studiando i giornali

QUANTO DURA UNO SCOOP?


Nelle ultime settimane sono stata impegnatissima a causa di una serie di incidenti che si sono verificati nelle vicinanze del mio comune. Per dovere di cronaca sono dovuta andare sul posto, farmi dire quanto successo e interessarmi allo stato di salute delle persone coinvolte. Per un giorno mi sono interessata alla loro storia come se li conoscessi benissimo...continuando a chiamare il pronto soccorso, che naturalmente non dice nulla per questioni di privacy, fino alle 22.30. Dopo questa fondamentale ora, il fatto non interessava più, mi è stato detto che la pagina doveva andare in stampa e che dovevo dimenticarmi di quella persona.  Un piccolo esempio che mi ha fatto riflettere su una cosa: <Quanto dura uno scoop?> Dopo aver seguito per giorni, a volte settimane, la storia di alcuni personaggi, questi magicamente, da un giorno all'altro, spariscono. Si può dire che la loro storia sia diventata come un apputamento quotidiano, un telefilm, di cui non è mai stata resa nota la fine. La rincorsa alla notizia dell'ultimo secondo, allo scoop, costringe il giornalismo, soprattutto quello internet, ad abbandonare velocemente quanto successo poco prima. Proprio internet però, visto il suo illimitato spazio, potrebbe aggiornare costantemente l'articolo senza bisogno di fastidiosi rimandi.L'altra cosa che viene da chiedersi è: <Chi ha la capacità di stabilire dopo quanto tempo un argomento non interessi più alla gente? Dopo quanto la notizia può dirsi superata?> Ultimamente alcuni telegiornali stanno seguendo proprio la linea di riprendere le storie del passato e mostrare che fine hanno fatto i protagonisti. Su internet non mi è ancora capitato di vedere un esperimento simile, forse perchè troppo basato sulla logica "Basta dare la notizia, il dopo è storia e noi la storia non la vogliamo!".