Invidio il vento

Amputazioni


Sulla strada per casatrovo questi alberi amputati 
 Amputazioni tranciano dita Il cielo si alza e si allontanaUn'imminenza si avverte improvvisa Un urlo potente che neanche si senteCome qualcosa in procinto di accadere il senso non menteall'amputazione che desertificasulla soglia dell'abitatoDi notte si poggiano aerostati ma sono balene notturneelefanti bianchi da stringere al pettoNon hanno smesso di cercare nella rotta dei cieli il cobalto di perle che più in alto si perde incapace di impigliarsi sui rami cerca un laghetto una radurale ombre di De ChiricoConvoca gli alberi del bosco convoca l'Ararat per fare pauraconvoca i cervi nella radura Quegli alberi amputati mi fanno pena e anche pauraDi notte infila le sue braccia amputateincapaci d'abbraccio, dentro nel buio del cieloLe Furie Erinni sgravano nottidentro il buio dei tronchiDalle radici risalgonospargendo nel cielo dalle loro feritelo scuro segreto che la notte custodela cosmogonia del principio di femminail sangue evirato di Urano Mettete dei capezzoli tenerisulla punta delle loro dita amputate