Invidio il vento

DISTANZE (Un post di teti)


distaccoovvero evasione, distrazione, astrazione, sì, ecco. così intendo.uno sguardo sugli altri e se stessi, con gli altri o senza, con distacco.a un certo punto "quel me" ha capito cosa era meglio mostrare.cos'era gradito o sgradito per gli altri vedere e quanto poco o tanto importasse,sapere, entrare, conoscere, sperimentare, indagare o anche solo curiosare.ognuno trova il suo modo per prendere le distanze.
sotto un sasso un biglietto piegato in sedici parti su cui “quel me” aveva scritto:sono un essere misantropo in un corpo femminile misandrico con l'anima a preponderante valenza maschile però misoginauna sorta di gay però attivo. bel casino.vallo a spiegare! e soprattutto fatti capire!ognuno trova il suo modo per prendere le distanze."quel me" prova di tutto compreso cercare un buon avvocato divorzista e non c'è modo di separarsi da sè.ha provato a buttarsi via, farsi a pezzi, ignorarsi bellamente, niente da fare.sembra un boomerang, una cicca sotto la scarpa ad agosto.dopo aver svolto tutti i possibili tentativi si è chiuso fuori da un portoneognuno trova il suo modo per prendere le distanze.ogni tanto vacilla. chi? a turno, un po' “quel me” e un po' il portone.qualche volta si infila qualcuno, a volte con un piede, i più coraggiosi la scansano e si addentrano, ma così perdono quella che sta fuori.e si confondono tra polvere e ragnatele e smarriscono il senno.e suo malgrado a “quel me” tocca riportarli all'aria, rianimarli finchèognuno trova il suo modo per prendere le distanze. teti