SILVA MALA

Benedetto XVI a Napoli.


Ci saranno belle parole ,vuote frasi di circostanza ,che caleranno ad arte al momento opportuno, come manna dal cielo sul popolo in attesa .E ci saranno luci , palloncini bianchi appesi ai balconi , facce emozionate, mani al cielo, canti e preghiere e ci saranno altari e dita con anelli d’oro e qualcuno dirà che in fondo l’hanno nascosta bene la polvere sotto ai tappeti,che la città ,almeno per un giorno è pulita.Ci saranno in prima fila il sindaco con la sua inappuntabile tintura fresca di giornata vista l’importanza dell’evento,il cardinale che dispenserà sguardi mansueti e ammonitori e il presidente “governatore” accompagnato dal solito codazzo di squali,che si daranno battaglia per essergli più vicini.E poi ci sarai tu popolo anonimo e abbandonato al tuo destino.Tu che ti alzi la mattina presto per andare al lavoro  oppure un po’ più tardi, perché proprio non ce la fai ad andare a faticare .Tu che a quarant’anni vivi ancora coi tuoi e non sei sposato ,oppure hai una famiglia di 5 figli da portare avanti con 1000 euro al mese ; tu ,ma che non lo sappia nessuno ,che se non ti danno una mano ,ad arrangiarti sai come fare .A pensarci bene non sei molto diverso da loro.Quando resti intrappolato nell’egoismo e nella tua smisurata voglia di denaro sei proprio uguale a loro. Quando non protesti per un torto subito ,non ti indigni ,non alzi la voce contro l’ingiustizia sei come loro.Perfino nell’ipocrisia che li accomuna domani sarai uguale a loro.