Invidio il vento

Dulce Pontes - Gaivota


Gaivota vuol dire gabbiano. Cercavo una foto nel web. In quella foto c'era la canzone "Gaivota". Sicchè è un incastrarsi di casualità, di sucessive aderenze, i sei gradi di separazione. Accade quello che Handke chiama, "la poesia della durata"  Traduzione donata dal fiume,mentre il gabbiano stringeva nelle sue ali la sete di quelle mani.....Che perfetto cuore Batterebbe nel mio petto, Amor mio, nella tua mano,In quella mano dove entrava Perfetto il mio cuore. Se al dire addio alla vita Tutti gli uccelli del cielo Mi dessero alla partenza Il tuo ultimo sguardo, Quello sguardo che era solo tuo, Amore che fosti il primo... ...Che cuore perfetto Morirebbe nel mio petto, Amor mio,nella tua mano, In quella mano dove perfetto Batté il mio cuore........Se un gabbiano venisse A portarmi il cielo di Lisbona In un disegno che facesse, Quel cielo dove lo sguardo E' un'ala che non vola, Viene meno e cade in mare Che perfetto cuore Batterebbe nel mio petto, Amor mio, nella tua mano, In quella mano dove entrava Perfetto il mio cuore. Se un portoghese marinaio, Scorridore dei sette mari , Fosse ,chissà ,il primo A raccontarmi le sue scoperte, Se uno sguardo di nuovo brillare Ai miei occhi si allacciasse...Le lettere d'amore devono essere ridicole, scrive Pessoa, non sarebbero d'amore se non fossero ridicole. Ma anche chi non ha mai scritto lettere d'amore è ridicolo. Era come fossi a Lisbona, in un giorno di pioggia, quel giorno tenevo una mano, e i gabbiani guardavano, facevano il palo, se ne contendevano la cima, regali, stridevano, forse ci deridevano, dovevamo sembrare ridicoli li, sotto la pioggia, stringerci, a tenergli la mano. Se un gabbiano venisse a portarmi il cielo di Lisbona  
(Questa foto l'ho fatta lungo il fiume, dove abito io.)In un racconto, Tabucchi"...qualcuno lo chiamava Migalha, che vuol dire Briciola....Avrà avuto quattro cinque anni...La ragazza posò la cesta per terra e gridò Samuele, e spalancò le braccia, e il bambino vi si tuffò dentro, la ragazza lo prese e cominciò a girare su se stessa abbracciata al bambino, giravano entrambi come una giostra, le gambe del bambino erano tese in orizzontale, e lei cantava Yo me enamorè del aire, del aire de una mujer, como la mujer era aire, con el aire me quedè.Lui si lasciò scivolare a terra con la testa appoggiata al muro e guardò in alto. L'azzurro del cielo era un colore che dipingeva uno spazio spalancato. Apri la bocca per rispirare quell'azzurro, per inghiottirlo, e poi lo abbracciò stringendolo al petto. Diceva: Aire que lleva el aire la leva, como tiene tanto rumbo no he podido hablar con ella, como lleva polison el aire la bambolea" Io mi innamorai dell'ariadell'aria di una donnapoichè la donna era ariarimasi con un pugno d'ariaaria che porta via ariaaria che l'aria se la porta viaperchè andava cosi velocenon ho potuto parlar con leicome se sollevasse una gonnal'aria se la cullaSono cosi le canzoni. Loro non lo sanno ma, ognuna, una per una, si lega a qualcuno, ad un sospiro, un istante, e c'è sempre dell'aria, il vento che invidio, e non importa se quella canzone che ti giunge per caso o per determinazione, non importa, lei ti lascia qualcosa e a te si lega, esii lega a quell'istante, un fado, un momento che balli.Sostiene Pereira che delle poesie si puo far quel che si vuoleGli angeli vennero a cercarlaLa trovarono al mio fianco,lì dove le sue ali l'avevano guidata.Mi amava perché l'amoreama solo le cose imperfette.Il poeta è un fingitoreFinge cosi completamenteche arriva a fingere che è doloreIl dolore che davvero sente Non sono niente.Non sarò mai niente.Non posso voler essere niente.A parte questo, ho dentro me tutti i sogni del mondo.http://www.scribd.com/AGO2001/d/36450134-La-Lingua-Degli-Uccelli
allora ti porterei a bere una meia de leite , o um galão escuro o claro(un bicchiere di latte macchiato, più o meno forte)con delle pastèis de nata, che sono paste alla crema.Questo seduto, in bronzo, è Pessoa meditabondo nella sua inquietudine, fuori del Caffè A Brasileira, nel cuore del Chiado.    Handke, istanti del genere li chiama "La poesia della durata" e, sono quelli in cui l'istante della durata si compie.“E io,affinchè da me nascano i momenti della duratae diano espressione al mio volto rigidoe mettano nel mio petto vuoto un cuoredevo assolutamente esercitareun anno dopo l'altroil mio amore.......sentirò poi forsedel tutto inattesoil brivido della duratae ogni volta per gesti di poco contonel chiudere con cautela la porta,nello sbucciare con cura una mela,nel varcare con attenzione la soglia,nel chinarmi a raccogliere un filo.