Invidio il vento

Chi resta alla fine


Ore 23.30, al Foster. Resto io e questi. Alle 20, quando tornando dal lavoro mi sono fermato per lo spritz, quel tipo arrivava. E' uno nuovo, lo vedo in questi giorni. Alle undici e mezza i Foster  si è svuotato e stò anch'io per andar via. Da dove scatto è il tavolo dove di solito mi piazzo. Ero la a scrivere quella roba che ho messo nel post qua sotto. Alle 20, quello la si prende la Gazzetta dello Sport che uno aveva finito di guardare. Quando torno, dopo cena, sulle 22 quello è ancora la con la Gazzetta. Volevo darci un'occhiata per vedere cosa dicevano del Milan ma non la molla. Ci prende sonno sopra ogni tanto. Ogni tanto gira una pagina. Ha gli occhi arrossati e gonfi di sonno. Riempiono il tempo, stanno al caldo, guardano la tv. Questo l'ho sempre visto da solo. " Dovranno salire, gradino per gradino, pietra per pietra. Approdare a porti ricchi, isole felici. Vedere, rivedere, prendere possesso. Seguire orme sconosciute. E respirare, viaggiare, salire. Non abbiamo dimenticato il nome del mare" Mi pare borbotti. Rileggo quello che ho scritto sugli sprigionati. Quello che si vede in fodo con il berretto di lana è un romeno. Anche lui la tutte le sere. Mette la bici dietro i cassoni della spazzatura. Ha sempre un cartoccio sul portapacchi. Ogni tanto esce, prende il cartoccio e beve. Risparmia. Vive in una stanza nei sotterranei dell'ospedale, almeno ha detto. Non lavora. Compila e studia schede con i pronostici delle sale scommesse. Ha un i-phone che è sempre la che lo tocca. " Dovremmo volere. Ma tenendo i piedi sollevati da terra, smettendo di strisciare come siamo abituati. Tastare, sfiorare, osare variazioni, correggere il tiro...Il fantasma di mia madre li, cosi bianca davanti alla finestra. Agita il fazzoletto. Stai attento. Copriti bene.." Mi sa che pensava a queste cose. Avevo un testo di una canzone polacca da mostrare alla barista. Ha detto che me lo traduce. Ho pagato e sono andato a casa.  Młynarski Plays Młynarski "Ogrzej mnie"