Vita di una leonessa

70..


i km fatti ieri.. a vuoto..Senza una meta, senza un obiettivo, sono salita in macchina e mi sono messa a girovagare.. per le mie strade, quelle strade semi-deserte che  mi hanno vista crescere ( non di altezza, ma questo è un altro discorso
)..Guidare mi rilassa.. certo non nel traffico di Roma (città dove non ho mai guidato e mai guiderò , se mi voglio scansare un attacco di panico) ma nella mia "bella" provincia..20 gradi scarsi..una macchina di piccola cilindrata, la MIA macchina (anche se sarebbe del papi
).. entrambi i finestrini tirati giù , gli occhiali da sole anche se il sole non c'è e la radio accesa.. E il cervello si disconnette.. entra in un'altra dimensione, nei ricordi.. nei pensieri di quando ero piccola.. ripenso alle persone che in 20 anni ho incontrato, alla persona che ho amato più di me stessa e all'altra persona che adesso amo più di me stessa.. quell'amore che non finirà mai, perchè ci lega lo stesso sangue.Ripenso al mio caratterino non propriamente fragile, ai litigi, ai pianti .. tanti pianti.. per rabbia più che per dolore.. quando sto male non piango, quando sono arrabbiata sì.. è una valvola si sfogo.. Ripenso alle persone che ho ferito, alle persone che mi hanno amato e anche a quelle che mi hanno odiato.. e vi assicuro che ci sono state.
Il vento mi accarezza la faccia, i capelli sciolti svolazzano in qua e in là.. sento una canzone .. 1996, 12 anni fa.. avevo 8 anni e vedevo il mondo con gli occhi di una bambina sognante.. facevo le elementari ed ero la principessa di papà.. ricordo il mio fidanzatino dell'epoca, Marco.. la voglia pazza di arrivare ad avere i fatidici 18 anni, il finto desiderio di libertà e di indipendenza mi accompagnava.. volevo diventare grande.. che stupida.
Un buco nero negli anni che dovrebbero essere " i più belli", un buco che comunque mi ha fatto crescere...Torno indietro ancora una volta e mi vengono in mente le prese in giro che ogni bambino/ ragazzo subisce: io per essere nanetta, gli altri per altri 567 motivi.. il dispiacere che provavo e il sentirmi un pochino inferiore.. comincio a ridere.. sì perchè adesso ci rido.. tutti i bambini vengono presi in giro, quando cresci devi solo sorridere e acquisire ironia.
Penso a un anno fa e mi vengono i brividi.. dovevo cominciare l'università, ma chi mi conosce sa che macello sia stato.. ripenso ad ogni singolo giorno, ad ogni singolo pianto, alla paura di crescere e di cambiare... ma arrivo a casa.Parcheggio.. giro la chiave spegnendo il motore e mi rituffo nella realtà.. le mani ghiacciate, il naso freddissimo, i finestrini ancora tirati giù.. le 19... la temperatura è scesa.. sembravo un animale a sangue freddo, ma non me ne ero nemmeno resa conto. Do un' occhiata alla lancetta della benzina..ero anche in rosso..Scendo ed entro in casa.. in casa mia..Non lo so quello che ho pensato..era il momento di tornare coi piedi per terra.