LUDWIG

Oltre - 9a parte (di Simon Joyce)


Era passato poco più di un anno dall’ultima volta in cui avevano avuto modo di parlarsi. Un anno di guerra è molto più lungo di ogni altro; il tempo si dilata quando la morte è pronta a prenderti, inventandosi nuovi motivi ed occasioni. Ogni giorno, ogni istante.Ma l’amicizia un po’ cameratesca e molto personale era intatta nonostante il logorio di nervi, del tempo, delle vicissitudini. Ne testimoniava l’umanità di entrambi, celata al di sotto delle divise.Gorge Steiner e Hans Weidmann eran stati sconosciuti l’uno all’altro fino all’invasione di settembre, fino all’inizio della loro seconda vita. Divisi poi dall’avventura dell’Afrika Korps, quel giorno si ritrovarono, anche solo attraverso una spesso incerta linea telefonica. Qualche battuta, poi la fraternità scherzosa lasciò il posto alla gravità della situazione.- Ho bisogno di te, amico mio.Quelle poche parole e a Steiner fu subito chiaro che le cose fossero davvero serie. Quando Hans arrivava a chiedere qualcosa era perché davvero non aveva altra via d’uscita.- Motori per Panther e Tiger, ricambi…? Accidenti Hans, vuoi un miracolo. Si, serviva un miracolo.- Da chi altri potrei volerlo?Sapevano entrambi che le fabbriche che sfornavano carri, cominciavano ad essere sottoposte ad una notevole pressione. La produzione era difficoltosa, i rifornimenti sempre più incerti.- George, come sta tua moglie?- Aspetta un attimo, non vorrai mica…? Andiamo, Hans non vorrai tirar fuori la solita storia? Vuoi  ricattarmi?- Lo farei?- Per dei motori e dei pezzi di ricambio? Si, credo di si.No, non l’avrebbe fatto, Steiner lo sapeva, lo conosceva. Lo avrebbe aiutato ad ogni costo, in qualche modo: ortodosso o meno.- Fammi avere un elenco, cercherò di farti avere quanto ti serve nel più breve tempo possibile. Due massimo quattro giorni. Dovrò correre dei rischi, amico mio. Ma so che tu faresti altrettanto.Il maggiore lo ringraziò con sincerità, consapevole che la posizione dell’amico non era affatto semplice. Rischiava grosso, la corte marziale, forse persino un plotone d’esecuzione.- Hans, quando tutta questa roba sarà finita, andremo a bere del buon vino nella mia casa in collina. Promettimelo.- Lo prometto.Era il loro modo, di dirsi addio.