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Vesuvio
...ma chi l'osserva non lo guardi solo come motore ,o come divoratore e consumatore ,ma lo guardi come creatore attivo di quanto abbiamo con noi,poichè l'ingegno,l'operosità ,la gesticolazione,il discorrer molto,l'urtarsi,il minacciar con le mani innanzi,non son che impulso vesuviano.
Quella facoltà eruttiva che han molte delle terre napoletane ,l'argillo della napoletana creatura possiede,e la fibra mossa e rimossa dagli operosi fluidi elettrici e magnetici fa del napoletano spesso un pazzo piacente o un sincero curioso (Carlo Tito Dalbuono)
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Il romanzo delle stragi
Io so.Ma non ho le prove.Non ho nemmeno indizi.Io so perchè sono un intellettuale,uno scrittore che cerca di seguire tutto ciò che succede ,di conoscere tutto ciò che se ne scrive ,di immaginare tutto ciò che non si sa o che si tace ;che coordina fatti anche lontani ,che mette insieme i pezzi disorganizzati e frammentari di un intero coerente quadro politico ,che ristabilisce la logica là dove sembrano regnare l'arbitrarietà,la foliia e il mistero.
PierPaolo Pasolini
Libri
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Milioni di ecoballe a formare immense distese di veleni,siti di stoccaggio stracolmi,città sommerse da sacchetti e rifiuti di ogni genere,”microdiscariche” formatesi spontaneamente, laddove è disponibile uno spazio da riempire,per far fronte ad un’emergenza diventata ormai quotidianità.
Gente che protesta malgrado l’oscuramento dei media ,animata da una coscienza civica ,da una forte volontà di richiamare l’attenzione sul pericolo che la sta investendo ,che ci sta investendo tutti in campania.
Roma è lontana ,il governo scarica le responsabilità ,il prefetto usa le maniere forti per far passare i camion,i poliziotti caricano la folla,usano “generosamente” i loro manganelli per frantumare quella fragile barriera di mani inermi frapposte tra l’ingresso del cimitero dei veleni e la salute pubblica.
A giugliano ,a serre ,a taverna del re ad acerra non se ne può più di vedersi il destino già scritto ,di doversi sorbire in silenzio paziente i rifiuti di un’intera regione,di pagare il conto salatissimo di decenni di scelleratezze e misfatti di una classe politica collusa e colpevole.
Non se ne può più di respirare miasmi nauseanti ,che minacciano la salute ,non se ne può più di vedere la camorra che spadroneggia devastando territori ,anche (e bisogna pur ammetterlo) grazie all’appoggio di parte degli abitanti della zona.
E’ proprio qui che il governo dovrebbe intervenire dall’alto spezzando quel rapporto collusivo tra politica locale e malavita organizzata,che sta diventando sempre più impresa del crimine.
Ironia della sorte ci tocca di assistere ,sul finire di questo anno 2007 ad una corsa assurda della politica nazionale ,che è solo un populistico “face lifting”.
Come se i problemi si potessero risolvere cambiando simboli e nomi e non i contenuti ,e cioè uomini e idee.
Ed è proprio di uomini e di idee nuove che si avrebbe bisogno per cambiare finalmente qualcosa!
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