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Vesuvio
...ma chi l'osserva non lo guardi solo come motore ,o come divoratore e consumatore ,ma lo guardi come creatore attivo di quanto abbiamo con noi,poichè l'ingegno,l'operosità ,la gesticolazione,il discorrer molto,l'urtarsi,il minacciar con le mani innanzi,non son che impulso vesuviano.
Quella facoltà eruttiva che han molte delle terre napoletane ,l'argillo della napoletana creatura possiede,e la fibra mossa e rimossa dagli operosi fluidi elettrici e magnetici fa del napoletano spesso un pazzo piacente o un sincero curioso (Carlo Tito Dalbuono)
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Il romanzo delle stragi
Io so.Ma non ho le prove.Non ho nemmeno indizi.Io so perchè sono un intellettuale,uno scrittore che cerca di seguire tutto ciò che succede ,di conoscere tutto ciò che se ne scrive ,di immaginare tutto ciò che non si sa o che si tace ;che coordina fatti anche lontani ,che mette insieme i pezzi disorganizzati e frammentari di un intero coerente quadro politico ,che ristabilisce la logica là dove sembrano regnare l'arbitrarietà,la foliia e il mistero.
PierPaolo Pasolini
Libri
Alcune delle centinaia di migliaia di palline di plastica colorate, lanciate a Roma da Trinita' dei Monti, finite dentro la fontana della Barcaccia di piazza di Spagna. Il lancio delle palline dalla scalinata di piazza di Spagna a Roma e' stato rivendicato da Graziano Cecchini, l'uomo che tinse di rosso l'acqua della Fontana di Trevi nell'ottobre scorso
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Non c’è proprio di che essere allegri di questi tempi a Napoli e nei suoi dintorni. E’ proprio un brutto periodo. Sembra quasi di rivivere ,facendo le debite proporzioni ,i giorni del terremoto del 1980. Anche allora un’intera regione venne messa in ginocchio ;ma da una catastrofe della natura.
Oggi invece ci tocca sopportare il peso di una catastrofe di cui siamo responsabili tutti. Lo sconforto è grande e anche la voglia di dare ragione a chi ti accusa ,a chi ti punta un dito contro e dice che i napoletani se la sono meritata ,perché dopotutto cose del genere capitano sempre solo qui.
Sono l’egoismo,l’avidità sfrenata di denaro e di potere , l’innata furbizia di sottrarsi alle responsabilità,la simpatia per certi versi filosofica, la sfrontatezza quasi sempre premiata,il sistematico non-rispetto delle regole ,tratti che fanno del napoletano medio la “bestia” di cui tutti gli altri italiani hanno imparato ad aver paura. Come negarlo!
Ma se è vero che una volta che si è toccato il fondo non si può far altro che risalire ,non ci resta che sperare .
Magari aggrappandoci ad una delle ultime figure simbolo , che hanno scritto pagine di cultura ancora attualissime e la cui lezione andrebbe ripassata proprio da tutti. Penso ad Eduardo e alla sua Napoli milionaria .Con cinquant’anni di anticipo aveva previsto il misero destino di questa città .
E ‘a nuttata nun è ancora passata !
Che vuò fa’?E’ ‘na disgrazia ….Appena sentono ”napoletano”,già si mettono in guardia .Pecchè è stato sempe accussì.Quanno succede nu furto di abilità,di astuzia dint’a n’atu paese d’’o munno ,pure si è ammentato pe’ fa’ ridere ,se dà pe’ certo,e se dice che s’è fatto a napule : Nun sapite niente? A Napule è sparite nu piroscafo cu’ tutto ‘o carico...
E nun è over brigadie’.Nun po’ essere overo.Chi ce crede è in malafede .Ma scusate comme sparisce nu piroscafo?Ch’è fatto nu portamonete? E po’ pure si è overo,allora io po’ dico n’ata cosa …..Logicamente ,si o fatto è overo,vuol dire ca stu mariuolo napoletano s’ha avuto pe’ forza mettere d’accordo cu’ n’atu mariuolo,can un è napulitano…Si no comme spariva stu piroscafo?
‘E camionne ,si. Ma si è nu camionne ,se dice ca ne so’ sparite ciento….
Perciò tu ca si giovane ,avariss’ ‘a da’ ‘o buono esempio…Accussi quanno te truove e siente ca parlano male d’ ‘o paese tuio, tu ,cu tutt’a coscienza ,puo’ dicere . “Va bene ma ce stanno ‘e mariuole e ‘a gente onesta ,comme a dint’ a tutt’ ‘e paise d’ ‘o munno”
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non c'è bisogno di alcun commento .Ecco come hanno incredibilmente rischiato la vita i vigili del fuoco nella notte di mercoledì ,mentre stavano cercando di svolgere il loro difficile lavoro .
«Ci hanno aggredito con sbarre di ferro lunghe due metri, hanno sfondato i finestrini dell’autobotte e hanno lanciato una molotov nell’abitacolo»
«Noi siamo arrivati martedì da Foggia, dove siamo normalmente in servizio, per aiutare i colleghi e tutti i napoletani coinvolti dall’emergenza rifiuti - spiegano - non ci aspettavamo proprio questa accoglienza: non è giusto comportarsi così. Non si picchia chi lavora per te»
«Quello che abbiamo visto qua, quello che abbiamo subito, non sarebbe capitato nemmeno nel terzo mondo»
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4 gennaio 2007. Breve ritratto di una classe politica campana.
Il sindaco di Napoli Rosa Jervolino ,in questo clima di gran bagarre generale,con i sacchetti di immondizia che sono arrivati ormai ai primi piani delle case (non al vomero e non nei quartieri "alti" ,si noti bene),si sgola nelle varie dichiarazioni pubbliche per dire che non è del comune la responsabilità dell'emergenza rifiuti e per esprimere la sua solidarietà ai cittadini di pianura ,opponendosi come sempre ha fatto ai piani di sversamento del prefetto supercomissario Pansa.....e tu pensi : pensa Pansa cosa pensa.......mio Dio che orrore
Il presidente governatore Antonio Bassolino, da quindici anni incontrastato protagonista della politica campana, fa come gli struzzi nascondendo la testa sotto la sabbia. Ma qui di sabbia ne è rimasta poca ,c'è solo la "monnezza".C'è tanta monnezza ,quintali ,tonnellate e tonnellate di monnezza .Dapertutto.
E tutte queste tonnellate comunque non bastano ,non pesano abbastanza per fargli tirare le somme della sua sconfitta ,alla quale potrebbe restituire un minimo gesto simbolico di dignità rassegnando le dimissioni.
Il presidente della repubblica Giorgio Napolitano è passato di sfuggita a Napoli.Probabilmente imbarazzato da tanto disastro ha preferito soggiornare qualche giorno nell'isola felice di capri. E mentre a Napoli c'è il finimondo lui era in una libreria caprese .A fare cosa? Alla ricerca di un libro di Benedetto Croce ....viva la cultura !
Ieri ha anche fatto una dichiarazione a commento della situazione rifiuti : "sono allarmato ,ma non preoccupato" e poi " il governo prenderà iniziative al massimo livello". Se ce lo dice lui che non dobbiamo preoccuparci ,perchè qualcosa si muoverà , bisogna credergli . E' il Presidente !
Infine l'opposizione . Per protestare appende 21 manichini ,facendoli sembrare impiccati ,nelle vie del centro . 21 manichini sospesi a dondolare sui cumuli di rifiuti .L'intento di dare un aspetto ancora più macabro alla città in questa fredda mattina di gennaio è così centrato in pieno. Solo che così ci perdiamo tutti .Ancora di più...sempre di più
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questa è ormai una città perduta ,completamente in mano a gruppi di criminali, dove non è che si vive ;a torre annunziata si sopravvive ! Tanto sono grandi la paura e il senso di sconfitta della gente comune ,che certe morti assurde come questa ,che pure la dovrebbero fare insorgere ,vengono "accettate" con rassegnazione e dopo pochi giorni anche dimenticate.
A Torre Annunziata un uomo di 30 anni è stato ucciso poco prima della mezzanotte mentre all'interno della sua abitazione, un appartamento al nono piano di un edificio di via Vittorio Emanuele, festeggiava l'arrivo del nuovo anno giocando a carte con gli amici. La vittima, Giuseppe Veropalumbo, carrozziere, sposato, padre di una bimba di un anno, è stata raggiunta da un colpo di pistola esploso dall'esterno che lo ha colpito al cuore. Così, intorno alle 23,15, la festa si è trasformata in tragedia, sconvolgendo una onesta famiglia di Torre Annunziata (Napoli). L'uomo è stato soccorso dai suoi familiari che hanno chiamato il "118". I soccorritori lo hanno caricato su una autoambulanza e lo hanno portato al vicino ospedale di Boscotrecase ma per l'uomo non c'è stato nulla da fare. L'uomo aveva invitato alcuni familiari nella sua abitazione al nono piano di un edificio del corso Vittorio Emanuele, nel centro storico per trascorrere tutti insieme la sera di San Silvestro. In casa c'erano circa venti persone, tra adulti e bambini. Giuseppe, con un cognato e lo zio erano seduti al tavolo vicino alla finestra. Le donne e i bambini poco lontano stavano giocando alla tombola. In un attimo Giuseppe si è accasciato sul tavolo, senza dire una parola.
"Abbiamo capito subito che era accaduto un fatto grave, abbiamo cercato di aiutarlo - dice uno dei familiari, sconvolto dal dolore - ma non c'è stato nulla da fare".
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il 29/03/2009 alle 17:45
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