Invidio il vento

la poesia e lo spirito dei servizi (seconda parte)


 
Cliccando qui c'è la prima parteIl poeta diceva che quella scritta "Si prega di lasciare i servizi consoni di riutilizzo" a leggerla cosi, sentivi l'andamento di una marcetta che dispone l'anima sull'attenti. Il poeta, diceva che l'anonimo poeta della scritta, se invece scrivevam che so? "..ripuliti per un riutilizzo" , mica era uguale. Laparola preziosa è Consoni dice il poeta.Come gli sarà venuta in mente una parola cosi stratosferica? Questo è un colpo magico, dice il poeta, professore all'università. Una parola nobile, una metafora musicale dotta. E i servizi, senza l'aggiunta di igienici sembrano fare appello alla coscienza civica. "Lasciate i servizi in uno stato per ogni enentuale riutilizzo". Tutti avrebbero sentito che è un'espressione pesante no? E li uno sensibile un pò di poesia si sarebbe avvilito. Un'altra formulazione della frase avrebbe sortito effetti meno efficaci e musicali. "Lasciate i servizi decenti per.."  la senti che tocca questioni morali, di decenza e decoro e perciò di vergogna. Ma uno quando è la dentro mica sente vergogna, niente. Anzi è spesso nelle latrine che ci si vendica della societa opprimente, si insulta, si scrivono inni alla femmina, impera il nichilismo. Invece l'autore anonimo ha preferito la parola Consoni, che tocca valori piu spirituali. Come se, le latrine fossero luoghi metafisici, che andavano lasciati in armonia con lo spirito di chi fosse subentrato nel loro uso. Il poeta stava tenendo una lezione magistrale e me lo vedevo preso che si elevava nell'animo. Ho pensato che si sarebbe fatto riguardo e non gli sarebbe venuto neanche di andar di corpo, in servizi di tal fatta, cosi consoni all'elevazione spirituale.La poesia è una questione delicata da afferrare. Però non stà solo sui libri. Questo intende dire. Si è capito ma anche no, io credo. Non è facile. Ricorrerò ad un altro esempio. Un'altra storia.( seconda parte)