SILVA MALA

Addio a Benazir


Questo mondo assume sempre più l’aspetto di villaggio globale. Distanze ,che fino a qualche decennio fa sembravano immense ,sono azzerate in un attimo dalle televisioni ,che ti portano fin dentro casa ,a volte sbattendotela in faccia, la cronaca in tempo reale.E così fatti lontanissimi avvicinano toccandola la tua vita quotidiana.Così è successo l’altroieri  con l’uccisione di Benazir Buttho. Di questo tragico avvenimento tre elementi sono evidentissimi anche agli occhi lontani di uno spettatore distratto : che fosse bella ,che fosse intelligente e soprattutto che fosse una donna onesta.Tre elementi  evidentemente inconciliabili con la visione di gestione del potere in un paese come il pakistan ancora in pieno medioevo culturale.Vorrei fare onore alla sua memoria riportando due frasi che le ho sentito pronunciare e che trovo davvero molto profonde : la prima è una strofa di una canzone di Joan Baez : ”niente conta di più nella vita che una mente soddisfatta”; e la seconda è in fondo un vero e proprio testamento spirituale : “le navi in porto sono al sicuro ,ma non è per questo che sono state costruite”