Invidio il vento

La prese per la vita


  La prese per la vita e si chinò a baciarlaspostando appena, con un dito, il colletto della camicettae con il dito andò giu fino all'orlo del reggiseno.Non era mai stata prima a casa suaanche se abitavano vicini, in quella campagna piatta.Il seno di lei ebbe un sussulto quando si sentì sfiorata dal suo dito.Alle spalle di lui vide le tenda gonfiarsi e sollevarsiEntrò una piuma marrone di gallina che si posò sul tavolo.Lui andò a chiudere la finestra. Lei cominciò a spogliarsi.Si sedette sul bordo del letto e vide con quanto ordine teneva quella casa. Ma questo l'aveva immaginato.L'uomo si pose davanti a lei sbottonandosi la camicia.Un bottone si stava sfilando e il filo penzolava un pò."Sei sicura?" lui le chiese. C'era un merlo che cantava fuori.A lei era morta la bambina, un anno prima.Non era in grado di rispondere a quella domanda:Sei sicura? Non era piu sicura di niente. Che domanda era?Lui era il miglior e forse l'unico amico di suo marito. Appoggiò con cura la camicia sullo schienale della sedia.Dopo che era morta la bambina, niente è stato piu come prima.-Ti piace mia moglie?- gli aveva chiesto una sera il suo amico.-Ti piace eh? Lo vedo da come la guardi- Quella sera lei aveva capito.Lui li piantò li . Andò a letto. Loro rimasero in cucina.Per parecchie settimane, dopo che era morta la bambina,lui la prendeva ogni notte, senza baciarla;senza una carezza. La girava e la prendeva da dietrocon un affondo rapido. Si dimenava un pò sopra le natichee appena finito crollava e prendeva sonno. Lei piangeva.Niente era stato piu come prima. Lei voleva andar via. "Purtroppo credo che dovrò lasciarlo"gli disse lei quella sera in cucina.Lui si levò i pantaloni e li piegò con cura sulla piega.Li appoggiò alla sedia e dalle tasche cadde una monetina:La monetina rotolo girando in tondo sulle assi di legnoPoi si fermò tremolando sotto il letto. Lei sospirò.Disse al suo amico che voleva lasciare il marito quella sera.Non aveva preso in considerazione quella cosafintantoche non aveva pronunciato quelle parole.Rimase sorpresa. Era sorpresa anche di esser li adesso.Era una giornata calda di primavera e i ciliegi erano colmi.Sopra il comodino era incorniciata una frase all'uncinetto.C'era scritto -C'è che si intende di tempo, chi di altro-"Non piangere adesso" Le disse lui accarezzandola.E si lasciarono andare, stendendosi sul letto.Delle nubi scure si erano accumulate in fondo, oltre i ciliegi.