Invidio il vento

Il corpo dell'altro


 One Night Stand (Short Movie) clicca( Un'anteprima di un video di cui volevo scriverne una storia)Penso a:il corpo lontano            che è tuodi un’altra che amodivisocome una formica, una farfalla nel corpola psiche dall’animacome l’o divisoti senti staccatola pelle dagl’occhila voce dal pubeStrusciofrugo nel corpocome voler vederedentro il corpo dell’altrose li trovo la causa meccanica del mio desiderioquasi fossi un’insettoE guardavo le ciglial’unghia dell’allucela piega dell’inguineil morbido seno Potresti essere una massa di sostanza irritabile adessoper quel che ne sò, del tuo corpo lontano, scorticatocon i tuoi punti delicati che ho esplorato, una mappa che,una sera hai lasciato sul comodino. Tu sei l'accessorio del mio desiderio. Involucro di carne,oggetto d'amoredalla voce divisoLei mi risponde:Metafora di uno strazioLacera il patrimonioil canto tradisce le dital'ombra che racconta il corpo in piaghee cedimenti di vocirotte al tatto nella fissità del gesto della postura  Un koan buddhistico dice: «Il maestro tiene a lungo sott’acqua la testa del discepolo; poco a poco le bollicine d’aria si diradano; all’ultimo momento, il maestro tira fuori il discepolo e lo rianima: quando desidererai la verità come hai desiderato l’aria, allora saprai cos’è».Ma il tuo corpo lontanoquest'assenza dalla tua massa di sostanza irritabilecon la testa sott'acquail pensiero di te che la premeed io che soffoco senza capire alcuna veritàho desiderato l'ariama subito dopo è te che volevointrattenibile, inttrattabile amoreed io che non so spiegare, dare un nome precisoun'improprio di ogni enunciatodentro un flusso senza ordine e senza finea cui nessuna verità appartieneLo sai questo? Lei mi risponde:....essenze penultimelavacro dell'animatrina bianca la liturgia del minimo che adesca la vita dove:"un Dio che non ci ha salvatotorna,alza la testa e accenna a restare" Il coro dice: "che hai? tu non mi sembri felice - Sì, sono felice, ma sono triste" (Claude Debussy, in Pellas et Melisande)Come un dio nel cuore di un terroristaun innamorato che intriga con sè stessoimprigionato in questa trascendenzatrascendenza e immanenza coincidono alloracome stupro e carezzapian piano dissolvo, senza rispostane alcuna verità ulteriore su quel corpo lontanoche tutto sà, ma nulla dice il corpo che tace