Invidio il vento

Giorgio Manganelli


"Mio padre era timidissimo, incavolatissimo, tra l'altro vestito da bambina, secondo me con un trauma psicologico notevole; ed è vero che allora si usava, ma è anche vero che mio padre era brutto, era brutto già allora, cioè nessuno avrebbe mai detto "che bella bambina" vedendo questo tizio con il vestitino da femmina; e infatti lui si difendeva già allora leggendo; è li che si nasconde dietro ai libri già in questa foto"da "Album fotografico di Giorgio Manganelli"Racconto biografico di Lietta ManganelliEdizioni Quodlibet Compagnia extraPag. 12
"Mia nonna Amelia, Amelia Censi, madre di mio padre, voleva una figlia femmina, ma ha avuto mio padre, in casa mia è successa due volte di fila questa storia, con mia nonna e con mia madre, tutte e due hanno avuto il figlio che non volevano, cioè un figlio lo volevano, ma non quello. Quando è nato mio padre mia nonna aveva gia un figlio maschio di 13 anni, il classico Manganelli, bello, con gli occhi azzurri; allora aveva deciso che adesso sarebbe stata una femmina, "la mia bambina, la mia bambina", diceva quando era incinta; gli ha preparato dei bauli di pizzi, collettini all'uncinetto, vestine, nastri rosa, poi gli nasce questo maschio, già con la faccia che ha sempre avuto, e che era difficile contrabbandare per femmina; e le fà tutti i dispetti del mondo fin da subito; ad esempio nasce di mercoledi, alle quattro di mattina, per mia nonna il martedi è il giorno buono per i miracoli, si deve nascere di martedi, allora non poteva nascere quattro ore prima?  Quando sono nata io di martedi, e ho fatto quello che lui non ha fatto, "Ah, -diceva mia nonna- ecco, questa si che è mia figlia!" ; ma mia madre avrebbe voluto un figlio maschio, però un figlio maschio che somigliasse a lei: le nasce una femmina, io, che ero invece la fotocopia di mio padre."(Pag 14)
 Per me, questo Giorgio Manganelli è un maestro. Da lui mi vengono tutta una serie di pensieri e modi che mi riconosco. Lui è uno scrittore che adesso un pò torna fuori, sennò è sempre piaciuto a pochi. Uno di questi pochi era Italo Calvino, l'altro sono io (he he), scherzo. Ma questo tipo qua è cosi raffinato, imprevedibile, inconcludente, spaziale, delirante, ossessivo che per leggerlo devi amar la parola, il suono che la parola fa dentro la testa. Secondo me questo è uno da cui imparare l'arte. Uno scrittore per scrittori, secondo me. Come dire che ci vuole un ladro per scoprirne un'altro. Quel che ho rubato io, che ho cominciato a rubare le monete dalle braghe di mio nonno poggiate sulla sedia quando lui dormiva il pomeriggio che faceva caldo.E con quelle monete da cinquanta e cento lire mi son comprato la mia prima pistola. Era una Susy con il tamburo e ci mettevi i capus rossi al posto delle pallottole e tirava di quei colpi bang bang ban bangIggy Pop - Bang Bang