LUDWIG

senza titolo


Questa volta sono serio. Ma devo partire da ieri. Mi chiama piangendo e mi dice di aver litigato ancora con il padre, di brutto. Di prepararsi le sue cose e di andarsene ovunque voglia. Si chiude in una stanza e chiama, in certi momenti si chiama la persona più fidata. Capisco che non è uno scherzo ne un'esagerazione, certe cose si capiscono. Sono stato ad ascoltarla, a farmi spiegare. Voleva lasciare anche il moroso, perchè diceva che con lei non sarebbe mai stato felice. Si sarebbe trovata un'altra e anche se avrebbe sofferto, gli sarebbe passata. Gli ho detto no, lui non centra, non prendere decisioni affrettate. Cos'è un delirio di onnipotenza? Lasci una persona per il suo bene (questa mi è sempre sembrata una stron...ata ipocrita e non cambio idea)? Sicura che sia così? Le ho detto di calmarsi e che nel caso a mali estremi avrebbe potuto prendere il treno e stare con la mia famiglia un paio di giorni. Fortunatamente si è tutto stabilizzato per il meglio. Oggi pomeriggio mi richiama per ringraziarmi, sente che nel mio tono c'è qualcosa che non va, in effetti stavo pensando ad alcune cose, e non sapevo se essere più deluso o più incazzato. Comunque non ero il solito e anche questo si sente. Chi ti conosce davvero lo sente. Abbiamo parlucchiato sul lui e sul fatto che talvolta non risponde alle sue aspettative. Io sono onesto cerco di non immischiarmi (per questo mi chiama ponzio pilato) ma è meglio (anche per me) che le cose vengano vissute sulla pelle, anche gli errori o presunti tali. Io non devo salvare nessuno, non mi sento un tale potere. Posso esprimere il mio punto di vista ma nulla più. E poi ho sbagliato tante volte, non sono la persona indicata. Insomma mi faccio i cavoli miei e mi spiace. Poi ha detto una cosa dopo avermi pregato di non arrabbiarmi: vorrei fosse come sei tu. Da un lato ne sono stato orgogliosamente contento (si apprezzano le persone quando vanno via. Come andai via tanti anni fa. Certe cose si danno per scontate finchè non riesci a ritrovarle), dall'altro no. Le ho risposto che il mio modo di essere lo sto pagando caro, e che sto riconsiderando molte cose. Forse a ragionar grezzamente non si sbaglia. Gliel'ho detto. Forse così funzionano le cose. Sto a distanza dai sentimenti, nessun coinvolgimento a priori. Freno a mano tirato e marcia bassa. Mi si deve conquistare in un certo senso. E poi preferisco l'ignoto alle strade già battute. Perchè ho un grave difetto (?) non dimentico. Non dimentico facilmente. L'ho sempre sostenuto, ogni cosa sedimenta e rimane la. E una volta sporcata l'acqua non torna mai pura come all'inizio."Stiamo bene così, come amici decennali anzi come fratello e sorella, è il nostro punto d'equilibrio". E' meglio così. Con affeto sorellina "cazza, frici e mancia"