Invidio il vento

L'uccello che girava le viti del mondo


La maliziosa ragazzina in pantaloncini e canottiera e un grande paio di occhiali scuri lo invita ad entrare nel suo giardino. Lui sta cercando il suo gatto, sparito da giorni. Parlano un pò, poi lei lo invita a sedersi, su delle sdraio vicino all'albero. E' a casa da sola. Lui chiude gli occhi mentre lei parla facendo girare il ghiaccio nel bicchiere. Björk - Unison - Se ha sonno puo anche dormire. Se vedo il gatto l'avverto. - Dice lei a voce bassa.Lui annui in silenzio. Gli pareva di essere in un quadro di De Chirico. Non c'era vento. Non si sentiva un rumore, solo il ghiaccio che tintinna, la voce bassa della ragazzina.- Senta, si è addormentato?- - No, non dormo.-- Posso venirle piu vicino?-- Fai pure.-- Posso parlarle un pochino? Parlerò a voce bassa, non è necessario che risponda.-- Come vuoi.-- E' meraviglioso che gli esseri umani muoiano.-- Perchè?-Lei pose un dito sulle mie labbra, come volesse sigillarle.- Non faccia domande e non apra gli occhi. D'accordo?-Feci un cenno d'assenso. Lei tolse il dito dalle labbra e lo appoggiò sopra il mio polso.- E' qualcosa che mi piacerebbe tagliare ed aprire con un bisturi. Non un cadavere. Proprio la sostanza stessa della morte. Ho l'impressione che da qualche parte debba esistere qualcosa del genere. Qualcosa di lento e morbido come una palla da soft ball, dai nervi paralizzati. Vorrei prelevarla dalle persone morte e provare ad aprirla. Come sarà dentro, quella cosa li? Ci penso sempre. Magari all'interno c'è un nucleo indurito e secco. Come il dentifricio nel tubetto. Non pensa? Non fa niente, non risponda. Una cosa molle tutt'intorno, che si indurisce man mano che si va verso l'interno. Prima aprirei la scorza esterna, tirerei la materia molle e la taglierei con un bisturi o un tagliacarte. Poi procederei allo stesso modo verso l'interno, troverei della materia sempre piu dura, e alla fine un piccolo nucleo. Piccolo, come la pallina di un ciscinetto a sfera, e durissimo. Non le fa impressione?Di recente ci penso sempre, a questa cosa. Sarà perchè ogni giorno ho un sacco di tempo libero. Quando non si ha niente da fare, i pensieri vagano sempre piu lontano. E quando si sono allontanati troppo, poi non si riesce piu a seguirli.-La ragazza posò di nuovo il dito sul mio polso e vi tracciò sopra una strana figura dalla forma imprecisa. Quasi per reazione sentii scivolare la mia coscienza in un'oscurità diversa da quello che l'aveva offuscata fino a quel momento. Probabilmente stabo per addormentarmi, pensai.Quando mi svegliai ero solo.da "L'uccello che girava le viti del mondo" di Haruki Murakami.