Invidio il vento

Salva con nome


Delle volte dal lavoro esco per fumarmi una cicca.Quasi sempre mi porta un libro.Avevo questo di poesia.Non l'ho scelta, capitavaMentre fumo ne scrivo una.Come in un reading, rispondo. Un'altra cicca, più tardifaccio un disegnetto sulla paginadel posto la davanti
 IIIPotrebbe essere qui. Una nuvolainvade dai cieli la cucina.Ogni forchetta ha un lampo, poi si oscura.E' semplice, le gambe affondanoil marmo del pavimento è fangole unghie sono calce, si sfaldano.Lascia che non si opponga, soffi sul buiodia del tu a se stessa(Antonella Anedda - "Salva con nome") 
Si prende confidenzauna nuvola senza parolaPotrebbe essere quisenza saper poi che faredentro un cielo di alluminiocome una forchetta la vedoe me la infila nell'occhiosenza neanche darmi del tu(simurgh) 
A memoria coltiva nell'albanovena di pinisospesa la nebbianon la vocedel troncoscolpiva "salva con nome"poi s'allontanavasfocata di rosso la gola I geki strisciano intorno al collo