Invidio il vento

Niente, non è niente.


Ci sono dei giorni che non hai niente da dire. Chi non ne ha? Penso che anche quando non hai niente da dire, dire bisogna dato che non s'è mai visto un bel tacere. Anche quando cosi, al volo non hai argomenti e non ti viene in mente niente. Quendo sei cosi ti senti inutile, svuotato.Il niente ha a che fare con il vuoto. Tutta la vita in cinque minuti. Ad esempio se andassi da Fazio e lui mi chiedesse raccontami la tua vita in cinque minuti. Niente, direi, non è successo niente. Ad esempio, se adesso qualcuno mi vedesse, che devo avere una faccia strana e mi chiede cos'ho?, io gli direi niente. Come niente? si ved che hai qualcosa. Nel niente c'è sempre qualcosa, allora. Non ne vuoi parlare o non ne hai voglia. Del niente non si vuol parlare ma qualcosa nel niente disturba. Oppure magari non voglio mi si dica poi, ma dai, non è niente. Ecco. Come niente? Magaro ti compatiscono anche, ma non capiscono niente. Io una volta sono stato vuoto, ma non è niente. Nulla.Mi viene in mente "L'essere e il nulla" di Sartre. Devo aver avuto 17 18 anni. Non so neanche di cosa parlava. Non mi ricordo niente. Non mi ha lasciato niente. Leggevo cose strane di filosofia a quel tempo. C'era Sartre e Camus in quel periodo, assieme ad Adorno, Heidgger, cose cosi. L'esperienza del nulla. Uno si sente una nullità. Di questo post non posso pensare dopo ma va, non si fa niente. Ci vuole pazienza con chi non ha niente da dire. Ti dicono ma allora sei una testa di cazzo. Nel nulla si trovano delle cose. Il vuoto per me non è vuoto. E' una condizione umana. Puo anche essere una condizione di benessere. Non avere pensieri. Gran bella cosa. Tirar fuori qualcosa dal niente ti farebbe sentire un po mago, un prestigitore del nulla. Fare dei gesti, sembrare che stai facendo qualcosa. Ci vuole immaginazione. Non possiamo farci niente quando l'immaginazione parte. Don Chisciottee i mulini a vento, ci hanno scritto un libro no? Aria, aria fritta. A livello di fisica, non credo che il niente esista. Ci vuole pazienza per me. Un nonnulla. Ci sarà un confine tra il nulla e il resto. Devo stare attento a quel momento, quando oltrepassi il confine. C'è qualche sostanza a parlare di questo? Non se ne parla mai, eppure tante volte ci sentiamo cosi, nullità senza niente da dire. Eppure dentro di noi, quando sentiamo di non aver niente da dire ne abbiamo di cose. Solo che non sapppiamo come dirle o ci diciamo che è meglio non dirle, oppure quel niente ha un suo linguaggio. Dev'essere quel libro che sto leggendo: Kafka sulla spiaggia, di Murakami. Per me i libri hanno la loro influenza. Ad esempio ieri sera mi sono sfogato e stamattina mi sentivo vuoto, spossato. Un'esperienza placida e fluida del niente. Una condizione d'amore. La testa svuotata ha a che fare con il nulla? Mi sa che parlerò ancora del niente che sento delle volteDella bugia che sta alla base del mondoIn un secondoCoglierloSpogliato e crudoIl nulla ...(Baustelle)Non Sto Pensando a Niente di Fernando Pessoa