studiando i giornali

UNA SOCIETA' DI VELINE E CALCIATORI


Oggi mi sono presa un istante di pausa per affrontare e discutere un tema di costante attualità: "L'influenza della televisione sui giovani". E' un argomento che mi ha sempre incuriosito e che potrebbe dare vita a un bel dibattito...La gente ha da sempre avuto bisogno di qualcosa in cui credere e se non è più Dio, in questa società postmoderna, allora perché non idealizzare qualcosa di più tangibile come un personaggio televisivo?Da un sondaggio che ho fatto tra i giovanissimi (tra i 12 e 16 anni) è emersa la tendenza ad affidarsi completamente ai modelli proposti dalla televisione che si traduce, dai 17 anni, nel desiderio di prendere presto il posto di questi idoli.Alcuni genitori mi hanno risposto che essendo questi ragazzi la generazione X, sempre davanti a televisione, computer, super informati su ogni cosa, è naturale che prendano a modello i "ragazzi più grandi" con i quali dividono la maggior parte del giorno. Se questo è sicuramente vero si ci può ulteriormente chiedere perché questi ragazzi avvertano il forte bisogno di avere sempre e comunque qualcuno da imitare. Non sarebbe più facile per loro esprimere la propria personalità? Chiediamoci, prima di accusarli, perché siano i più giovani ad essere maggiormente influenzabili e man mano che si cresce questa tendenza si affievolisce fino a guardare la TV con distacco, seguirne le mode senza idealizzare determinati personaggi. Una risposta a questo si può vedere nell’adolescenza, il periodo di maggior cambiamento per una persona, in cui questi ragazzi non riescono a trovare dei punti di riferimento stabili, delle certezze e dei modelli da seguire. Nella nostra società sempre più giovani si trovano ad essere soli con un unico amico: la televisione. E’ normale quindi che arrivino a pensare che i comportamenti, i vestiari, anche lo stesso linguaggio del personaggio famoso faccia tendenza proprio perché è in televisione.Un’altra cosa emersa è la costrizione dei ragazzi ad essere sempre e comunque alla moda perché altrimenti sarebbero esclusi dal gruppo. Anche questo deriva dalla credenza adolescenziale che <se lo fanno tutti allora è giusto> e si spersonalizzano seguendo la massa per essere amici di più persone. Siamo noi a fare di tutto ciò che appare sui media un idolo, ma sono i media a dettare lo stile di vita della società di massa. E’ un cerchio infinito che si spezzerà solo quando l’individuo si sentirà libero di esprimere se stesso fino in fondo.Abbiamo ottenuto la libertà da tanti gioghi ma non abbiamo ancora ottenuto quella più importante: la libertà di essere noi stessi.