Invidio il vento

Prova tu a dire


  E’ qua che volevo lasciarticoncava ad accogliere il caldo che implodee cosi densa  e scura di rantolidi piume, di refoli, di filamenti d’albume e tu tiri sassi che rimbalzano nell’acqua del fiumementre alle folaghe stride nel becco quel gridoprova tu allora a coprirti gli occhi, vediamoprova tu a dire che non è amore questo che grido Prova tu a sentirlo cosi che dentro riavvolgeraggomitola, chiudendo si schiudecome un nodo, un groppo alla gola si stringeil labbro che trema, la palpebra sbatte Prova tu a veder se si placa, prova tu a dirmi qualcosaa mettermi le mani dietro la nuca e aspirare il midolloLevami la guaina, fammi sentire il vagito che vienia stare  con le labbra vicini a sentire il fiato dell’altro C’è qualcosa in questa distanza, non sei qua, sei viaVentisei battiti è il respiro, lo spazio, il tempo che mancaper affondare i colpi, le folaghe stridono, il sasso rimbalzaProva tu a dirmi quanto che manca, dirmi quanto ci vuole (simurgh)