Invidio il vento

Nowhere 3 - "L'uccello che girava le viti del mondo"


- Una lettera che ti uccide- Nowhere replicabili- Pena dell'alma- Indifesi e soli - Avrei voluto scriverti prima per spiegarti bene tante cose, ma mentre cercavo le parole per esprimere esattamente i miei sentimenti, per spiegarti e farti comprendere la situazione in cui mi trovavo, il tempo è volato. Penso di aver agito male nei tuoi confronti.Ormai avrai capito anche tu, avevo un amante. Negli ultimi tempi, per quasi tre mesi, ho avuto dei rapporti sessuali con lui. E' uno che avevo incontrato per ragioni di lavoro, tu non lo conosci. Inoltre non è necessario che tu sappia chi sia. Ma per venire al dunque, non lo vedo piu. Almeno per quel che mi riguarda è una storia finita, ma non sò se questo posa esser per te di qualche consolazione.Non chiedermi se amavo quell'uomo, non saprei dirtelo, la domanda in sè è insignificante. Amavo te? A questa domanda invece mi è facile rispondere, si, ti amavo. Ho sempre pensato di aver fatto bene a sposarti. Lo penso tutt'ora. Allora ti chiederai cosa mi abbia indotta a tradirti, e di conseguenza ad andarmene di casa. Me lo sono chiesta anch'io infinite volte. Cosa mi obbligava a fare una sciocchezza del genere?Non riesco a spiegarmelo, non avevo nessun desiderio a trovarmi un amante. Quando ho trovato quell'uomo l'idea di tradirti non mi sfiorava neanche... -Kumico, sparita da giorni e giorni, scrive ad Okada, il suo giovane marito.da "L'uccello che girava le viti del mondo" di Murakami HarukiA questo punto del libro l'avevo chiuso. Un groppo sul petto si rotolava sfregando le carni. Un male. Non so quale situazione di preciso facesse riemergere. Non sono una fighetta che si immedesima e frigna. Poi la lettera continua. Magari la metto a puntate PENA DELL'ALMA - Vinicio Capossela  Ti prende cosi, che neanche sapeviRoba messa via in un fagottoIn uno scatolone, da qualche parteGiu in scantinato o nel sottoscala.E ti vien su come ostriche andate a male.Serve ad un cazzo dimenticare, serve niente.Essere lasciati è cosa ancestrale, si annidaE' l'abbandono primordiale che forse riaffioraNon ci sono difese, è la pauraNon trovavo neanche il fucile, neanche il coltelloOgni tanto ti prende, ti morsica dentroTi senti indifeso, torni nel buio del bambinoTristezza infinita, tiri su il lenzuolo sulla testa e spegni la luceAncora una volta sei soloTaglio la corda. E' l'ora dello spritz