Invidio il vento

La mia vita in sei parole


(alla cena dei bigoi in salsa e del baccalà.Da Bruno si può fumare. L'osteria chiude per noi)La mia vita in sei parole.Faccio giochetti cosi, quando in macchina metti torno o vado al lavoro.La tua vita in sei parole; come un'epitaffio.Mi ha fattto una certa impressione questo fatto del come si possano condensare tanti anni in una specie di haiku. Sentire la vita stringersi (non il giro vita però) come un maglione che si infeltrisce mentre ce l'hai addosso e te lo devi levare in fretta perchè proprio non puo startici addosso. Le scrivevo sul cellulare. Mi piace l'idea. Ne troverò delle altre e rifarò il post. Metto qua sennò poi mi dimenticoMi son venute queste:La mia vita in sei paroleNon ho saputo far di meglioNon mi sono mai impegnato abbastanzaPer vivere dovevo metterci piu coraggioPotevo imparare a preparare il baccalàAvrei dovuto leggere Marcel ProustCantare"Era meglio morire da piccoli"Imparare a memoria "Love me tender"Poi ho pensato che stavo tirando su una sfilza di rammarichiNon volevo potesse sembrare una lagnaIn sei parole sono stato fortunatoNon ho preso mai un tumoreHo avuto molte piu donne d'altriHo imparato a suonare la trombaNon sono mai diventato un padre(Ecco, questo non so se metterlo tra quelli sopra o questi?)Ho costruito aquiloni e scritto poesieLa mia vita in sei parole, e gia queste son sei parole. Farci star dentro una vita intera. Una biografia essenziale. Ecco, a me provoca sbigottimento, mi si mette in moto un loop in testa. Stessa cosa mi succedeva da bambino quando pensavo alla parola" infinito", al concetto di qualcosa che non finisce mai, ecco mi impressionava. Anche dire "Una vita in sei parole" mi fa venire un certo sgomento. Come avrebbe voluto vivere in sei parole:Vivere senza mai abbassare la guardiaUno che non restò a guardareNon lo presero mai alla sprovvistaUno che non perdeva un secondoNon lasciò mai nulla al casoNon dimenticò mai niente e nessunoNon aveva avuto santi in paradisoUn contributo:- Fu niente e il suo contrario -