Invidio il vento

Fosti mia


L'ho trovata scritta su un foglio che aveva questa data 9 ottobre 2008. L'avevo scritta io, una di quelle che mi vengono fuori veloci ma, adesso, sapessi per chi. Potre fare delle ipotesi ma niente di sicuro Sei mia, lo fosti, incommensurabilmente Inesauribile possessionecome in un istante la vita interache scorre e ti gela.Sei mia, quando lo scrivi, tu, ancora lo seiTrattenendomi a te, in un fiato che mi rivivee mi pensa lo sia stato ed è li ancora.Sopravvive alle ere geologiche, a glaciazioni.Inciso sulla corteccia di un olmocome nel sasso lanciato chesprofonda nel fondo ricordaquel giorno come se fosse ricominciatoe per sempre finito e indefinitoSei mia in quell'infinito che si è frantumatoSei mia è l'inno indispensabile, il canto possenteretorica d'amore, indispensabile inganno.Sei mia si afferma intrisa d'enfasi e di demagogia.Delirio, esaltazione del palpito dal pulpito.indispensabile urlo che ti era necessario udire,come un dillo, lo voglio, sei miaaa.Una misura assoluta, necessaria al clamoreche ogni palpito reclama, battito del cuoreche non dà requie, ne respiro al sospettoche altro sia o che voglia sentire. Sei mia.Devo dirlo, tu vuoi, epica del copioneche chiedi e invochi, devo dirloi tuoi occhi lo implorano, vuoi sentirloeco di voce che pulsa dal cuore...sei miaTu vedi inganno dove era liturgia.Rito, canzone, preghiera, Ave MariaQuante volte anche chi crede in diosi è sentito abbandonato, tradito?E' come stavi quando dicevo sei mia.