Invidio il vento

mitragliatrici impedivano il saccheggio delle chiese


 Era scritta su una pagina di un'agenda, una pagina strappata che ho trovato la, in quella casa diroccata annerita dal fumo ...ti aspetterò, che vuoi che faccia? mi piace aspettarti. Sono arrivato quà che nevicava ed era qualcosa di radioattivo, poi c'è stato un lieve terremoto e c'erano voci di un'epidemia. Arrivando qua ho perso più volte la strada. Te non sapevo dov'eri. C'erano voragini, palazzi crollati, uomini messi sopra cataste, fuoco di mitragliatrici che impedivano il saccheggio delle chiese. Sono arrivato in questa casa da tempo. La mia non c'era piu. Anche te credevo di non trovarti. Non sò neanche cosa sia successo. Tu sai niente? Casomai mi racconterai tutto quando verrai qua, se vieni. Tutte le lettere della nostra corrispondenza sparite. Ora qua pare tranquillo. Ogni tanto vedo muoversi qualcuno giu in strada. Passano rapidi, piegati sulla schiena. Qua non ci sta piu niente. L’altro giorno, ad uno che veniva su per le scale ho chiesto se sapeva niente di quelli delle villette di via bachelet. Alcuni, mi ha detto sono andati fuori, nella zona dove una volta c’erano le paludi. Io vorrei andare a vedere se trovo qualcuno dei miei. Saranno invecchiati, qualcuno sarà morto.  I miei ricordi sono abbastanza confusi sai. Avevo dei compiti nell’organizzazione, questo si, ricordo. Cosi allora, ma ti aspetto , ti aspetto. Vieni su direttamente. Chissà cose hai da raccontarmi. Io mi ricordo ben poco.