Invidio il vento

Non ci resta altro che sanguinare


 L'avevo scritta qua, in un commento a Morbido Haikù Poi l'ho rimaneggiata un pelo. Adesso quel blog non si trova neanche più. Allora questa poesia va a qualcuna che sia stata un'eroina vigliacca. Cosi, mi pareva bella l'immagine, mica altro. Scalava leggerail corpo rispondeva teso,staccava sillabe di soffioseguendo il ritmo di una musica in testaNon ci resta altroNon ci resta altro che sanguinareA volte crediamo sia succo di lamponi e moreIl piacevole inganno a cui ci si abbandonala piu bella e incredibile delle menzogneChe pure ne vorrei millemila, un milionePagarla cara dopo, non importa . Spurgare bisognaChe esca l'infetto, il pus, il dolore, l'ingannodi ciò che siamo stati, di ciò che ci è toccato.Credo che, comunque vada l'amorele conseguenze non debbano tener contodi quanto infine è statoNon tocca a tutti, non a questo modo. Un'altro c'è sempreil modo che possiede la felicità e il tormentola volontà inevitabile di non poterne fare a menoGli dei lo assegnano a pochi quel tormento languido e copiosoScaturigine che sgorga immagini e visioniIn fondo è una gran fortuna anche sealla fine lo prendi in culo con straziante malinconia e dedizione E cosi poter far la parte dolcemente dannata, dell' archetipo sofferente dell'amor le sue pene e in cuor tuo, poter raccontare di oscene bellezzeNon ti si gonfierebbe sennò quell'anima rigogliosa e tremulaCon le tue lagne fai godere l'estetica del mio pulsareNon serve tu fugga, se non per poi tornareHo semre aspirato ad un'eroina vigliaccaLasciala gonfiare quell'anima. Forse altro puoi fare?Se non farlo sanguinare ancora con succo di lamponi e moreLa più bella e incredibile delle menzogne. L'amore(simurgh) .....dentro una nuvola di fioriche da le mani angeliche salivae ricadea in giù dentro e di fiori,sovra candido vel cinta d'ulivadonna m'apparve, sotto verde mantovestita di color di fiamma viva.E lo spirto mio, che già cotantotempo era stato ch'a la presenza non era di stupor, tremando, affranto,sanza de li occhi aver più conoscenza,per occulta virtù che da lei si mosse,d'antico amor sentì la gran potenza Dante -dalla" Commedia" - Purgatorio canto XXX vv.28-39.