHOWDER NEL MAINE
Il giorno dopo avremmo dovuto fare un'esursione nelle White Mountains ma la pioggia nn accennava a diminuire, così decidiamo di dirigerci sulla costa. Arriviamo a Portland e visitiamo un faro che si trova a breve distanza dall'abitato e che con il maltempo è ancora più suggestivo. Il paese nn ha molto da offrire se nn qualche negozietto in edifici brownstone e degli ottimi lobster roll e clam chowder consumati nel porto e accompagnati da una birra particolarissima aromatizzata ai mirtilli.
Dormire: siamo finiti a Rockport all?eagle Motel: confortevole e con camere silenziose e graziose.

III GIORNO: BOSTON 
La mattina visitiamo Gloucester (belle botteghe e il Fisherman's Memorial) e Salem (la città delle streghe; deludente) e al pomeriggio ci spostiamo a Boston. A parte il parcheggio carissimo (in Necco Street: 20$ e meno male che doveva essere il più economico!), a me la città è piaciuta. Abbiamo cominciato dall'Isabella Gardner Museum: la collezione nn è un granchè, ma solo il palazzo merita il costo del biglietto. Poi abbiamo percorso il Freedom Trail, cioè un percorso segnalato da mattoncini rossi he collega i luoghi più significativi della città, per lo più legati alla guerra di indipendenza. Peccato che ormai fosse il tramonto e molti dei punti di interesse fosero chiusi. La cosa buffa è che Boston è una delle città più antiche degli USA e nn ha ancora 400 anni!
Dormire: ancora una volta abbiamo sfruttato un servizio di B&B su internet, precisamente airbnb e devo dire che mi sono trovata molto bene: la casa era pulita e l'autocheckin lascia una grande libertà per gli orari.

IV GIORNO: RHODE ISLAND
Era l'ultimo giorno del viaggio e nn me lo sono goduto per niente perchè nn ha fatto altro che diluviare. La prima tappa era Little Compton che dalla descrizione della Lonely sarebbe uno dei villaggi meglio conservati e più pittoreschi del New England; in realtà erano giusto 4 case intorno ad una chiesa e io nn ho trovato nessun buon motivo per scendere dall'auto e bagnarmi. Un po' meglio è andata a Tiverton dove abbiamo fatto una degustazione di formaggi. Poi è toccato a Newport che vanta belle case visibili con una passeggiata e il Fort Adams, ideale per un picnic se nn avesse piovuto. La giornata è stata salvata dalla cena, sul lungo mare di New London a base di capesante e pesce al forno. 
Dormire: ancora un alloggio trovato su airbnb, ancora un'ottime esperienza. 

 
 
 

USA 2015, II PARTE: METTI CHE LA CANOA SI ROVESCI...

Post n°1669 pubblicato il 07 Ottobre 2015 da sillylamb
 

NN ricordo esattamente quando è nata l’idea di un viaggio in canoa. NN sono nemmeno una fan dei film tipo “Un tranquillo we di paura”. Fatto sta che il cuore di questo viaggio, quello intorno a cui è stato costruito tutto il resto, era un overnight trip in canoa. Il posto scelto era un tratto della Northern Forest Canoe Trail, un percorso di 740 miglia che dallo stato di New York si snoda attraverso Vermont, Hampshire, Quebec e Maine. Anche in questo caso, nn ricordo come ho scoperto della sua esistenza. Cmq doveva essere il punto di forza del viaggio e così è stato. Il tempo è stato sempre molto bello, mai eccessivamente freddo, tanto che Simone ha persino fatto un bagno. Il foliage era un po’ indietro, pare per il troppo caldo che ha caratterizzato quest’anno. NN avevo esperienza di canoa (avevo usato solo qualche volta il kayak), ma ce la siamo cavata egregiamente, anche se remavamo all’ambio e quindi avevamo qualche problema ad andare dritti. E’ stata un’esperienza bellissima: essendo a fine stagione, c’era pochissima gente e questo ci ha permesso di remare per diverse ore in completa solitudine e di dormire sempre in campeggi deserti. La cosa più straordinaria è il silenzio. La canoa è uno sport silenziosissimo, sembrava di scivolare su uno specchio. Noi abbiamo scelto di fare solo 4gg perché temevamo di annoiarci. In realtà credo che avrei potuto continuare all'infinito. Infatti abbiamo attraversato ambienti molto diversi tra loro: ampi laghi, fiumi stretti e tortuosi, stagni tappezzati da ninfee, zone paludose popolate da uccelli. E poi mi piace quello stile di vita, un po' selvaggio, senza una vera casa (che poi penso che 'casa' siano le cose preziose che ci portiamo dentro) e le serata intono al fuoco ad ammirare il sorgere della luna e lo scintillio delle stelle.

 

Dove: il tratto che noi abbiamo scelto va da Long Lake a Saranac Lake: abbiamo percorso circa 20km al giorno per un totale di circa 80km. E’ stato scelto perché svolgendosi su dei laghi, la portata d’acqua nn risente dell’andamento stagionale e già così abbiamo dovuto affrontare 3 portage: una delle cose più faticose mai fatte! Inoltre è un tratto abbastanza selvaggio: per 4gg nn si incontrano centri abitati.
Quando: il tratto è navigabile da fine aprile a fine ottobre, tuttavia andare prima di giugno o dopo la fine di settembre può essere pericoloso per via delle tempeste di vento. Secondo chi ci ha noleggiato la canoa, il periodo migliore è proprio la seconda metà di settembre quando nn ci sono insetti e si può già godere dei colori dell’autunno. Un altro periodo che secondo me potrebbe essere spettacolare è fine giugno quando fioriscono le ninfee.
Come: per raggiungere Long Lake da New York abbiamo noleggiato un’auto. Una volta lì abbiamo noleggiato la canoa presso Raquette-River Outfitters che ci ha anche fornito di una specie di servizio di shuttle (caro e nn molto comodo per la verità: per 110$ ci ha fatto lasciare l’auto all’arrivo e ci ha portati alla partenza, dopo di che abbiamo dovuto caricare la canoa sull’auto e riportargliela). La canoa era una kevlar ultralight e il noleggio ci è costato 55$ al giorno (in alta stagione si può arrivare a 75$); in più abbiamo noleggiato una sacca impermeabile e un barile per contenere il cibo a prova di orso e altri animali.
Mangiare e dormire: ovviamente in campeggio. La tenda può nn essere necessaria dato che tutto il percorso è disseminato di lean-out, ovverosia di casette dotate di tavolate di legno su cui dormire; tuttavia in alta stagione nn so quanto siano frequentate. Indispensabile fornelletto e cibo; nn facendo eccessivamente caldo abbiamo potuto cucinare e avere una dieta abbastanza varia e sana senza ricorrere ai liofilizzati.
Bibliografia e cartografia: sul sito della Northern Forest Canoe Trail è possibile acquistare un libro che descrive in maniera dettagliata tutto il percorso. Carte disponibili in loco.

NOTA: il titolo si riferisce a una frase che dicevo da adolescente all'Argentario quando ho fatto un mini-corso di Kayak in un villaggio turistico e giocavo con una mia amica. Allora nn avrei mai pensato che un giorno avrei fatto un viaggio come questo (durante il quale per fortuna la canoa nn si è mai rovesciata)

 
 
 

USA 2015, I PARTE: NEW YORK, NEW YORK

Post n°1668 pubblicato il 06 Ottobre 2015 da sillylamb
 

E finalmente sono arrivate anche per me le vacanze. Quelle vere, anche perché più invecchio più una settimana mi sembra troppo breve. Questa volta me ne ero ritagliate 2 per un viaggio che ho fatto davvero fatica a organizzare. NN so se perché S era stressantissimo col lavoro e tutto il peso organizzativo è ricaduto sulle mie spalle, ma mi è sembrato più complesso di tutti gli altri viaggi fatti fin’ora. Cmq ne è valsa la pena.

Abbiamo cominciato con 4gg a New York. La prima cosa che ti colpisce della grande mela è la multi etnicità: scesi dall’aereo, in metropolitana, eravamo gli unici bianchi. Poi quello che ricorderò saranno gli odori: dello street food, delle pattumiere da ritirare che si mescola con quello profumato che esce dai negozi. Infine i sapori. NN so se gli americani stanno cambiando abitudini alimentari (anche se in certi quartieri era impossibile trovare dei supermercati), ma nn mi è mai capitato di mangiare hamburger, bensì tantissimi piatti di impronta moderna, relativamente sani e molto curati.

Come andare: diverse compagnie aeree collegano New York all’Italia anche senza scalo; tuttavia noi abbiamo aspettato troppo per comprare i biglietti e alla fine abbiamo optato per un volo Lufthansa con scalo a Francoforte.
Quando andare: Credo che New York sia bellissima in tutte le stagioni: d’estate il caldo è compensato dai molti eventi all’aperto, spesso gratuiti; d’inverno il vento freddo è mitigato dal calore dell’atmosfera natalizia. Noi avevamo scelto fine settembre sperando di vederla già vestita dei colori autunnali, ma per questo era un po’ presto, credo che il periodo giusto sia intorno alla metà di ottobre; siamo stati ricompensati da giornate ancora lunghe e miti. Inoltre intorno al 20 settembre Little Italy è teatro del S. Gennaro festival (a cui però nn siamo andati, vista la mia idiosincrasia per la folla)
Bibliografia: preziosissima come sempre la guida della Lonely Planet
Come muoversi: sebbene i taxi gialli siano uno dei simboli di New York, noi nn li abbiamo mai presi. Abbiamo usato prevalentemente la metropolitana (2,5$ a corsa; attiva 24h, anche se di notte la frequenza delle corse cala sensibilmente) e spt il servizio di bike-sharing: con 10$ si hanno a disposizione delle bici le cui rastrelliere sono diffuse in buona parte di Brooklyn e Manatthan; è possibile utilizzarle per 30 minuti, poi è necessario riporle e aspettare 2 minuti per poterle riprendere e questo è l’handicap maggiore perché spt la domenica pomeriggio sul lungo Hudson scarseggiano; sono pesanti, sembra di guidare un dinosauro, ma sono un mezzo divertente ed efficiente per girare la città.
Dove dormire: gli alberghi erano fuori dal nostro budget; abbiamo scelto di provare Homeaway, un sito che mette a disposizione delle camere. Avevamo una stanza un po’ vecchiotta ma ampia e funzionale dotata anche di microonde in un edificio brownstone di Brooklyn.

I GIORNO: HARLEM, IL LUNGO HUDSON E LOWER MANATTAN
La giornata è iniziata con una passeggiata per le vie di Harlem alla scoperta delle case in stile regina Anna all’altezza della 145th e di Covent Avenue e di Strivers’ Row, ossia edifici del XIX secolo abitati da afroamericani che volevano emergere socialmente. Merita un’occhiata l’Harlem YMCA (un ostello in cui trovavano alloggio molti afroamericani che si vedevano negare le stanze negli alberghi che applicavano la segregazione razziale) e la casa del poeta Langstone Hughes. Cmq il vero motivo per venire ad Harlem per me è stato assistere a una messa gospel. Abbiamo scelto Salem United Methodist Church: nessuna coda, nessun dress-code e siamo stati invitati a entrare, anche se i turisti vengono poi messi nei matronei separati dai fedeli. La funzione dura circa 2h e comprende molte parti cantate da solisti oppure da cori (di adolescenti, di bambini e uno particolarissimo con dei campanelli); è completamente diversa dalla nostra messa: nn ci sono letture, ma un sermone piuttosto lungo tenuto da un pastore che sembra quasi un divo. Per me è stata una bella esperienza, suggestiva e spt è gratuita.
Ripresa la metropolitana, siamo usciti all’altezza della 72th dove abbiamo preso le bici del bike-sharing e abbiamo percorso tutta la ciclabile del lungo-Hudson fino al Battery Park City Esplanade da dove abbiamo piegato verso sinistra raggiungendo il Memorial dell’11 settembre. Al posto delle torri Gemelle, sono state create 2 fontane e il luogo nn ha niente di angosciante; per me è una bellissima risposta a chi cerca di seminare terrore. C’è anche una scultura che dovrebbe essere una colomba, simbolo di pace (ma a me ricordava di più lo scheletro di un dinosauro). Dirigendosi vero nord, si raggiunge il City Hall Park, piccola area verde con fontane e lampioni a gas davanti al municipio. A destra si trova il Woolworth Building, in stile neogotico, è stato per un breve periodo uno degli edifici più alti della città. Poco distante sorge la Paul’s Chapel, l’unica chiesa di New York precedente alla guerra di secessione e che è stata utilizzata come ricovero durante i drammatici giorni dell’11 settembre; alle sue spalle sorge un piccolo e silenzioso cimitero. Si attraversa quindi il quartiere finanziario, con wall Street  e la Federal House. Si passa poi dal più piccolo e più antico parco pubblico della città: Bowling Green, proprio davanti al National Museum of American Indian. Da qui si passeggia lungo il Battery Park e si raggiunge l’imbarci dei traghetti per Staten Island: sono gratuiti e compiono corse ogni 30 minuti collegando Lower manatthan a Staten Island regalando dei begli scorci sulla skyline della città e spt sulla Statua della Libertà. La giornata può concludersi con una passeggiata lungo il South Street Seaport con le strade lastricate e i numerosi pub dove mangiare qualcosa e poi percorrere il Ponte di Brooklyn lungo la ciclabile per tornare a casa.

II GIORNO: MIDTOWN
L’itinerario parte da Herald Square e ci si dirige subito ad ammirare l’Empire State Building. Percorrendo Broadway e passando da Times Square, si raggiunge Bryant Park con i suoi numerosi caffè e l’imponente biblioteca difeso dai 2 leoni Patience e Fortitude; l’interno dell’edificio è in stile Art Nouveau ed è piacevole indugiare nelle varie sale di lettura ammirando gli arredi originali e gli affreschi. A breve distanza sorge il Grand Central Terminal, ovvero la stazione, anch’essa importante edificio in stile Art Nouveau. Uno sguardo lo merita anche il Chrysler Building, elogio all’automobile e alla modernità con gli ascensori intarsiati.  Gli amanti dello shopping potranno poi perdersi tra gli scaffali di Bloomingsdale, grande magazzino dalle dimensioni davvero labirintiche oppure tra i numerosi negozi sulla 5th. Si raggiunge quindi il MoMA che custodisce opere di Picasso, Matisse, Monet (bellissime le Ninfee) oltre che mostre temporanee. Infine al tramonto dare uno sguardo alla neogotica St Patrick Cathedral e raggiungere il Rockfeller Center per salire al Top of the Rock (biglietto cumulativo con il MoMA: 45$; è più basso dell’Empire State Building, ma il panorama è cmq superbo e le code sono minori).
Per cena siamo andati da Smith’s: il locale è molto rumoroso, ma il cibo è ottimo (molto buoni calamari fritti accompagnati da una salsa al pomodoro speziata e con tanto aglio; idem il tonno servito con mais al burro); prezzi medio-alti.

III GIORNO: CENTRAL PARK, CHELSEA, LITTLE ITALY E CHINATOWN
Mattinata passata a passeggiare per Central Park, tra laghetti su cui è possibile anche fare gite in barca, zone boschive (Rambles), castelli (Belvedere castel), fontane (Betheseda Fountain) e prati (Great Lawn). Siamo andati alla ricerca delle numerose statue che lo ornano (famosissima quella di Alice nel paese delle meraviglie, più nascosta quella del falconiere) e del famoso mosaico Imagine dedicato a John Lennon. Pranzo al Chelsea Market, mercato coperto dove si trovano tanti negozi di alimentari che forniscono anche spuntini; degno di nota quello in pescherie con panino a base di crab cake e lobster Chowder. A breve distanza si può salire sulla High Line, una ferrovia dismessa che corre a 9m di altezza tra case in brownstone da una parte e begli scorci sull’Hudson dall’altra; sfoggia binari arrugginiti e un centinaio di specie vegetali indigene creando un giardino paesaggistico di severa bellezza. Per concludere la giornata ci trasferiamo a Columbus Park, a Chinatown dove se si è fortunati si può assistere a partite di majong o ad allenamenti di tai-chi. A breve distanza si trova Mulberry Street, quel che rimane della Little Italy di un tempo oggi nn sono altro che ristoranti e qualche estintore tricolore. Per cena vi consiglio di fermarvi in uno dei ristoranti etnici della zona. Noi abbiamo scelto Joey’s Shangai dove si servono dei ravioli a vapore molto particolari e piatti davvero curiosi.

 

IV GIORNO: BROOKLYN
Nonostante NY avesse ancora molto da scoprire (il Guggenheim, la Frick collection, il Greenwich village, giusto per citarne alcuni), per l’ultimo giorno abbiamo scelto di esplorare Brooklyn che era il quartiere dove avevamo l’appartamento e che alla fine sentivo un po’ come se fosse casa; forse venendo da una città frenetica come Milano, nn ho fatto faticaa d abituarmi ai ritmi di vita newyorkesi...
Abbiamo iniziato con la Brooklyn Heights Promenade che regala bellissimi scorci sulla skyline di Manatthan. Si passeggia quindi sul lungo-Hudson tra il Fulton Landing ai piedi del Brooklyn Bridge e l’Empire Fulton Ferry State Park, all’inizio di Dumbo, quartiere noto per le gallerie d’arte. Si percorre quindi il Manatthan Bridge e all’altro capo si prende la metropolitana per scendere a Grand Army Plaza. Nei pressi si trova il Brooklyn Museum che è la seconda collezione più importante dopo il Met e il giardino botanico che tra le varie attrazioni vanta una collezione di bonsai e un giardino giapponese. Si fa una passeggiata nel vicino Prospect Park, più selvaggio di Central Park e si raggiunge il Green Wood Cemetery che tra le tombe conserva anche luoghi di importanza storica come Battle Hill.
Per cena siamo andati a un ristorante vicinissmo a casa (Hotspot) dove ci si segna su una lavagna e si aspetta che si liberi un tavolo; si mangiano piatti dai sapori del sud a prezzi contenuti.

 
 
 
 
 

INFO


Un blog di: sillylamb
Data di creazione: 26/01/2006
 

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Le montagne sono le preghiere di Dio

 

LE MIE MONTAGNE IN LOMBARDIA (2008-2013)

Provincia di Lecco:
- Grignone per la cresta di Piancaformia (alpinismo invernale)
Giro delle Grigne
- Zucco Sileggio

Provincia di Sondrio:
Pizzo Olano (scialp)
Salmurano (scialp)
- lago del Truzzo
- Surettahorn (scialp)
Bernina (alpinismo)
- bivacco Colombo, Palon de la Mare, monte Vioz (alpinismo)
Disgrazia (alpinismo)
- Gran Zebrù (alpinismo)
- Forcellino (scialp)
- Passo Porcile (scialp)
- il bivacco Ca' Bianca (scialp)
- Da Isola a Frondaglio (ciaspole)
- il lago di Colina (MTB)
-  il Cevedale (alpinismo)

Provincia di Bergamo:
- Bronzone
- Sasna (scialp)
- Mte Misma
Traversata delle creste della Presolana (alpinismo)
- Araralta e baciamorti (ciaspole)
- Pizzo Arera

Provincia di Brescia:
- Adamello (scialp)
- Monte Carone
- Guglielmo (ciaspole)

Provincia di Varese:
- Mte Settetermini (MTB)

 

LE MIE MONTAGNE IN LOMBARDIA, 3

Provincia di Sondrio:
- Punta dgli spiriti (scialp)
Gole Cardinello e lago d'Emet
- Tambò (scialp)
- Cima pesciola (scialp)
- Meriggio (scialp)
- Alpe Bondeno (ciaspole)
- Tresero (scialp)
- Cassandra (scialp)
- Ferrè (alpinismo)
- Scalino (scialp)
- Dosdè (scialp) 

Provincia di Como:
- Bregagno (scialp)
- Cima Pianchette (ciaspole)
- Berlinghera 

Provincia di Bergamo:
- Pizzo delle Segade (ciaspole)
- anello dei Campelli
- Vodala by night (scialp)
- Pizzo del Becco 

Provincia di Lecco:
- San Primo (scialp)
- Legnone da Colico
- Resegone (ciaspole)
- Moregallo (per il canalone Belasa)
- Grignone in invernale 

Provincia di Brescia:
- Frerone (scialp)
- Monte Creino 

Provincia di Varese:
-
 Pizzoni Laveno & Mte Nudo
Piambello (MTB) 

 

LE MIE MONTAGNE IN VALLE D'AOSTA(2008-2009-2010)

LE MIE MONTAGNE IN VALLE D'AOSTA (2011 E SEGG)

- Saron (scialp)
- Oilletta (scialp)
- Col Chavacourt (scialp)
Cima di Creya
- Gran Tournalin
- Roccia nera e Gemello del Breithorn (alpinismo)
- Dome de Gouter (alpinismo)
- Mont Avic
- 2 itinerari con le ciaspole in valdigne: alpeggi Tirecorne e lago d'Arpy
- Spalla W Becca Trecare (scialp)
- Tour Ronde (alpinismo)
- Breithorn Centrale (scialp)
Roisetta (scialp)
- Bieteron (scialp)
- Zumstein (scialp)
- Cleve de Moula
- Gran Cima (scialp)
- Tsaplana
(ciaspole)
- Gran Pays (scialp)
- Croce di fana (ciaspole)
- intorno all becca di Viou
-  da Bard a Machaby
- 2 itinerari in MTB: lago Miserin e Pointe de Chaligne
-  colle Champillon (scialp)
- S. Ambrogio 2011: a piedi sulle mulattiere di Quart, scialp al colle della Croce, ciaspolata notturna all'alpe Arp Vieille
- lago di Zuckie
(ante)cima d'Entrelor (scialp)
- lago Cignana (MTB)
- Bivacco Gervasutti
- Nei valloni di Leviona e Pesson 

 

LE MIE MONTAGNE ALTROVE (2006-07)

PIEMONTE:
Verbano-Cusio-Ossola:
- il rifugio Maria Luisa e il Grieshorn (ciaspole)
- Massa del Turlo
- l'anello di Pogallo
- Pizzo Diei e Monte Cistella
- Corona dei Troggi (ciaspole)
- Monte Massone
- Monte Cazzola (ciaspole)
Provincia di Biella:
- Monte Bo
Provincia di Torino:
-
Colma di Mombarone
Provincia di Alessandria:
- Monti Ebro e Chiappo (ciaspole)
- Monte Tobbio

LIGURIA:
Provincia di Savona:
- L'anello del Beigua
- L'anello del Monte Sordo
- L'anello di Finale
- Da Varigotti a Noli
Provincia di Genova:
punta Martin
il sentiero del Brugneto
- sui sentieri dell'ardesia: Monte Zatta e il Monte S. Giacomo
- Monti Reixa e Argentea

TOSCANA
- nelle foreste casentinesi: le cascate dell'acqua Cheta e il Monte Falterona

ESTERO
Francia:
- il mio Verdon: l'Imbut, il Breis e il Martel
- Cret de la Neige
- Le lac Blanc
Svizzera:
- Val di Campo: il rifugio Val Viola e la forcola di Cardan (ciaspole)
- Poncione d'Alnasca
- Traversata S. Carlo - Foroglio per la bocchetta della Crosa
- Il lago di Cama
- Monte Bar (ciaspole)
- La capanna Cremorasco e il Pizzo Corgella

 

LE MIE MONTAGNE ALTROVE (2008-09)

Piemonte
Provincia di Torino:
-
3 itinerari con le ciaspole dal rifugio Selleries: il lago Laus, il colle del Sabbione, il monte Orsiera
- il Rocciamelone
- il sentiero delle anime
- Punta Mariasco
Verbano-Cusio-Ossola:
- Alpe Veglia e dintorni
- Monte Togano

Emilia Romagna
Provincia di Piacenza:
- Monti Bue, Maggiorasca e Nero (ciaspole)
- Monte Alfeo
Provincia di Parma:
- traversata del parco dei 100 laghi
- Monte Orsaro

Liguria:
-
Manico del Lume (GE) e giro della Palmaria (SP)

Trentino Alto Adige:
Provincia di Bolzano:
- l'Ortles (alpinismo)

Toscana:
Provincia di Massa-Carrara:
- 2 ferrate nelle Apuane: il Monte Forato e il Pizzo Uccello

Estero:
Svizzera:
- capanna Gesero e Monte Marmontana
- Chuebodenhorn
- val Vergeletto, quota 2108
- Magehorn (scialpinismo)
- Piz Grevasalvas (scialpinismo)
- Capanna Poncione di Braga (ciaspole)
- Piz cadreigh (scialpinismo)
- Monte Fumadiga
- Pizzo Claro
- l'Adula (alpinismo)
Francia:
-
Fort de la Croix de Bretagne
- Mont Buet

 

LE MIE MONTAGNE ALTROVE, 3 (2009-2010-2011)

Estero:
Svizzera:
- Poncione di Valpiana (scialp)
- Cima dell'Uomo
- Nella valle dei Cani
Piz lagrev (scialp)
- Breithorn (scialp)
Piz Scalotta (scialp)
- Piz Uccello (scialp)
- Foisc (scialp)
- Piz Rondadura (scialp)
Marocco:
-
scialp sull'Atlante: Toubkal, Ras, Timesguida, colle quota 3850m nei pressi dell'Akioud
USA (California):
- Alta Peak
- Sierra Nevada Summit Lake
- Yosemite North Rim
- Sta Cruz Island

Trentino Alto Adige:
- Rifugio Trivena e Passo delle marmotte (ciaspole)
- Alpe di Villandro (ciaspole)
- valle del Ciamin
(ciaspole)
- ciaspole e torggelen: Cornetto e da Soprabolzano a Collalbo

Piemonte:
Provincia di Torino:
- Dormillouse (scialp)
- Testa di Money (alpinismo)
- Rifugio Mautino e Monte Corbiun (ciaspole)
- scialp e ciaspole in Valle Stretta: Colle di valle Stretta, col des Muandes, lago Verde, vallone di Rochemolles
Verbano-Cusio-Ossola
- Arbola
(scialp)
- Cima Valrossa (scialp)
- Mte Capio
Provincia di Vercelli:
- Monte Bo valsesiano (scialp)

 

LE MIE MONTAGNE ALTROVE, 4

Piemonte:
Provincia di Cuneo:
- Monviso (alpinismo)
- sentiero Frassati in Val Maira
- cima delle Rossette (scialp)
- Cima genova per la cresta Sigismondi (alpinismo)
Provincia di Torino:
- rifugio Jervis e Punta barant (ciaspole)
- Cima del bosco (scialp)
- Cima delle Liste (scialp)
Punta delle vallette (scialp)
Provincia di Novara:
- Mte Fenera (MTB)
VCO:
-
Corno orientale nefelgiù (scialp)
- Monte Faiè
- cima Jazzi (alpinismo)
Provincia di Biella:
- cresta dei carisey (alpinismo)

Emilia Romagna:
Provincia di Reggio Emilia:
- Monte Cusna

Trentino Alto Adige:
- rifugio Lancia e Col santo (ciaspole)
- Tra i masi della val Sarentino

Estero:
Svizzera:
-
Mte Gambarogno
- lago di Canee
- Palù (scialp)
- Bishorn (scialp)
- Punta di Stou (scialp)
- Piz Surgonda (scialp)
- Capanna campo tencia e lago Morghirolo (ciaspole)
Austria:
- Feldalphorn (ciaspole)
Francia:
- Dom de la Neige des Ecrins (alpinismmo)

 

LE MIE MONTAGNE ALTROVE, 5

Piemonte:
Provincia di Torino:
- Punta d'Almiane (scialp)
- Cavalcurt
- Forte di Foens (MTB)
- Roc Peirous (scialp)
- colle della battaglia (scialp)
- prato in fiera (scialp)
- Monte Lion (scialp)
Provincia di Cuneo:
-
Colle Ciaslaràs (scialp)
- Piovosa (scialp)
Provincia di Vercelli:
-
colle della piana (scialp)
- colle Piccolo Altare (scialp)
VCO:
- Corbernas (scialp)
giro dei 5 passi

Trentino Alto Adige:
Provincia di Bolzano:
- anello Brugger Schupfer (ciaspole)
- Laite Va Spiz (scialp)

Estero:
Norvegia:
- scialp alle Lofoten: Fagerfjellet e Stormheimfjellet
Svizzera:
- Septimerpass (MTB)
- Nadelhorn (alpinismo)
- Stotzigen fisten (scialp)
- Tallihorn (scialp)
- Chilchalphorn (scialp)
- Pigna d'Arolla (scialp)
- Strahlorn e Allainhorn (scialp)
- Generoso
Francia:
-
refuge de Gouter
Argentina:
- Cerro des los Cristales

 

LE MIE MONTAGNE ALTROVE, 6

Estero:
Svizzera:
- Chili Bielenhorn (scialp)
- Lucendro (scialp)
- Alphubel (scialp)
Piz d'Emmat Dadaint (scialp)
- Straffelgrat (scialp)
- Einshorn (scialp)
- Weissmies (alpinismo)
- Allainhorn, cresta Est (alpinismo)
- Piz Arpiglia (scialp)
- Piz Mezdì (scialp)
- Boshorn (scialp) 

Piemonte:
Provincia di Torino:
- colle delle Lance (scialp)
- Blegier (scialp)
- Giornalet (scialp)
VCO:
- Basodino (scialp) 
- traversata Veglia-Devero
- Mater & Margineta
alpeggi sopra Cannobio
Provincia di Cuneo:
- Chersogno (scialp)
- Oronaye (alpinismo)
- Colle della Lausa & anello Collalunga (scialp)
Colle Sagneres (scialp) 

Trentino Alto Adige:
- Presanella (alpinismo)
 

Veneto:
Provincia di Belluno:
- Pavione
Mont'Alt de Framont
Provincia di Verona:
- giro delle 5 cime
Monte Sparavero

 

PICCOLE SODDISFAZIONI

Anche se quello a cui tengo di più è la parte "alpinistica", qualcuno ha notato e apprezzato le mie ricette. Questo blog pertanto è segnalato su Petitchef.com

Ricette di cucina

 
 

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