Invidio il vento

FAT


 Una cameriera racconta ad un'amica di un cliente grasso che va là a mangiare. Lei è colpita dalla natura gentile di quest'uomo: Un dettaglio che la porta a riconsiderare il rapporto con il marito e ne parla all'amica dicendo che adesso sà che il suo matrimonio è sbagliato. Parlare con l'uomo grasso le fa capire che ci sono cose che si possono cambiare e altre no. Lo capisce quando l'uomo grasso le dice che non ha scelta, che mangiare per lui è compulsivo. Ma lo capisce dopo, quando lo racconta all'amica, in quel momento intuisce. Questa improvvisa consapevolezza le suggerisce che lei ha ancora una scelta, che lei non deve stare con Rudy. Quella notte Rudy la "monta" e lei immagina, per ottundere il disgusto, di essere cosi grassa da non sentirlo neanche da quanto lui è piccolo.(1) Comincia così:"Sto prendendo il caffè e fumando una sigaretta dalla mia amica Rita, e le racconto quello che è successo.Ecco cosa le racconto.E’ un mercoledì sera un po’ fiacco, sul tardi, quando Herb fa accomodare un signore grasso a un tavolo del mio settore. Questo signore grasso è la persona più grassa che io abbia mai visto, anche se ha un aspetto curato ed è abbastanza ben vestito. Tutto in lui è grosso. Ma la cosa che ricordo meglio sono le dita. Quando mi fermo al tavolo accanto al suo per servire la coppia anziana, la prima cosa che noto sono le dita. Sembrano tre volte più grandi delle dita di una persona normale – lunghe, spesse, sembrano fatte di panna.Servo gli altri tavoli: un gruppo di quattro uomini d’affari, molto esigenti; un altro tavolo da quattro, tre uomini e una donna, più la coppia anziana. Leander ha già riempito d’acqua il bicchiere del signore grasso e io gli do tutto il tempo per decidere cosa ordinare prima di andare da lui.Buonasera, gli faccio. Cosa desidera?, dico...."Pare che nelle storie di Carver non succeda mai niente. Un pò come nelle nostre vite. I personaggi sconosciuti, lontani e, all'improvviso scopri cosi simili e vicini. La sensazione che ho sempre è lo scoprire quanto ci sia estranea gran parte della nostra vita, quanto l'abitudine che rassicura infine ottunde, che è come un vivere con 20 gocce di Valium sempre in corpo. Come va? Tutto a posto!. Nelle storie di Carver ci sono sempre queste esistenze glabre, quotidianità decolorate nella varecchina ma, all'improvviso qualcosa di sconosciuto compare, si impone e illumina. Metafora e simbolo richiamano ad una piu meticolosa osservazione sul quotidiano che ad ognuno appartiene e ciò mi scardina, ogni volta. Poi il racconto finisce cosi:"Mi infilo nel letto dalla mia parte, proprio sull’orlo, sdraiata sullo stomaco. Ma Rudy comincia subito, appena sotto le coperte, appena spenta la luce. Mi giro sulla schiena e cerco di lasciarmi andare, anche se non ne ho nessuna voglia. Ma ecco cosa succede.Quando Rudy mi monta sopra, all’improvviso mi sento grassa.Grassissima, enorme, così grassa che Rudy diventa minuscolo, non esiste più, praticamente.E’ una storia divertente, dice Rita, ma è chiaro che non ha capito, non ha capito niente.Mi viene la depressione. Ma non voglio spiegarle niente. Le ho già detto troppo.Lei resta lì seduta ad aspettare, si tormenta i capelli con le dita delicate.Ad aspettare cosa? Vorrei sapere.E’ agosto.La mia vita sta per cambiare, lo sento." (1) "Grasso" è tratto da "Vuoi star zitta per favore?" di Raymond Carver. Altman inserirà uno dei suoi racconti nel film "America oggi"