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L'ambra del tuo viso
In fiorenti primavere
ridevano gli amori
eri dolce nei miei sogni,
come un fiore là nel campo
profumava la tua chioma,
emanavi dal tuo sguardo
una bellezza misteriosa,
l’ambra del tuo viso
era nata con l’aurora
e sotto fronde verdeggianti
soave la beltà
impreziosivi con l’estate.
Silvano Astraldi
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UNA CRITICA
Questo autore conserva nel suo cantare temi mistico-esoterici e psicologici che ricordano fortemente la poetica montaliana; la Liguria fa da sfondo ideale per parlare di emozioni profonde attraverso simboli (ad esempio le immagini espressionistiche di Nuovi mondi: falci illuminate, fiorivan steli gialli, azzurri cieli alti e l’evocazione del passato correvamo in vie serene e del futuro incombenti e inesplorati / attendevan nuovi mondi / e su future rive umane). Anche le immagini angeliche e la descrizione di esperienze estatiche s’avvicinano molto a Montale (vedi in Angeliche premure i passi: dalle angeliche premure estasiati eravamo e felici volavamo su abissi celestiali, o sostavamo in mondi chiari. La Liguria, e in particolare il mare, rappresentano simbolicamente per il mistico Silvano la legge del Padre, legge che compare poi esplicitamente nel tema celestiale esoterico cristiano di Entro l’animo serbava.
(Laura Caviola)