Invidio il vento

sea song


 Hai questa voce rob che va via, fa il suo volo e non torna. Sta li fuori, la vedi che fa i suoi disegni nell'aria, traiettorie rarefatte e arabesche, ed è cosi tenue che si  dissolveleggera come un volo di rondinecome le scie degli aerei nel cielo. Una voce che mi par di vedere piu che sentire e,(I cronopios ascoltano la canzone aprendo il video qua e su youtube contemporaneamente e facendole suonare sfalsate, i cronopios)il sentire non è d'orecchio ma di testa, è li dentro che canta. Puo sembrare stupida, infantile, di uno che non sa tanto cantare ma non è questo, è l'anima che sento. Prendo una canzone che, fin'ora non è neanche una di quella che mi piace di piu, anzi; e allora proprio questa, perchè si. La ascoto e riascolto e intanto scrivo questo e diventa preghiera, quella di un mistico rapito da una personale ascesi, un salmodiare che mi ondeggia dentro e m'incanta.  Dove sei andato a prenderla? Proviene da lontano, tu eri bambino, canticchiavi immaginandoti storie, di quelle che si immaginano i bambini quando sono soli e contemplano trasognati le loro visioni. Ecco da dove viene. Ed è in quello spazio temporale in cui mi porti ad affondare, commosso, triste e contento, non so bene cosa ma è strano."Sea Song" è la prima di sei canzoni del disco Rock Bottom"Il Challenger Deep nelle Marianas Trench è il punto dell'Oceano Pacifico laddove si raggiunge la maggiore profondità marina: 11.000 m circa. È il fondo dell'Oceano. Il posto dove non è possibile concepire alcuna forma di vita "normale"; possiamo solo immaginare l'esistenza di una flora o di una fauna dalle caratteristiche assolutamente ignote. È quello il regno che si pone come ideale confine tra il "reale" e il "fantastico"; ed è la che ci vuoi condurre"E' una canzone vecchia, si sente, roba che viene dal primo progressive rock, con quelle sonorità jazz che evaporavano dalle tue parti, quelle di Cambridge, quelle di cui, al tempo ne fui fulminato. Il mio amore per il jazz comincia da qua, ancor prima con i Soft Machine (un nome preso da William Burroughs). Quindi ho questo debito di riconoscenza Rob.E' una canzone del 72. Tutto comincia dalle mie parti. La genesi. Eri a Venezia, sull'isoletta della Giudecca, in un palazzo le cui finestre guardavano sulla laguna, ed era proprio quel momento. Tu suonasti a Treviso, al cinema teatro Garibaldi ricordo. Era la con altri due amici. Non sapevo che avevi in mente poi di fare questo dico con dentro Sea Song. C'era Elton Dean ai sassofoni. E' stato lui che mi aveva preso di piu. Cosi orientai il suono del mio sax poi, allora. In questa canzone, anche se non si vede, c'è la laguna di Venezia. Da la comincia il tuo viaggio che ci porterà nel Challenger Deep. L'hai ripresa dopo esserti rotto la schiena ed essere rimasto in una sedia a rotelle. Allora in questa canzone nasce dalle nebbie soffuse della laguna e, piu ancora dalla barena secondo me, che è ai margini della laguna. Luoghi instabili, che mutano, scompaiono e ricompaiono, si trasformano con le maree, con il fango portato dai fiumi, luoghi surreali. Ed è la che ti vedo, da questa superficie  dove comincia il tuo viaggio per le profondità estreme. E sei la che remi lentamente, quasi l'acqua nemmeno si muove, in una di quelle barche dal fondo piatto spinte con un'asta o con un solo remo. E c'è solo quel suono lieve di sciabordio prodotto dal remo, le grida di un gabbiano lontano, il guizzo di un pesce a filo d'acqua e tu che canticchi sottovoce questa canzone che muove appena l'aria davanti la tua bocca. Eppure pare muovere poi le impressionanti correnti dove si incotrano gli oceani ai capi del mondo. Una voce che è un'appena, quasi niente, un preludio al mistero dello sconosciuto e profondo undicimila metri dentro di noi. Ed è inquietante, ed è un uomo solo. Senti che viene da un cuore che ha vissuto il gelo e dove la luce scompare, da dove ti sei sentito l'unico uomo rimasto, e solo. Le parole della canzone per me neanche c'entrano. Non so neanche se si possono dire, parole, che solo la tua voce sa dire. Sicchè, per me, delle parole valgono come altre. Non son quelle che sento. Sento piuttosto quel remo, il silenzio, il guizzo del pesce a pelo d'acqua, lo strazio, anche la paura ho sentito, eppure anche tutta la dolcezza e l'amore. E, in questo, c'è tutto un universo di suoni. La sensazione di chi ti porta sul fondo e da li ecco, quella spinta, quel momento che spinge all'insù, quello a cui aneli, la bocca poi spalancata per riempirsi ancora d'aria. Aria.Ed è tutto là, quando fai tutti quei ua uaae sei gia disteso sul fondo del  Challenger Deepe vedo le bolle uscire dal naso come note senza ariache fluttuano danzando e ne abbiamo di ariaoh se ne abbiamo. Potremmo star la un'eternitàua ua uaaaa uauauaaa ua ua uauauaaa(ad un cento punto li senti nella canzone quei ua uaauaua) SEA SONG sembri diversa ogni volta che arrividall' acqua salmastra coronata di spumaè la tua pelle che brilla delicatamente alla luce della lunain parte pesce, in parte focena in parte cucciolo di balenasono tuo? posso giocare con te?scherzi a parte quando sei ubriacasei fantastica a parte quando sei ubriacami piaci di più a notte tarda - sei quasi perfettama non riesco a capire la differente 'te'la mattina quando è ora di giocarea essere umani per un pòper favore sorridi!sarai diversa in primavera, lo sosei una bestia stagionalecome le stelle marine spinte dalla marea, dalla mareaquindi finchè il tuo sangue va a incontrare la prossima luna pienala tua follia combacia perfettamente con la mia, con la miala tua pazzia combacia perfettamente con la mia, la mianon siamo soli( Robert Wyatt ) Noi siamo soli e siamo in tantidei tanti una mi basta Una che è millemilaUndicimila metri nel fondoDentro di me ti ho portataLà dove non puo arrivarci nessunoLa sotto ogni parola non serveSiamo soli, anelito e salvezzaQuello è il cadere sul fondotoccarlo e sbalzare«E noi che la felicità la pensiamoin ascesa, sentiremmo la commozione,che quasi ci atterra sgomenti,per una cosa felice che cade»(E. M. Rilke)sprofondaSi ricomincia dal fondodal fondo dove ogni volta finiamosui fondali si molla la zavorrae si risale, ricominciamoSiamo solo noi.Nel fondo di noi stessiLi, dove ci abbiamo portato(simurgh, dal fondo del lago)Robert Wyatt - A Last Straw