Invidio il vento

parole


 
Le parole hanno dita Toccano sfiorano frugano Si possono dissipare le parole in amore Si scavano tane che poi devi cercare Hanno dita che arrampicano e si fanno nidi tra i rami Hanno dita che sanno correre nel bosco Bisogna tenersele buone Le parole hanno dita per scrivere nell'aria parole che ti puoi scordare per inventarne altre sempre e non morire Parole mano-messe sanno pregare
erinni le parole fanno vuoti scavano a mani nude inconsciemutevoli vendetteche ti amano a intermittenzaLe parole sono  una pelle che noi vestiamo di voce. Salgono, spingono in alto il fiato che le pronuncia Hanno una pelle che l'altro riconosce  Hanno una pelle che cerca  dentro l'orecchio la lingua La pelle che cerca altra pelle, altre parole su cui toccarsi, sfregarsi, graffiarsi. Parole di carne che desiderano l'altro; l'ascolto,lo scambio d'amore. Scriviamo accavallando minuscoli simboli  Parole che salgono da dentro,spingono come balene che riemergono Ultrasuoni nelle profondità marine in cerca della loro Alifib Viaggiano nel bianco come un mare di ghiaccio  spuntoni minacciosi aspettano Come una baleniera segue la scia della balena hanno pronti gli arpioni da scagliare sulla pelle carne punta di ferro che affonda Le parole hanno sottili percorsi fessure nell'altro che raccoglie libera ramifica accarezza o fa esplodere.  Il bianco è richiamo abissale
le parole fanno le cose,scirveva Austin....anche il silenzio,aggiungo io....parla e fa:crea carenza,schianta,saccheggia l'amoredecomponedel resto...se:in principio era il verbo...la parola si fa azione per il Faust...una scelta,credo io....un tentativo di progetto contro il caso.  Le parole come le balene sono ambigueHanno fauci spaventose da cui, se esci, sei un uomoMa non ne puoi uscire, se non sai il silenzio  
bestia che assediadegli innocenti il silenzionon c'è innocenza nel silenziola celebrazione è dentro la foresta,in fugala nostra lingua va difesa nell'arena dalla mortenon vivono sugli allori le parolehanno in sè l'll demone dei barbarisenza riposo     "..le paroledopo un’eterna attesarinunciano alla speranzadi essere pronunciateuna volta per tuttee poi morirecon chi le ha possedute"( E. Montale)Non posso sentire quel che dicise tieni gli occhi chiusi.A cosa assomiglia per te l'amore?  
(foto di Giuseppe Spada)