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Giungeva il tuo frasario
Supino sul guanciale
assaporavo il dormiveglia,
entravi nei silenzi
dei sogni miei più belli,
giungeva il tuo frasario
soave e affascinante.
Mi indicavi gli orizzonti
dei vasti mari azzurri,
gustando un grande amore
il cuore mio festoso
univo al tuo mistero.
E fra candide lenzuola
mi offrivi il tuo bel seno.
Silvano Astraldi
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UNA CRITICA
Questo autore conserva nel suo cantare temi mistico-esoterici e psicologici che ricordano fortemente la poetica montaliana; la Liguria fa da sfondo ideale per parlare di emozioni profonde attraverso simboli (ad esempio le immagini espressionistiche di Nuovi mondi: falci illuminate, fiorivan steli gialli, azzurri cieli alti e l’evocazione del passato correvamo in vie serene e del futuro incombenti e inesplorati / attendevan nuovi mondi / e su future rive umane). Anche le immagini angeliche e la descrizione di esperienze estatiche s’avvicinano molto a Montale (vedi in Angeliche premure i passi: dalle angeliche premure estasiati eravamo e felici volavamo su abissi celestiali, o sostavamo in mondi chiari. La Liguria, e in particolare il mare, rappresentano simbolicamente per il mistico Silvano la legge del Padre, legge che compare poi esplicitamente nel tema celestiale esoterico cristiano di Entro l’animo serbava.
(Laura Caviola)