Invidio il vento

A me pare che non mi succeda mai niente


E' successa questa roba qua nel quartiere, un incidente ad un incrocio. Ha fatto un certo effetto ma non c'erano feriti. Una moto e una macchina. Nadia mi raccontava che passava in bicicletta, andando in biblioteca quando era appena successo e pareva una robona a vederla. Poi quando torna indietro si ferma al bar di Francesco e Oliviana. Francesco non c'era, era andato a vedere l'incidente. Poi ha cominciato ad arrivare gente al bar perchè c'era il baccalà alla vicentina o manteccato assieme ad un'ombra (bicchiere di vino), quattro euro e dopo questi anch'io, quand'era ormai finito il can can dell'incidente. Ognuno fa la sua ipotesi. Poi arriva Francesco, che è un ex carabiniere e dice che non è successo niene ed è colpa della moto che non sembrava a nessuno. E allora perchè c'è l'ambulanza? chiede uno. Perchè sta dirigendo il traffico e vigili e carabinieri sono impegnati altrove. Allora siamo tutti contenti e ci gustiamo il baccalà. Poi Nadia mi racconta che quando aveva preso la bici ed era andata verso l'incidente vede un tipo che conosce. "Veniva nel negozio dei miei, mi dice, quando gli è morta la mamma" poi mi dice "Potrebbe esser definito un tuo utente non grave. Quando non stà bene, in bici piange e bestemmia contro il mondo a voce alta. Avrà sui 60. Biondo, fisico da palestra, occhi azzurri, faccia d'angelo. Bell'uomo." Guardiamo fuori mangiando baccalà e lui è ancora la, con la bici parcheggiata sul marciapiede dove non da fastidio e mangia una mela tutto contento che guarda i vigili che fanno i rilievi. Nadia mi dice che quando lo vede gli viene un sorriso ma lui non si ricorda di lei. Mi dice "Quando veniva in negozio, i primi tempi dopo la morte della madre, si faceva dei gran pianti con i miei. Mio padre lo chiamava ragazzo sto omone che se ti tira un cagnone ti disfa. Mio padre gli diceva - coraggio che hai una casa da starci dietro - cosi lui si tirava sù, lagnandosi ancora un po della solitudine e in modo animato dscriveva tutti i mestieri che aveva sbrigato in casa quella settimana. In negozio passava una volta alla settimana. Di tanto in tanto mostrava uno sguardo canaglia, un po furbetto, di quelli che mettono il dito nella marmellata" Ecco, questo è quanto mi raccontava. A me pare che mi succedano un sacco di robe poco interessanti durante tutti i giorni, mi pare. Non ci faccio neanche piu caso ormai e cosi non faccio piu caso alle cose che non mi accadono nella vita che và avanti cosi che non le succede mai niente. Poi mi succedono cose straordinarie e devo far finta di niente, come con Monica che mi dice guardati in giro che ce ne sono un sacco e tu sei uno che merita altra cosa da me. Peccato che io sarei stato innamorato di lei ma non fà niente. Ce ne sono un sacco di migliori che io non mi son neanche accorto, mi ha detto.