Invidio il vento

travasa travagli in un fusto di ferro


Il presunto poeta, usa parole che fanno dei suoni.Il loro senso è personale si, però  ognuno si prende quel che vuole.Che, in fondo, è sempre quel che succede.Sente, non sente, qualcosa va pur ad evocare.Questo è quanto: l'incontroLe immagini del video non hanno astinenza. Forse piu il titolo: "Carta Bianca".C'entra lo stridore inverso dei suoni, della festa e del clangore interiore, ferire.Le immagini mentali che le parole raccolgono, sono sequenze improvvide,che vengono come vengono seguendo il loro flusso dolente e ramingo. Al risveglio il travaglioAl risveglio il travagliotravasa nel fusto di ferroun liquido denso come olio di camionil succo spremuto di tutta una notte fatto di baratri, fondali marini,gemiti strozzati, fughe  e assedi branziniDa un lato c'è un bambino che diventaragazzo e poi uomo mescolando livelli diversidi sfinge, come un ibrido di muschi e di ventiDall'altro una donna, la femmina del dainoConturbante efeba priva di un regno Sgombra di ogni obiezione, cerca sempre un nemicoDi notte li sentivo uscire dai buchicon pupille iniettate di sangue, insonniUomini in cerca di cibo nelle discaricheSopravissuti estenuati in cerca di stuprinella mia anima, città saccheggiata, solo macerieMi nascondo anch'io, esco da solo, in cerca di lupi La femmina del daino si aggirava ai margini della raduraSe ne stava accucciata nell'ombra della selvatra i cespugni, al riparo, senza che il suo odore si potesse spargere in giro, al naso dei lupi.L'assedio libera sangue, orazioni, rabbie, pauraLa coagulazione di un tempo non ancora scaduto. Il bambino uomo ragazzo disse, quello che mi hai datoè l'amare, e chi vince alla fine è la mortequesta infine la sorte, anche se adesso non possousare parole d'amore, senza che avverta il moto perpetuoe anche se muto ti veste e ti spoglia su quella sogliami depreda, ruba, mi assedia e niente mi spiega.La femmina del daino, ancora gravidasfinita, non chiede risposta che ulteriore a noi ci neghiil senso del bosco, aspetta acquattata, e senteche il bambino uomo ragazzo si allontana in cerca di tanadi muschi e di venti, persa la fede, svilito senza il suo corpodella daina Salomè, lontano diverge e infine si perdesimurgh - XVII a. C. 
Nowhereconosco le parole che dalle teste strappano grovigli e se ne vanno sfondando buchi in piccoli universi dove stavano prima di loro