Invidio il vento

candelora


Il presunto poeta quando inizia, spesso si perdeseguendo sconosciuti sentieri e, come ha detto qualcuno, quando inizi non sai quale sarà la frase finale e allora,volendo scrivere della candelora, poi vien fuori Inbolc e la cerva, imbrigliandosi in un sacco di riferimentimitologici e religiosi, dei rosacroce, nonchè altri e personali Chissà se vien vanti desso la candelora cosa fasso?Se vien vanti l'Unicorno che per la colpa che ognuno sa di avere dentro lui squarcia le nubi con il corno le infilza e viene tempesta che esce da un buco dove la cerva si sdraia una pozza li c'e la fonte della tempesta e della quiete risale all'incontrario scompone e ridesta L'unicorno prima deve battere il cinghiale-serpente Alla fonte c'e Imbolc Un piccolo re La Candelora lo amaImbolc sapeva che alcuni alberi del bosco in realtà erano degli unicorno Il segreto per riconoscerli sta nelle spire L'albero che ne ha 88 è un unicorno Ma non puoi vedere dentro l'albero come non puoi vedere dentro il corno Dentro il corno c'e un uomo una colomba e un albero Imbolc sapeva che dentro uno dei 5  pini in una radura sopra il collec'era l'unicornoLa mamma raccontava alla sua bambina sottovoce la storia una notte nel sogno quando lei era già morta nella notte che si faceva candelora e così l mattina la nebbia avvolgeta il mistero dell'unicorno dentro uno dei pini.E affiora rasoterra dalla crepa le ombreIpogei i cunicoli la trama di venesi scosta di poco una pietra tombaledi chi per esile fato precipitò nel vuoto mortalela si svela l'oracolo del dormientenel giorno che rinasce la luceuna volta ancora, una per sempre.La cerva sdraiata sulla riva sul fianco mostravaagli occhi dell'unicorno immobilela vergine le uscivano le ninive dal fiancoe l'unicorno si innamorò come un fulminee allungò le zampe anteriori, inchinandosia lei, alla fonte, al sangue di femminaindistinguibile come ogni sostanza sorgiva.Inbolc nascosto sull'albero assistette alla scenaRecitò la poesia di Rilke"Levò la fronte, il Santo; e, repentina, cadde dalle sue labbra la preghiera; ché tacito avanzava il favoloso bianco animale dalle tristi immense pupille supplichevoli di cerva." Era il testo alchemico per le nozze chimiche.L'unicorno e la cervaQuel giorno avrebbe saputo della sua sposaInbolc seguì la bambina quel mattino di nebbia La bambina seguiva le orme del sognodentro la nebbia con una candela la fiammale indicava il mattino, i suoi passi il cammino"L'eburnea levità delle sue gambe moveva in lene ritmo equilibrata: pe'l manto gli scendea quasi un divinoriflesso di candore; e dalla placida fronte polita s'appuntava "La candela e l'ora il segreto la rosa e la fiammala accompagnarono dal bosco dei piniancora sentiva la voce di mammadei pini ne sentì uno più degli altrie li posò la candela nel silenzio come di nevela voce sfumava tra le piume di un angelo  "- fulgido come una torre nell'albor lunare l'unico corno. Parea c'ogni passo lo ergesse sempre più di contro ai cieli."Inbolc lasciò che la bambina si allontanasse Piccola luce, animula pura, annunci la Candelora La forza selvaggia ritorna la luceil velo cadendo spalanca la golaermetici simboli ne fanno la sposala terra si sveglia, il germoglio si svelal'acqua lucustre che brucia la rosalustrale purifica nel fuoco la fiamma bianca candela come la pancia della balenaCosa fasso se l'unicorno vien vanti? Nigredo xe scuro invesse albedo l'argentoin meso xe a piera , na pasta de luce de lunaimpissa a candea quando xe l'oraeora te a vedi a candeorae ogni paura deventa na forsaun nebiario segreto che l'anima sforsael cinghiale xe vinto.Dentro di noi un bosco di immagini ricordidi morti, di valichi le attesepascola il cinghiale-serpente ma anche l'unicornoe tutti si abbeverano alla stessa acqua la fonteche purifica il dolore che sbrana le carniche si è fatto la tana dentro l'inconscioEra quello l'albero dove dentro stava l'unicornoInbolc lo liberò dall'incantesimo del corno piantato nel legnoLa dove resisti a mani nude dilati i poriil foro alla nuca che sgorga dentro l'acqua l'albero, la balenala luce di luna l'unicorno che bevela cerva allunga le gambe davantisulla riva si stendono lo sposa e la sposaChissà se vien vanti dessoa Candeora, cosa fasso?Pensò InbolcLumino al valico d'attesaalla gola scioltanel suo venire, illesa, di paneimparato alla distanza