Simenon Simenon
Blog sullo scrittore Georges Simenon con post aggiornati quotidianamente
Post n°278 pubblicato il 30 Settembre 2012 da grkga
Delle idee politiche di Simenon sappiamo soprattutto che non aveva una grande stima dei politici, ancor meglio del sistema politico così come negli anni '60 era costituito in Francia. Ed era molto pessimista sull'evoluzione della situazione che prevedeva non potesse che peggiorare. Ad esempio era nota la sua avversione a De Gaulle e all'impostazione autoritaria che aveva impresso al potere. "... ma ho paura che prima dovremo passare un periodo ancora più reazionario di quello attuale.. insomma, il peggio - affermava lo scrittore in un'intervista del 1969 - ... ma è proprio quello che infine scatenerà la vera rivoluzione... SEGUE SU http://www.simenon-simenon.com |
Post n°277 pubblicato il 03 Giugno 2012 da grkga
Abbiamo più volte sottolineato come Simenon fosse attento non solo al contenuto e alla forma di quello che scriveva, ma avesse delle idee precise sia sul tipo di scelte editoriali, sia sulle modalità promozionali. Basti ricordare, per le prime, i contrasti con il proprio editore Fayard, in un primo momento esterefatto, quando Simenon annunciò di voler interrompere la produzione di romanzi popolari per dedicarsi al quel particolare poliziesco seriale, il cui protagonista era per altro un poliziotto fuori di ogni tipologia dell'investigatore letterario di successo. Allo stesso modo vale la dichiarazione, dopo il ventesimo titolo delle inchieste del commissario, di voler smettere con la letteratura di genere e di volersi dedicare al romanzo tout court. Fayard, al principio contrario, adesso era invece felicissimo di essersi sbagliato e di avere nella sua scuderia un personaggio di così grande successo e non capiva perchè l'autore stesso volesse smetterla con quella gallina dalle uova d'oro. Anche qui Simenon ebbe ragione, anche se... SEGUE SU http://www.simenon-simenon.com |
Post n°276 pubblicato il 02 Giugno 2012 da grkga
"Tous les deux", direbbero i francesi. Oggi infatti ci occuperemo di due aspetti della stessa vicenda. Da una parte tratteremo della risaputa querelle che vede Simenon sul banco degli imputati, accusato di aver collaborato con i nazisti, tramite la cessione di diritti ad una compagnia cinematografica franco-tedesca, facendo affari e ottenendo previlegi. Dall'altra però rispolvereremo una storia, che forse pochi ricordano, e che riguarda il periodo in cui Simenon fu schedato, proprio dalle autorità francesi filo-naziste, per l'origine giudaica del suo cognome. Infatti nel 1942 i servizi di sicurezza della Vandea, stavano compilando un elenco di tutti gli ebrei che si trovavano nella regione. Ben presto uno dei commmissario di questo servizio si recò a casa di Simenon, per interrogarlo. Ecco il dialogo che... SEGUE SU http://www.simenon-simenon.com |
Post n°275 pubblicato il 01 Giugno 2012 da grkga
Impazza nelle classifiche delle vendite con quella fascetta rossa che spicca assai sul giallo delle copertine Adelphi: "L'ultima inchiesta di Maigret" (aiutato anche, come se ce ne fosse bisogno, da una promozione che prevede a giugno uno sconto del 25%). Già perchè Maigret et Monsieur Charles (1972) fu l'ultima inchiesta che Simenon scrisse. Poi sarebbe intervenuto il blocco dell'état de roman mentre si accingeva a scrivere l'ennesimo romanzo, Victor, e quindi la repentina decisone di non scrivere più. Decisione accompagnata, come abbiamo avuto occasione di ricordare, da gesti fortemente simbolici (forse anche un po' ostentati). Il primo un'intervista al qotidiano Losanne 24 heures, in cui dichiarava finita la sua attività di romanziere. Il secondo, il cambio alla dicitura professione, sulla carta d'identità, da "romanziere" a "nessun impiego". In realtà Simenon mentre lo scriveva era ben lontano da immaginare che si sarebbe trattato dell'ultimo Maigret. Non poteva prevedere che pochi mesi dopo sarebbe intervenuto quel blocco. E su questa interruzione, già l'anno dopo in uno dei suoi Dictées (Des traces de pas - 1973) scriveva: "...sento dei rimorsi per... SEGUE SU http://www.simenon-simenon.com
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Post n°274 pubblicato il 31 Maggio 2012 da grkga
Arbitrariamente. L'abbiamo voluto chiamare così. Parliamo di Simenon, ma non di Georges, bensì di Marie-Jo. La sucida dicono tutti. La figlia suicida del grande Simenon e della... squilibrata madre Denyse... così almeno si ripete sempre. Marie-Jo così delicata, così fragile, anche lei (come la madre) in cerca del suo equilibrio, della sua stabilità, quella che da piccola le sapeva dare solo un uomo come suo padre. Marie-Jo perdutamente innamorata del padre anche a più di vent'anni. Un 'innamorata che pretendeva che nelle telefonate Parigi-Losanna lui le dicesse letteralmente "Marie-Jo, ti amo". Non si accontentava di un "Ti voglio bene", o di un "Sei la mia bambina, la mia preferita" oppure di un "Solo tu sei il mio tesoro". No. Lei voleva l'amore di quell'uomo, l'amore che in quel momento lui divideva con Teresa. Il blues lo sanno tutti, è il seducente canto dei neri d'America, parola letteralmente presa dalla frase... SEGUE su http://www.simenon-simenon.com |
Inviato da: briccone2005
il 02/05/2012 alle 16:40
Inviato da: iemma.marisa
il 23/04/2012 alle 17:29
Inviato da: briccone2005
il 22/01/2012 alle 18:07
Inviato da: grkga
il 13/07/2011 alle 08:53
Inviato da: angeligian
il 25/06/2011 alle 13:31