Invidio il vento

barchette di carta


Quando sei bambino, le pozzanghere sembrano un mareDa grande quel mare è diventato una pozzangheraCapace di bagliori e di voli a pelo però, ,,,la pozzangheraA quel bambino di carta gli affidarono sogni, parole importantiHo preso il fucile e sono andato lungo l'argine del fiumeAvrei parlato a quel bamino, della pozzanghera, di quei bagliori.
 Nick Drake - Riverman Su una barchetta di carta ho scritto parole che si portano via l'acqua del fiume e dentro la barchetta di carta ci metto un bottone, un nastrino, un'unghia, una scorzetta di limone, poi ci scrivo il tuo nome, scrivo alle onde il porto dove devono condurla, alla foce di un fiume, per poi, se è il caso risalire ed arrivarti anche da un fossoe cosi passo i miei giorni, a piegare la carta e farne barchette leggere che carico di cose da trasportare, un filo di vento, un dente perso, una ciglia sbattuta, una lisca di pesce e le porto dentro una scatola giu al fiume e, se ci sono bambini le do a loro, le ho sempre date per farle varare e loro le guardano piu sognanti di me immaginandone le grandi imprese, le tempeste, i furori, le vele spietate, gli assalti, i pirati e una volta ne ho lasciate cinquanta alla corrente,una flotta tremenda e ad ognuna una storia da portarsi con sè, portano brandelli di buio, fragorose risate, fogliette di salvia canzoni stonate. Un giorno però, che ne avevo lasciate ad un bambino la sulla riva che le voleva varare, ne aveva una scatola e del tempo da sognare, l'han trovato annegato tra le alghe del fiume e le anatre le stavano tutte attorno e starnazzavano come anguille nel cielo, altre inseguivano le barchette di carta scivolate sulla corrente, le prendevano con il becco e se le portavano non si sa dove in mezzo al canneto dall'altra parte del fiume e insomma pare di no ma quelle barchette di carta, quel giorno han fatto un frastuono tremendo, non avevano colpa di quelle urla, dei pianti, del bambino annegato ed ora son costretto ad andarci di notte giu al fiume, di nascosto, quando non ci son pescatori ma solo poiane che gridano dai rami. Un bambino di carta e nei pensieri origami 
Una parola nuova, ogni tanto: GeremiadeAlcuni successivi post porteranno questa iscrizione  GEREMIADE -  Discorso lamentosodal nome del profeta biblico [Geremia], celebre per le sue Lamentazioni - con un suffisso proprio delle opere letterarie, come "Iliade".Geremia mise in guardia il popolo d'Israele circa la sorte funesta in cui sarebbe incorso se avesse perseverato nella corruzione e nella lontananza da Dio: infatti Gerusalemme fu rasa al suolo dai Babilonesi, per ordine del Nabucco - e da qui in poi lasciamo a Verdi la narrazione.Una geremiade è una riflessione triste e prolissa, specie per quanto riguarda prospettive future: senza dubbio la sfumatura invalsa è dispregiativa, e sottolinea la pomposità e il taglio moraleggiante - ed effettivamente la vanità e lo scarso spessore delle comuni lagne politiche e sociali, seppur gonfie, giustifica la connotazione. Ma non è da scordare che una geremiade può anche essere sincera, accorata, un discorso lungo e mesto di cura intenta.(Una parola al giorno- la trovi qua)