Invidio il vento

Stavi la ad aspettare


Stavi la ad aspettare 
C'è quasi nessunolungo i viali. Angeliluci, foschie, maialiMia zia fuma, la fermaHa un cappotto verdeil collo di pelo e ioinsofferente, contrito.Le vado incontro.Neanche lei sorride.Camminiamo in silenzio.Il suono dei passi.Mia madre è un meseche è morta di cancro.Mi hanno dato un postoin banca e sono unantieroe in sordina.Mi sento gia vecchiomia zia lo sente.Neanche a lei è andato mai bene niente.Vuol sistemarsiin segreto con mesalvando le apparenze.Disaminare le dipendenze.Creare un'alteritàmi ha dettofatta di delicati contatti.Lei fa la maestra.Saliamo le scalenel suo palazzone.Mi sfiora la mano. Poi dentrolascia le luci accesein cucina.Ho preparato il lesso per dopoil purè e la catalogna, mi dice.L'abatjour nel tinello.Andiamo di la, diceche ci scaldiamo nel letto.La porta della cameralasciata appena aperta.Tutti e due nella vitaci siamo sempre sentitiinascoltati e infelici.Sono ormai dieci anniche va avanti cosiL'ispirazione mi è venuta da questo incipit, ripreso dall'inserto del Corriere della Sera di domenica: "La lettura". C'è una rubrica a cui i lettori possono inviare i loro. Il tipo si chiama Marco Berrettini 50 anni, disoccupato (ex assicuratore) MonzaLuci del mattino per vite sfioriteC'è poca gente al mattino lungo i viali piatti. Angeli, acqua marcia e luci smorzate dalla foschia dell'hinterland. Mia zia indossa il cappotto blu con il collo di lince, io sono insofferente. Come sempre. Finito con mia madre potremmo rilassarci al mercato e poi da Luigi, il macellaio, oggi è martedi, si ammazzano le bestie. Cervella impanata, spinaci al burro e purè con la noce moscata, non vedo l'ora. Leggo i nomi che mi circondano, invento storie di vite sfiorite, sbuffo al terzo inaffiatoio. Finalmente l'ultimo requiem, trattengo le lacrime. Piango unicamente quando vengo solo.   
Una cover. Non so se si chiami plagio. Varizioni sul tema, una canzone.la foto e il disegno non so dove le ho prese. Le avevo la nelle bozze.Un passatempo. L'accesso a fantasie torbide.