..era un martedi, proprio come oggi.Io ero a casa mia, al mare: dormicchiavo sul lettino nel soggiorno e intanto ascoltavo la voce della tv che era in camera dei miei zii.Ad un certo punto ho sentito la sigla dell'edizione straordinaria del TG4 di Emilio Fede; al chè sono andata a vedere di che si trattasse...il tragitto è stato breve, forse 6 passi ma in quei pochissimi istanti ho pensato di tutto: il pensiero è volato a Falcone, a via dei Georgofili, a Borsellino, a Ustica....Entro in camera, mi siedo sul letto e inizio a vedere quelle immagini: un graccielo in fiamme, tanto fumo e tanti, centinaia, migliaia di folgi bianchi che volano via, le faccie impolverate dei pompieri, le faccie attonite dei passanti...Ma ancora non avevo capito...Poi l'altro aereo, l'altra torre.....Ma fu quando dissero che avevano colpito anche il Pentagono che il cervello si fece forza ed inizio ad elaborare il tutto...Mia cugina (era piccolina, solo 10 anni) mi disse "e ora???" Io le risposi che stava scoppiando la III guerra mondiale"....Detta così, ora, sembra ridicola la mia risposta, specie ad una bimba di 10 anni che non sa nemmeno che ve ne sono state già due di guerre mondiali!) ma in quel momento era quello che pensavo perche mi dicevo che una cosa del genere nn poteva non portare a delle conseguenze, che l'america avrebbe risposto con le armi, forse con quelle atomiche....fu solo un momento però...poi mi concentrai su quello che vedevano i miei occhi: la gente impaurita, che piangeva, il ponte do Brooklin pieno di gente che scappava via a piedi, tanto fumo e polvere......e poi...Giù.SilenzioGiù.Ancora silenzio.L'evacuazione della casa bianca sino ad allora l'evevo vista solo ai film. L'air force one e tutto il resto era frutto della mente dei registi sino a quel momento. Ora era la realtà e la stavamo vivendo tutti in diretta mondiale.Passate le prime ore di sconcerto mi resi conto che quel giorno sarebbe passato alla storia...ne avrebbero letto le future generazioni si libri ed io lo avevo vissuto in diretta tv....Quella sera ricordo che mi feci accorciare un jeans da mia mamma....quel jeans non credo di averlo mai messo.
Un 11 settembre come tanti...
..era un martedi, proprio come oggi.Io ero a casa mia, al mare: dormicchiavo sul lettino nel soggiorno e intanto ascoltavo la voce della tv che era in camera dei miei zii.Ad un certo punto ho sentito la sigla dell'edizione straordinaria del TG4 di Emilio Fede; al chè sono andata a vedere di che si trattasse...il tragitto è stato breve, forse 6 passi ma in quei pochissimi istanti ho pensato di tutto: il pensiero è volato a Falcone, a via dei Georgofili, a Borsellino, a Ustica....Entro in camera, mi siedo sul letto e inizio a vedere quelle immagini: un graccielo in fiamme, tanto fumo e tanti, centinaia, migliaia di folgi bianchi che volano via, le faccie impolverate dei pompieri, le faccie attonite dei passanti...Ma ancora non avevo capito...Poi l'altro aereo, l'altra torre.....Ma fu quando dissero che avevano colpito anche il Pentagono che il cervello si fece forza ed inizio ad elaborare il tutto...Mia cugina (era piccolina, solo 10 anni) mi disse "e ora???" Io le risposi che stava scoppiando la III guerra mondiale"....Detta così, ora, sembra ridicola la mia risposta, specie ad una bimba di 10 anni che non sa nemmeno che ve ne sono state già due di guerre mondiali!) ma in quel momento era quello che pensavo perche mi dicevo che una cosa del genere nn poteva non portare a delle conseguenze, che l'america avrebbe risposto con le armi, forse con quelle atomiche....fu solo un momento però...poi mi concentrai su quello che vedevano i miei occhi: la gente impaurita, che piangeva, il ponte do Brooklin pieno di gente che scappava via a piedi, tanto fumo e polvere......e poi...Giù.SilenzioGiù.Ancora silenzio.L'evacuazione della casa bianca sino ad allora l'evevo vista solo ai film. L'air force one e tutto il resto era frutto della mente dei registi sino a quel momento. Ora era la realtà e la stavamo vivendo tutti in diretta mondiale.Passate le prime ore di sconcerto mi resi conto che quel giorno sarebbe passato alla storia...ne avrebbero letto le future generazioni si libri ed io lo avevo vissuto in diretta tv....Quella sera ricordo che mi feci accorciare un jeans da mia mamma....quel jeans non credo di averlo mai messo.