Dov’è per questo internoun fuori? Su quale penalini come questi vanno a porsi?Dentro, quanti cieli si riflettono,nel lago chiusodi queste aperte rose -di loro prive d’ansietà, guarda:come aeree in ciò che è lievestanno, come mai fosse concessoad una mano tremante farle colme.A stento sanno trattenersi:si lascia più d’una all’estremoricolmare, e trabocca, dal proprio internoaperto, nei giorni - ed essi sempre,ricolmi a loro volta, ancora e ancora,si schiudono finché l’estate tuttasi fa stanza: una stanza dentro un sogno(R. M. Rilke, Das Rosen-Innere, nel suo vol. Poesie, vol. I, p.666)
Rosa, come un romanzo di poca cosa
Dov’è per questo internoun fuori? Su quale penalini come questi vanno a porsi?Dentro, quanti cieli si riflettono,nel lago chiusodi queste aperte rose -di loro prive d’ansietà, guarda:come aeree in ciò che è lievestanno, come mai fosse concessoad una mano tremante farle colme.A stento sanno trattenersi:si lascia più d’una all’estremoricolmare, e trabocca, dal proprio internoaperto, nei giorni - ed essi sempre,ricolmi a loro volta, ancora e ancora,si schiudono finché l’estate tuttasi fa stanza: una stanza dentro un sogno(R. M. Rilke, Das Rosen-Innere, nel suo vol. Poesie, vol. I, p.666)